Tre musei in Molise documentano la guerra attraverso le opere di William Congdon

Dal 21 giugno al 24 ottobre 2024 presso il Museo Archeologico Nazionale di Campobasso, il Museo Nazionale di Castello Pandone a Venafro, e il Castello di Civitacampomarano a Civitacampomarano, è presentata la mostra «La Pace non è anch’essa un’emergenza?» - William Congdon e l’American Field Service in Molise, 1943-1944. Nel quadro dei programmi di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale, la proposta dell’evento espositivo è volto a rievocare vicende di cui fu vittima il popolo del Molise tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1944 attraverso gli scritti e le immagini di William Congdon (Providence, 1912 – Milano, 1998) artista americano che fu tra i protagonisti della Scuola di New York nell’immediato dopoguerra. Fedele all’obbligo di tramandare ciò che ha visto, Condon ha trasformato la singolarità di un evento in una sequenza dotata di uno spessore conoscitivo, destinata a essere compresa e condivisa. Collocata nella sede del Castello Pandone, la rassegna presenta una trentina di opere a olio dell’artista, che documentano la persistenza delle ferite della guerra. Inoltre, una decina di disegni che rappresentano il dramma della guerra, tra il 1942 e il 1945, sono ospitati nella sede del Museo Archeologico Nazionale di Campobasso. A Civitacampomarano invece, una piccola esposizione di pastelli eseguiti da Congdon presenta invece un ulteriore aspetto della sua pittura.

Degli eventi tragici legati alla guerra, la mostra rievoca una serie di capitoli dedicati. Si analizza quindi: la presenza della associazione di volontari ambulanzieri dell’American Field Service e il loro impegno a favore della popolazione civile di cui si fa portavoce lo stesso Congdon, nel suo memoriale In the Death of One e nei disegni eseguiti sul luogo, carichi di partecipazione alle sofferenze umane; la sua collaborazione con il collega ambulanziere e architetto John Harkness, legato alla progettazione di un piano urbanistico delle città di Isernia semidistrutta dai bombardamenti; il rapporto con i Polacchi del 2° Corpo d’Armata con cui condivise l’assalto finale a Cassino nel maggio del 1944; e ancora il suo ritorno in Molise nel 1946, insieme con una missione dei Quaccheri, per la ricostruzione dei paesi distrutti dalla guerra; o la sua collaborazione insieme con il collega ambulanziere John Harkness, architetto di prestigio, alla stesura di un piano urbanistico delle città di Isernia semidistrutta dai bombardamenti; e inoltre il rapporto con i Polacchi del 2° Corpo d’Armata con cui condivise il sanguinosissimo assalto finale a Cassino nel maggio del 1944; e ancora il suo ritorno in Molise nel 1946, insieme con una missione dei Quaccheri, per la ricostruzione dei paesi distrutti dalla guerra.

Tre musei in Molise documentano la guerra attraverso le opere di William Congdon