Vienna, al Museo Belvedere una mostra presenta nuove indagini sul processo creativo di Klimt


Dal 20 febbraio al 7 settembre 2025 al Museo Belvedere di Vienna una mostra offre una nuova prospettiva sull’opera di Gustav Klimt, grazie all’utilizzo di sofisticate tecniche di analisi che permettono di svelare i segreti del suo processo creativo.

Dal 20 febbraio al 7 settembre 2025 il Museo Belvedere di Vienna ospita la mostra Gustav Klimt – Pigment & Pixel. Riscoprire l’arte con la tecnologia, a cura di Franz Smola. L’esposizione offre una nuova prospettiva sull’opera del maestro viennese, grazie all’utilizzo di sofisticate tecniche di analisi che permettono di svelare i segreti del suo processo creativo.

Le recenti indagini tecnologiche hanno rivelato nuovi dettagli sul metodo di lavoro di Klimt, mostrando come sotto la superficie pittorica emergano sorprendenti discrepanze tra i disegni preparatori e le versioni finali delle sue opere. Un altro aspetto chiave dell’esposizione è lo studio dei suoi famosi dipinti dorati: grazie a fotografie macro, è possibile osservare come Klimt abbia impiegato esclusivamente la preziosa foglia oro per creare questi dipinti. Tra le opere esposte, spicca Giuditta, uno dei primi esempi in cui l’artista ha sperimentato l’uso dell’oro nella sua pittura.

Gustav Klimt, Giuditta, 1901, riflettografia infrarossa (1 a 1 IRR 4737)
Gustav Klimt, Giuditta, 1901, riflettografia infrarossa (1 a 1 IRR 4737)
Gustav Klimt, Amiche (Serpenti d'acqua I), 1904 (piccole aggiunte 1907), riflettografia infrarossa.  Foto: Belvedere, Vienna
Gustav Klimt, Amiche (Serpenti d’acqua I), 1904 (piccole aggiunte 1907), riflettografia infrarossa. Foto: Belvedere, Vienna

Un’ulteriore sezione della mostra è dedicata alla ricostruzione cromatica ipotetica dei Quadri delle Facoltà, monumentali tele allegoriche commissionate a Klimt nel 1894. Destinate al soffitto del salone delle feste dell’Università di Vienna, queste opere con rappresentazioni allegoriche di Filosofia, Medicina e Giurisprudenza suscitarono polemiche per il loro carattere audace e troppo sensuale e per il pessimismo nei confronti della scienza. L’Università rifiutò le tele, spingendo Klimt a restituire il compenso e a venderle a collezionisti privati. La Filosofofia e la Giurisprudenza furono vendute al collezionista August Lederer, ma vennero sequestrate nel 1938 dai nazisti, mentre la Medicina fu acquistata dal Museo del Belvedere nel 1919. Nel 1944 furono poi portate tutte e tre nel castello di Immendorf, dove a causa dell’incendio dell’anno dopo finirono distrutte. La loro immagine era nota solo attraverso fotografie in bianco e nero. Grazie a una collaborazione con Google Arts & Culture, l’intelligenza artificiale ha permesso di ricostruire digitalmente la loro policromia originale, restituendo una nuova visione di queste opere perdute.

Per tutte le info: https://www.belvedere.at/

Gustav Klimt, Dipinto della Facoltà La giurisprudenza, 1900-1907, fotografia storica a confronto con la ricolorazione (2021). Belvedere, Vienna / Immagine di Google. Grafica: SCHIENERL D/AD, Vienna
Gustav Klimt, Dipinto della Facoltà La giurisprudenza, 1900-1907, fotografia storica a confronto con la ricolorazione (2021). Belvedere, Vienna / Immagine di Google. Grafica: SCHIENERL D/AD, Vienna
Gustav Klimt, Dipinto della Facoltà La medicina, 1901, fotografia storica a confronto con la ricolorazione (2021). Belvedere, Vienna / Immagine di Google. Grafica: SCHIENERL D/AD, Vienna
Gustav Klimt, Dipinto della Facoltà La medicina, 1901, fotografia storica a confronto con la ricolorazione (2021). Belvedere, Vienna / Immagine di Google. Grafica: SCHIENERL D/AD, Vienna

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraGustav Klimt - Pigment & Pixel. Riscoprire l’arte con la tecnologia
CittàVienna
SedeMuseo del Belvedere
DateDal 20/02/2025 al 07/09/2025
ArtistiGustav Klimt
CuratoriFranz Smola
TemiVienna, Gustav Klimt

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