Sono state presentate le due mostre che i Musei del Bargello organizzeranno nel 2021 per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, in collaborazione con l’Università di Firenze. I musei e l’ateneo fiorentino stanno lavorando alla realizzazione di una prima mostra dedicata alla ricostruzione del rapporto tra Dante e Firenze nei decenni immediatamente successivi alla sua morte, presentandone gli attori, le iniziative, i luoghi, e i temi. La rassegna si intitolerà “Onorevole e antico cittadino di Firenze”. Il Bargello per Dante, si terrà dal 23 marzo al 25 luglio 2021, e sarà curata da Luca Azzetta, Sonia Chiodo e Teresa De Robertis dell’Università di Firenze, con un comitato scientifico di esperti filologi e di storici dell’arte, composto da Andrea De Marchi, Giovanna Frosini, Andrea Mazzucchi, Marco Petoletti, e Stefano Zamponi.
Il progetto risale all’autunno del 2018, quando è stata avviata una collaborazione istituzionale sottoscritta tra i Musei del Bargello e due dipartimenti dell’ateneo fiorentino, il DILEF (Dipartimento di Lettere e Filosofia) e il SAGAS (Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo), che ha portato nell’ultimo biennio a frequenti incontri tra professionalità del mondo museale e della ricerca, instaurando un dialogo con esperti in ambito nazionale e internazionale, tra le istituzioni che hanno concesso i prestiti.
Il Museo Nazionale del Bargello è ritenuto un punto di partenza imprescindibile per la ricostruzione del rapporto tra Dante e la sua città dopo la condanna e la morte in esilio. Al suo interno, infatti, si trova l’affresco che testimonia la sorprendente inclusione del poeta tra gli eletti del Paradiso: il dipinto, realizzato nel 1337 da allievi e collaboratori di Giotto, si trova nella Cappella del Podestà, luogo simbolo del connubio tra la giustizia degli uomini e quella divina. Si tratta di una scelta di rilievo pubblico, punto di arrivo della riappacificazione tra Firenze e Dante, con la quale comincia un processo di ricostruzione e invenzione della memoria. Le pitture della cappella, ma anche gli altri affreschi trecenteschi del Palazzo, costituiranno parte della mostra, volta a richiamare l’attenzione sul valore esemplare dei loro contenuti in rapporto alla funzione dell’edificio, quale sede della suprema autorità giudiziaria della città.
La mostra sarà articolata in sezioni, con prestiti di manoscritti e dipinti che saranno allestiti in dialogo con gli affreschi e altre opere coeve, provenienti dalle collezioni del Bargello e da istituzioni italiane e straniere, tra cui la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Biblioteca Laurenziana e la Biblioteca Riccardiana, che hanno contribuito in maniera determinante, concedendo in prestito un nucleo significavo di manoscritti (mentre l’Accademia della Crusca e l’Opificio delle Pietre Dure sono stati interlocutori istituzionali fondamentali nell’articolazione del progetto scientifico). L’itinerario espositivo ripercorrerà tappe e protagonisti di questo rapporto tra Firenze, l’Alighieri e la sua opera nella prima metà del Trecento, presentando artefici, copisti, commentatori, miniatori e lettori della Commedia intorno all’anno 1337. La mostra intende dare voce proprio a questi protagonisti, i cui nomi sono a volte noti ma più spesso restano sepolti nelle pieghe del passato, ricostruendo così il percorso che avrebbe portato Giovanni Villani a definire Dante “onorevole e antico cittadino di Firenze” e Giovanni Boccaccio a costruire il suo personale monumento cartaceo. Sarà un’occasione straordinaria per approfondire la conoscenza di studi di filologia, paleografia, storia dell’arte e restauro e per mostrare anche al grande pubblico un capitolo unico della storia civile di Firenze che in quel momento assurge ad una dimensione molto più ampia, dando vita al testo vulgato con cui Dante sarà letto e recepito per secoli. La mostra, progettata per consentire livelli di lettura differenziati, non si rivolge solo agli studiosi ma anche al grande pubblico, considerando con particolare attenzione i giovani e le scuole, ai quali sarà dedicato un programma di iniziative collaterali.
La seconda mostra riguarderà invece la fortuna dantesca nella seconda metà dell’Ottocento: s’intitolerà La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista, si terrà dal 23 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 e sarà curata da Carlo Sisi, con il contributo di storici dell’arte e della letteratura di Otto e Novecento che collaboreranno con un Comitato Scientifico composto da Emanuele Bardazzi, Ilaria Ciseri, Flavio Fergonzi e Laura Melosi.
La mostra ricorda come nel 1865, ricorrenza del sesto centenario della nascita di Dante, il Bargello riaprì le porte come primo Museo Nazionale del Regno d’Italia con una mostra dedicata all’Alighieri, e a quell’epoca la figura del Poeta si identificava sempre più con l’idea nazionale sancita dagli esiti della politica risorgimentale, per cui Dante veniva definito “precursore della unità e libertà d’Italia”. Dedicata alla complessa percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel contesto letterario tra Otto e Novecento, la mostra intende presentare una selezione di opere che, dalle correnti naturaliste agli influssi europei del Simbolismo, narrino lo straordinario catalogo di immagini (sublimi, mistiche e oniriche) che il poema dantesco offriva al mondo dell’arte. Articolata anch’essa in sezioni, la mostra è concepita come una narrazione tematica e interdisciplinare per cui le opere esposte formeranno una stringente sequenza, collegando tra loro dipinti, sculture e i rimandi concettuali e letterari impliciti nella vicenda biografica e poetica di Dante: dalla vigilia del centenario del 1865, alla temperie simbolista e all’importante concorso bandito da Vittorio Alinari nel 1900 per l’illustrazione della Divina Commedia.
Nell’immagine: il ritratto di Dante Alighieri nella cappella del Podestà del Bargello.
Titolo mostra | Onorevole e antico cittadino di Firenze | Città | Firenze | Sede | Musei del Bargello | Date | Dal 23/03/2021 al 25/07/2021 | Artisti | Dante Alighieri | Curatori | Luca Azzetta, Sonia Chiodo, Teresa De Robertis | Temi | Firenze, Dante Alighieri, Musei del Bargello |
Firenze, nel 2021 al Museo del Bargello due importanti mostre per raccontare Dante |