Dal 16 dicembre 2022 al 16 marzo 2023, i Magazzini della Corticella del Santa Maria della Scala di Siena ospitano una mostra dedicata a Vivian Maier (New York, 1926 – Chicago, 2009). Intitolata Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double e curata da Anne Morin e Loredana De Pace, la rassegna si compone di 93 autoritratti che attraversano la vita dell’artista americana. La mostra ripercorre l’opera della famosa tata-fotografa che, attraverso la fotocamera Rolleiflex e poi anche con la Leica, trasporta i visitatori per le strade di New York e Chicago, dove i continui giochi di ombre e riflessi mostrano la presenza-assenza dell’artista che, con i suoi autoritratti, cerca di mettersi in relazione con il mondo circostante.
L’allestimento al Santa Maria della Scala accompagna il visitatore lungo tre sezioni: la prima è dedicata a “L’Ombra”, intesa come autorappresentazione: un tema che attraversa il lavoro di Vivian Maier sin dai suoi esordi, nei primi anni Cinquanta, fino agli anni Novanta. “Miss Viv” ha continuato a sviluppare un registro compositivo di grande ricchezza ed estrema complessità, combinando queste scoperte estetiche insieme alle categorie chiave dell’ombra, del riflesso e dello specchio. Ed e proprio con “Il Riflesso”, a cui è dedicata la seconda sezione, che Vivian Maier reinterpreta il campo lessicale della fotografia attraverso l’idea di auto-rappresentazione. L’autrice usa mille stratagemmi per collocare se stessa al limite tra il visibile e l’invisibile, il riconoscibile e l’irriconoscibile. I suoi lineamenti sono sfocati, qualcosa si interpone davanti a loro o li rimanda altrove, si apre su un fuori campo o si trasforma davanti ai nostri occhi. Il suo volto ci sfugge ma non la certezza della sua presenza nel momento in cui l’immagine viene catturata. Ogni fotografia è un gioco a nascondino. Ogni fotografia è di per sé un atto di resistenza alla sua invisibilità. Infine la sezione e dedicata a “Lo Specchio”, un oggetto che appare spesso nelle immagini di Vivian Maier. È frammentato o posto di fronte a un altro specchio oppure posizionato in modo tale che il suo viso sia proiettato su altri specchi, in una cascata infinita. È lo strumento attraverso il quale affronta il proprio sguardo, questo “Io” davanti a “Me”.
Obiettivo della mostra è dunque raccontare le numerose e diverse sfaccettature di un’autrice che resta ancora oggi avvolta da un alone di mistero. Vivian Maier ha lavorato come tata, dai primi anni Cinquanta e per oltre quarant’anni, a New York e poi a Chicago. Tutta la sua vita è trascorsa nell’anonimato, fino al 2007 quando il suo corpus fotografico è venuto alla luce. Si tratta di un lavoro enorme e impressionante, composto da oltre 120.000 negativi, pellicole super 8 e 16mm, varie registrazioni audio, alcune fotografie e centinaia di rullini non sviluppati. Il suo hobby divorante ha finito per renderla una delle più acclamate fautrici della fotografia di strada al punto che nella Storia della Fotografia compare a fianco di autori del calibro di Diane Arbus, Robert Frank, Helen Levitt e Garry Winogrand.
“La scoperta tardiva del lavoro di Vivian Maier, che avrebbe potuto facilmente scomparire o addirittura essere distrutto”, afferma Anne Morin, “è stata quasi una contraddizione. Ha comportato un completo capovolgimento del suo destino, perché grazie a quel ritrovamento, una ‘semplice’ Vivian Maier, la tata, è riuscita a diventare, postuma, Vivian Maier la fotografa”.
“Con questa mostra – dichiara il sindaco di Siena Luigi De Mossi – non solo apriamo le porte del Santa Maria della Scala a un’artista di livello internazionale, ma apriamo i nuovi spazi della Corticella, per la conclusione di una seconda parte, dopo quella relativa all’antincendio, di recupero, riqualificazione e rivitalizzazione del Santa Maria della Scala. Un altro obiettivo raggiunto da questa amministrazione, con un cantiere concluso e uno spazio già utilizzabile e utilizzato con questa mostra. Un attento lavoro di recupero e restauro che abbiamo curato con grande dedizione dei nostri dipendenti e che restituisce alla comunità quello che era un vero e proprio snodo dei percorsi all’interno del Vecchio Spedale, conosciuto come ‘corte della cisterna’: mi piace pensare che quello che era un punto di convergenza di uomini e merci, che arrivavano della strada coperta e dalla sovrastante ‘porta dei vetturali’, adesso sia un vero e proprio snodo culturale del Santa Maria della Scala. Un ambiente rinnovato e moderno. Tra l’altro proprio in continuità con questo cantiere sta proseguendo a passi spediti anche quello relativo alla strada interna, altro progetto importantissimo per il Vecchio Spedale e altro spazio che restituiremo alla città”.
La mostra va ad arricchire il calendario degli eventi del Natale di Siena in cui l’amministrazione ha deciso di puntare sull’arte: “La mostra di Vivian Maier”, sostiene l’assessore alla cultura Pasquale Colella, “completa un percorso di eventi per le festività natalizie e per la programmazione del Santa Maria della Scala, che comprende la mostra di Lodola da poco inaugurata e la bellissima mostra ‘Arte senese’ co progettata da Fondazione Mps, vernice Progetti e Opera. Ospitare le immagini dell’icona mondiale della street photography è per Siena orgoglio e soddisfazione: aggiungiamo un altro tassello di valore assoluto, rimasta peraltro sconosciuta fino al 2007. L’uso della fotografia come conoscenza di sé, per una storia, quella di questa artista, ricca di curiosità e ancora da scoprire. Penso ad esempio agli autoritratti, che comunicano molto di Vivian Maier e che testimoniano la sua capacità di guardare al futuro, fra semplicità e profondità di espressione, dove si colloca la sua arte fotografica”.
Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito web www.santamariadellascala.com
Immagine: Vivian Maier, Untitled, Chicago, 1974
Titolo mostra | Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double | Città | Siena | Sede | Complesso di Santa Maria della Scala | Date | Dal 16/12/2022 al 16/03/2023 | Artisti | Vivian Maier | Curatori | Anne Morin, Loredana De Pace | Temi | Fotografia, Vivian Maier |
Siena, una mostra su Vivian Maier al Santa Maria della Scala, con 93 fotografie |