Dal 27 marzo al 30 giugno 2025 il Museo Civico Archeologico di Bologna ospiterà la mostra CHE GUEVARA tú y todos, dedicata alla vita e alla figura di Ernesto Guevara de la Serna, universalmente noto come Che Guevara. Un viaggio nella storia e nella vita di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo, trasformandosi in un’icona universale del rivoluzionario. Ideata e realizzata da SIMMETRICO Cultura, la mostra è curata da Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara e Maria del Carmen Ariet Garcia, con una colonna sonora originale firmata da Andrea Guerra. Prodotta da Alma e dal Centro de Estudios Che Guevara, il cui archivio è stato riconosciuto nel 2013 patrimonio di interesse “Memoria del Mondo” dall’UNESCO, l’iniziativa si avvale della collaborazione dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università IULM, e del Settore Musei Civici | Museo Civico Archeologico di Bologna, con il patrocinio del Comune di Bologna. Il progetto espositivo, dedicato a Camilo Guevara, figlio del Che scomparso nel 2022, è stato realizzato con il contributo e la stretta collaborazione della moglie di Che Guevara, Aleida March, e di Camilo stesso.
La mostra presenterà una selezione significativa del vasto repertorio di fotografie e documenti inediti provenienti dall’archivio del Centro de Estudios Che Guevara de L’Avana. Attraverso l’uso di strumenti digitali e interattivi, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare i momenti più importanti della vita del Che, scoprendone la dimensione umana, i legami affettivi e gli ideali che lo hanno guidato. Verranno inoltre analizzati e contestualizzati gli eventi storici e geopolitici che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, hanno influenzato profondamente intere generazioni.
Il titolo della mostra, tú y todos, richiama un verso intenso e commovente di una poesia che Che Guevara scrisse alla moglie Aleida March prima di partire per la Bolivia, dove fu catturato e ucciso il 9 ottobre 1967 dopo un lungo interrogatorio. Questo titolo vuole esprimere l’obiettivo principale dell’esposizione: restituire una visione intima e consapevole della figura di Ernesto Che Guevara, andando oltre il mito del guerrigliero temerario e intransigente costruito dai media dell’epoca, sia a favore che contro a seconda dello schieramento politico di appartenenza. La mostra si propone di raccontare l’uomo, il personaggio politico e il contesto storico in cui visse, attraverso oltre 2.000 documenti inediti, tra cui lettere, appunti, diari, fotografie scattate dal Che stesso, immagini ufficiali e private, scritti autografi e video d’epoca. L’esposizione intende rivolgersi a un pubblico eterogeneo, con l’obiettivo di narrare la complessità e l’attualità di una figura iconica come quella di Che Guevara. Inoltre la mostra vuole coinvolgere il visitatore in maniera attiva, ponendolo al centro del percorso narrativo e stimolando una partecipazione diretta. Attraverso un approccio innovativo alla divulgazione, il progetto intende creare un legame emotivo con i visitatori, offrendo uno spazio di riflessione su temi ancora oggi attuali. Il percorso non sarà una semplice esperienza osservativa, ma un viaggio immersivo e partecipativo, in cui il pubblico si sentirà parte integrante del racconto.
Il progetto espositivo sarà articolato su tre livelli narrativi, ognuno dei quali utilizza tecnologie multimediali per comunicare in modo diretto ed emozionale. Il primo livello, di taglio giornalistico, introduce il visitatore al complesso quadro geopolitico dell’epoca, indispensabile per comprendere il contesto in cui Che Guevara visse e agì.
Il secondo livello si concentra sulla dimensione biografica, presentando documenti inediti che ripercorrono i momenti pubblici e privati della vita di Ernesto Che Guevara. Tra i materiali esposti vi sono i suoi celebri discorsi ufficiali, riflessioni sull’educazione, la politica estera e l’economia, il significato della rivoluzione e la speranza nell’“Uomo Nuovo”. Il terzo livello si immerge nell’aspetto più personale e umano di Guevara, grazie a scritti personali come diari e lettere indirizzate ai familiari e agli amici. Spiccano le registrazioni inedite delle poesie che Guevara compose per la moglie Aleida. Questo livello svela le sfumature più profonde del suo carattere: dubbi, contraddizioni, e riflessioni che lo definivano come uomo dietro il mito.
