Dal 23 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 il Museo Civico San Domenico di Forlì accoglie la mostra Eve Arnold. L’opera, 1950-1980, a cura di Monica Poggi, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì con il Comune di Forlì in collaborazione con CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino, e realizzata d’intesa con Magnum Photos. Un ampio percorso espositivo con 170 fotografie che intende proporre un viaggio all’interno della produzione della fotografa statunitense Eve Arnold, prima donna, insieme a Inge Morath, a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos nel 1951.
La comunità afroamericana è stata la prima protagonista dei suoi scatti: Eve Arnold inaugura infatti la sua carriera ritraendo le modelle delle sfilate di Harlem dietro le quinte, sovvertendo i canoni della fotografia di moda, abbandonando la posa in favore della spontaneità e dando dignità a un mondo sommerso. Nello stesso periodo si occupa di un reportage sulla famiglia Davis residente a Long Island. Considerata una famiglia “tipo” americana, discendente dai primi coloni, i Davis possiedono diversi terreni dove sfruttano braccianti neri: un’occasione per la Arnold per mostrare le due facce del boom economico degli anni Cinquanta e mostrare al mondo il prezzo pagato dagli ultimi in nome degli affari.
La fragilità, a partire dalla propria, è al centro anche di un lavoro che le consente di attraversare il dolore per la perdita di un figlio traducendo in immagini quanto è venuto a mancare. Immortala i primi istanti di decine di neonati presso il Mather Hospital di Port Jefferson, riuscendo ancora una volta a cogliere l’essenza più pura di quanto si trova davanti.
Dopo l’ingresso in Magnum la fotografa inizia a entrare in contatto con il mondo dello spettacolo. Come primo incarico deve ritrarre Marlene Dietrich, la diva per eccellenza del cinema muto, durante l’incisione del suo album. Non si fa intimorire dal peso specifico di quella notorietà e inizia a fotografarla senza sosta, cogliendo la natura più vera di quell’immagine già tanto iconica. Nonostante le numerose indicazioni della Dietrich in fase di post-produzione, Eve Arnold decide di ristampare meglio le foto e spedirle ad Esquire: un gesto coraggioso che ha scardinato l’immagine impalpabile della superstar tedesca, conquistando però anche la sua fiducia e apprezzamento.
Ed è proprio a questa filosofia che si rifà quando dovrà ritrarre Joan Crawford durante gli innumerevoli “riti” estetici prima di entrare sul set, affidandosi all’istinto e al suo sguardo vorace e acuto e arrivando così a mostrare il lato più intimo e autentico di un mito.
Al vertice della sua produzione legata al mondo di Hollywood è tuttavia Marilyn Monroe. Ritratti lontani dall’immaginario già legato alla diva, scomposti, realizzati dopo lunghe giornate di set, non più irraggiungibile.
Sempre grazie a Magnum cominciano anche gli incarichi internazionali, che la fanno tornare a una fotografia più impegnata: nel 1969 si occupa del reportage “Oltre il velo” tra Afghanistan, Pakistan, Turkmenistan, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, un progetto che la porterà a produrre un documentario, il primo a mostrare l’interno di un harem di Dubai.
Nel 1979 invece la Arnold si recherà in Cina per documentare il cambiamento del Paese dopo l’insediamento di Deng Xiaoping, sempre più aperto verso l’occidente, sempre più decisa a far emergere quanto diversamente celato.
“Al centro del lavoro di Eve Arnold”, sottolinea la curatrice Monica Poggi, “c’è sempre l’essere umano e il motivo che l’ha portato a essere lì dov’è. Che i suoi soggetti siano celebrità acclamate in tutto il mondo, o migranti vestiti di stracci, poco cambia”.
Immagine: Eve Arnold, Marilyn Monroe nel deserto del Nevada durante le riprese del film The Misfits (USA, 1960) © Eve Arnold / Magnum Photo
Titolo mostra | Eve Arnold. L'opera, 1950-1980 | Città | Forlì | Sede | Museo civico San Domenico | Date | Dal 23/09/2023 al 07/01/2024 | Artisti | Eve Arnold | Curatori | Monica Poggi | Temi | Fotografia |
Dopo Torino, la grande mostra su Eve Arnold arriva a Forlì |