I Musei Civici di Bassano del Grappa accolgono fino al 10 ottobre 2021 la mostra Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, storia, mito, che intende celebrare il termine del lungo restauro del Ponte Vecchio noto anche come il Ponte degli Alpini.
Curata da Guido Beltramini, Barbara Guidi, Fabrizio Magani e Vincenzo Tiné e promossa dall’Amministrazione Comunale di Bassano del Grappa, l’esposizione vuole far ripercorrere la storia di questo monumento diventato simbolo di Bassano. “Un racconto per immagini”, afferma Barbara Guidi, direttore scientifico dei Musei Civici, “che si snoda attraverso opere, oggetti e documenti che, debitamente ordinati e messi in relazione tra loro, permettono di ripercorrere le fasi salienti della storia del manufatto architettonico, evidenziandone le peculiarità e mettendolo in rapporto con le vicende storiche, sociali ed economiche della città”.
La figura dell’architetto Andrea Palladio guida idealmente un racconto suddiviso in tre macrosezioni, ovvero Invenzione, Storia e Mito, per offrire ai visitatori tre diverse prospettive attraverso cui leggere il Ponte. La prima dedicata all’attività intellettuale e costruttiva del famoso architetto, presentando le novità nelle ricerche su Palladio e i suoi ponti: ponti di pietra, lignei, con particolare attenzione al ponte di Bassano e del Cismon sul Grappa, e quelli di carta, tramandati dai Quattro Libri.
A differenza della maggior parte degli architetti cinquecenteschi, Andrea Palladio è infatti un architetto di ponti. Quelli di carta ebbero un impatto significativo sulla cultura figurativa dei secoli successivi: pubblicati sui Quattro Libri, trattato edito a Venezia nel 1570, diventarono obiettivo degli artisti del Settecento. Algarotti ad esempio chiese a Canaletto di fargli vedere il Ponte di Rialto come lo aveva pensato Palladio, e così anche Bellotto, Carlevarijs, Piranesi introdussero nelle loro vedute i ponti. Il Ponte di Bassano venne disegnato da Palladio, fu distrutto e ricostruito più volte dal Settecento. In mostra sono esposti disegni originali di Palladio, libri cinquecenteschi, mappe antiche, dipinti del Settecento, fotografie di metà Ottocento e modelli di studio contemporanei.
La seconda sezione, più di taglio storico, è incentrata invece sulla costruzione del ponte all’interno del contesto economico, culturale e sociale bassanese, dalla sua costruzione alle trasformazioni subite nel Sette, Otto e Novecento.
Il percorso espositivo si conclude con l’ultima sezione, che intende aprire uno sguardo su un universo reale e immaginario, ovvero quello dei dipinti di Canaletto, Bellotto, Carlevarijs, Piranesi e Guardi: attraverso le loro vedute questi artisti hanno alimentato la diffusione del mito di Palladio nel mondo moderno.
La mostra è stata resa possibile da una collaborazione tra i Musei Civici di Bassano, la Soprintendeza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, e il Centro Studi Internazionali di Architettura Andrea Palladio di Vicenza.
Per maggiori info: www.museibassano.it
Orari: Tutti i giorni dalle 10 alle 19. Chiuso il martedì.
Biglietti: Intero 7 euro, ridotto 5 euro. Gratuito per bambini sotto i 10 anni.
Immagine: Antonio Canaletto, Capriccio con edifici palladiani (1750 circa; olio su tela; Parma, Complesso monumentale della Pilotta)
Titolo mostra | Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, storia, mito | Città | Bassano del Grappa | Sede | Musei Civici di Bassano del Grappa | Date | Dal 29/05/2021 al 10/10/2021 | Artisti | Andrea Palladio | Curatori | Guido Beltramini, Barbara Guidi, Fabrizio Magani, Vincenzo Tiné | Temi | Passano del Grappa, Musei Civici di Bassano del Grappa, Andrea Palladio, Ponte degli Alpini |
Palladio architetto di ponti: a Bassano del Grappa si celebra il restauro del Ponte degli Alpini |
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