Appena entrato, il visitatore è invitato a superare una “linea gialla”. Una parete a fasce mobili retroproiettata, inizialmente ricoperta da immagini patinate della società consumistica degli anni Cinquanta – glamour hollywoodiano, moda, e pubblicità di grandi marchi – si dissolve man mano che il visitatore si avvicina, svelando un’altra realtà: quella di povertà, malattie, ingiustizie sociali e mancanza di libertà. Questo passaggio simula lo sconcerto del giovane Ernesto di fronte alla sofferenza degli ultimi e degli emarginati nei suoi viaggi in America Latina prima di diventare “Il Che”.
Rientrando in Argentina, Ernesto annota: “Il personaggio che ha scritto questi appunti è morto quando è tornato a posare i piedi sulla terra d’Argentina, e colui che li riordina li ripulisce: ”io“, non sono io; perlomeno non si tratta dello stesso io interiore. Quel vagare senza meta per la nostra ”Maiuscola America“ mi ha cambiato più di quanto credessi”. (Ernesto Guevara in Notas de viaje. 1952).
Superata questa soglia, il visitatore intraprende un viaggio nella vita di Ernesto Guevara, divenuto “El Che”. Centinaia di pensieri, diari e lettere consentono di esplorare in modo approfondito una delle personalità più complesse e influenti del Novecento. La narrazione si snoda lungo una linea temporale arricchita da immagini storiche, filmati e registrazioni di discorsi, dal 1959 – “Anno della Liberazione” di Cuba – fino al 1967, l’anno della missione in Bolivia, l’ultima avventura. Tre installazioni, che si incontrano lungo il percorso, permettono poi al pubblico di incontrare non solo il personaggio storico, ma anche l’uomo, con le sue riflessioni e le sue emozioni.
La mostra si conclude con un’installazione multidimensionale, realizzata dall’artista americano Michael Murphy, pioniere della Perceptual Art. Che: ritratto di Ernesto Guevara, questo il titolo dell’opera, è una ricostruzione tridimensionale del celebre ritratto del Che, capace di trasformarsi nella sua altrettanto iconica firma.
“Dopo due anni di lavoro, ciò che mi rimane di questo dialogo ideale con Ernesto Che Guevara è la scoperta di un uomo intenso, che ha dedicato tutto sé stesso al servizio di un’idea ’stramba’: un’umanità che ha come imperativo morale l’evoluzione verso una società più giusta. Un intellettuale che ha trasformato l’utopia dell’’uomo nuovo’ in azione concreta, lavorando per costruire una società orientata al bene comune, una società che non dimentica gli ultimi. Un uomo che sentiva davvero, sul proprio volto, il bruciare dello schiaffo dato dal potere a una moltitudine di uomini e donne privati di speranza e dignità”, ha dichiarato il direttore artistico e curatore della mostra Daniele Zambelli. “Dietro l’intellettuale e il rivoluzionario, però, ho scoperto anche la persona: fedele ai propri ideali, certo, ma anche attraversata da dubbi e incertezze. Le sue scelte, talvolta compiute con piena partecipazione, altre volte con sofferenza, sono sempre state una risposta a un imperativo morale di giustizia sociale, un impegno pagato sempre in prima persona”. “Possiamo non essere completamente d’accordo con le sue idee o con i metodi adottati”, prosegue, “ma resta per me profondo il rispetto per un uomo che non si è mai nascosto con ipocrisia dietro le parole, ma ha dato forma alle sue convinzioni attraverso le azioni, contribuendo a dare voce a chi non ne aveva. Spero che la mostra permetta al pubblico, soprattutto ai più giovani, di instaurare un proprio dialogo ideale con il personaggio e con quel periodo storico così cruciale. Comprendere meglio il passato è essenziale per interpretare il presente che oggi viviamo”.
Per info: www.mostracheguevara.com
Orari: Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 19. Chiuso il martedì.
Titolo mostra | CHE GUEVARA tú y todos | Città | Bologna | Sede | Museo Civico Archeologico di Bologna | Date | Dal 27/03/2025 al 30/06/2025 | Curatori | Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara, Maria del Carmen Ariet Garcia | Temi | Novecento, Bologna, Che Guevara |