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Redazione
, scritto il 21/07/2019
Categorie: Mostre / Argomenti: Arte contemporanea
Dal 5 al 19 settembre 2019, l’Auditorium Vallisa di Bari ospita la mostra ’Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco’
Dal 5 al 19 settembre 2019 le mestruazioni sono protagoniste della mostra Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco, in programma all’Auditorium Vallisa di Bari. Curata da Manuela De Leonardis, espone le opere di un gruppo di sessantotto artiste internazionali che sono state invitate a partecipare a un progetto corale sulle mestruazioni centrato su di un oggetto che un tempo veniva utilizzato per tamponare il sangue del flusso mestruale, ovvero il panno di lino, una sorta di antico assorbente. Le opere realizzate dalle artiste sono state tutte create facendo uso di questo materiale.
L’indagine si è sviluppata tra il 2014 e il 2018 e ha esplorato molti aspetti legati al mondo femminile, che sono ancora tabù in diverse parti del mondo (e l’Occidente non è da meno): la nascita, la pubertà, le mestruazioni, la menopausa, la sessualità, i legami familiari, la violenza, il femminicidio. Il panno di lino, nelle mani delle artiste coinvolte, diviene “portavoce di riflessioni che vanno al di là dei confini di genere”, si legge in una nota: “storie anonime, storie conosciute, storie di ordinaria quotidianità, raccontate in prima persona, metabolizzate e rielaborate ricorrendo talvolta alla metafora, al potere dell’ironia, alla citazione letteraria o pittorica, alla dimensione della poesia”.
Il primo nucleo della mostra è stato esposto nel 2015 a Roma e quindi nel 2016 a Isola del Liri (Frosinone). La mostra, arricchita di ulteriori opere, si è poi spostata in diverse altre città d’Italia e ha avuto anche due tappe in Croazia. Del progetto e del volume Il sangue delle donne | The blood of women. Tracce di rosso sul panno bianco | Traces of red on a white cloth, in cui sono raccolte le opere e i testi scritti dalle sessantotto artiste e realizzato con il sostegno della Fondazione Pasquale Battista (Postmedia Books 2019) si parlerà inoltre il 6 settembre 2019 alle ore 19 alla Chiesa di Ognissanti di Cuti - Valenzano (BA). L’appuntamento è organizzato dall’Associazione Triggianesi di Puglia nel mondo e vedrà la partecipazione di Annalisa Zito, Direttrice della Fondazione Pasquale Battista, Rosanna Ventrella, Presidente dell’Associazione Triggianesi di Puglia nel mondo, Manuela De Leonardis, storica dell’arte e curatrice, e alcune artiste protagoniste del progetto.
Le sessantotto partecipanti al progetto sono Ilaria Abbiento, Manal AlDowayan, Adele Angelone, Elizabeth Aro, Wafa Bahai, Alessandra Baldoni, Carolle Bénitah, Takoua Ben Mohamed, Saša Bezjak, Tomaso Binga, Rosina Byrne, Giovanna Caimmi, Primarosa Cesarini Sforza, Rupa Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Lea Contestabile, Karmen Corak, Mila Dau, Vlasta Delimar, Kristien De Neve, Maria Diana, Isabella Ducrot, Nilüfer Ergin, Cristiana Fasano, Maimuna Feroze-Nana, Simona Filippini, Emita Frigato, Pilar, Barbara e Stella Marina Gallas, Silvia Giambrone, Felicity Griffin Clark, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Sasha Huber, Susan Kammerer, Fariba Karimi, Eglė Kuckaitė, Hanako Kumazawa, Silvia Levenson, Wenwen (Vivienne) Liu, Lôw (Estabrak Al Ansari, Raiya Al Rawahi, Tara Al Dughaither), Barbara Luisi, Anja Luithle, Victoria Manganiello, Florencia Martinez, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Ana Maria Negară, Yasuko Oki, Novella Oliana, Sonya Orfalian, Lina Pallotta, Sara Palmieri, Chiara Pellegrin, Sofia Rocchetti, Elisa Roggio, Anna Romanello, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Cinzia Sarto, Ivana Spinelli, Silvia Stucky, Ketty Tagliatti, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB Facchini, Maria Angeles Vila, Nicole Voltan, Ruchika Wason Singh e Deborah Willis.
La rassegna apre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17:30 alle 21:30. L’ingresso è libero. La mostra è promossa dalla Fondazione Pasquale Battista con il patrocinio dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito della Fondazione Pasquale Battista.
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Ruchika Wason Singh, Landscape 1985-2012 (I) (2015; pannolino, pittura acrilica e inchiostro Sumi-e; 47 x 52 cm)
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Isabella Ducrot, Il sangue è rosso (2016; pannolino, acrilico, 50 x 47 cm)
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Rupa Chordia-Samdaria, Shakti (2016; pannolino, pittura acrilica, polvere di kumkuma e foglia d’oro, 63 x 65 cm)
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Vlasta Delimar, Celebration of Menstrual Blood (2002-2016; pannolino, zip, fotografia a colori, spilli, 28 x 16 cm)
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Tomaso Binga, San guè (2016; pannolino, stampa, spille da balia, 70 x 66 cm)
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Takoua Ben Mohamed, Le mie cose (2017; pannolino, stampa, 48 x 44 cm)
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Primarosa Cesarini Sforza, Ricamo a due (2018; pannolino, filo di seta e piombo, 47 x 65 cm)
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Sasha Huber, Three Generation Blood Line (2016; pannolino, filo di ryon, 50 x 52 cm)
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Maïmouna Guerresi, Red carpet (2015; pannolino, pigmento, 44 x 47 cm)
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Ilaria Abbiento, Come la marea (2018; pannolino imbevuto di acqua di mare, boccetta di vetro, fotografia, filo rosso, 23,5 x 11 cm)
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Elizabeth Aro, Ricamo di Tadao Ando (2000/2018; pannolino, fili da ricamo, 58 x 54 cm)
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Carolle Bénitah, j’ai honte (2018; pannolino, ricamo, filo rosso, 15 x 26 cm)
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Artiste donne creano una mostra sulle mestruazioni. E le opere sono fatte con un antico assorbente. Le foto |
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