Le opere di Tony Cragg arrivano alla Venaria Reale. Dieci sculture monumentali


L’artista inglese Tony Cragg torna a Torino dopo sedici anni per realizzare una mostra alla Venaria Reale: dal 9 giugno 2022 all’8 gennaio 2023, dieci sculture monumentali sono collocate nella dimora sabauda.

Le opere di Tony Cragg (Liverpool, 1949) arrivano alla Venaria Reale: per l’artista inglese si tratta di un ritorno a Torino, dove tre altissime sculture in bronzo dalle insolite forme di colonne sinuosamente tortili, con spirali ellittiche che si elevano verso il cielo in un equilibrio che pare precario, svettano in corso Sebastopoli, proprio di fronte all’ingresso dello Stadio Olimpico, l’ex stadio Comunale, così ridenominato durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Per quella occasione la triplice installazione, intitolata Punti di Vista, era stata realizzata su commissione della Fondazione De Fornaris a simbolo dell’evento olimpico da Tony Cragg, uno degli artisti contemporanei inglesi più affermati al mondo, nato a Liverpool nel 1949 e dal 1977 residente in Germania a Wuppertal, dove ha realizzato un grande parco di sculture in cui sono visibili esposizioni e opere di tanti celebri artisti contemporanei.

Adesso, Tony Cragg torna invitato da Guido Curto, direttore generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, per realizzare alla Reggia di Venaria una mostra che dal 9 giugno 2022 all’8 gennaio 2023 presenta una selezione di dieci sculture create tra il 1997 e il 2021, ambientandole all’interno del percorso espositivo permanente della Reggia, a cominciare dalla Corte d’Onore, proseguendo nel Parco Alto dei Giardini della Reggia, per arrivare fino all’atrio delle Scuderie Juvarriane. Si tratta di opere di grandi dimensioni, plasmate usando svariati materiali (dal bronzo al legno, dalla vetroresina all’acciaio), tutte connotate dalle tipiche linee mosse e sinuose, che paiono modellate su un gigantesco tornio di vasaio, si riconnettono al genius loci della Reggia in una sorta di ridefinizione postmoderna dello stile Barocco e Rococò.

Il lavoro di Tony Cragg analizza le molteplici relazioni esistenti tra l’essere umano e l’ambiente. Usufruendo di un’ampia selezione di materiali e di tecniche scultoree, l’artista tematizza la complessa connessione tra la figura, l’oggetto e il paesaggio, che per Cragg include sia sistemi geologici e microbiologici che contesti urbani e industriali. Il punto focale dell’operare artistico di Tony Cragg è inoltre incentrato su un incessante processo di esplorazione delle possibilità del materiale e di rimodellamento del mondo che ci circonda. L’artista afferma: “ci sono molte più cose che non esistono di quelle che esistono”, riferendosi a una fonte di situazioni che sono ancora oltre la nostra percezione. Per Cragg la scultura è un metodo per aprire questo enorme potenziale a nuove forme e significati, ai sogni e ai linguaggi ad essi associati.

Tony Cragg (Liverpool, UK, 1949) vive e lavora a Wuppertal, Germania, dal 1977 dove dal 2008 ha avviato lo Skulpturenpark Waldfrieden, Fondazione che porta il suo nome. Tra le recenti esposizioni personali si ricordano: HEART-Herning Museum of Contemporary Art, Herning, Danimarca, 2022; Haus am Waldsee, Berlino, Germania, 2021; Houghton Hall, Norfolk, UK, 2021; Giardino di Boboli, Firenze, 2019; Yorkshire Sculpture Park, UK (2017); Museo Nazionale dell’Avana, Cuba (2017); MUDAM Luxembourg, Lussemburgo (2017); Ludwig Museum, Koblenz, Germania (2017); Wroclaw Contemporary Art Museum, Wroclaw, Polonia (2017); Hermitage, San Pietroburgo, Russia (2016); Von der Heydt Museum, Wuppertal, Germania (2016); Benaki Museum, Atene, Grecia (2015); Gothenburg International Sculpture Exhibition, Gothenburg, Svezia (2015). Nel 1988 ha rappresentato la Gran Bretagna alla 43^ Biennale di Venezia e nello stesso anno è stato insignito del Turner Prize dalla Tate Gallery di Londra, UK. Eletto Royal Academician dalla Royal Academy of Arts nel 1994, ha ricevuto il Praemium Imperiale per la Scultura dalla Japan Art Association nel 2007. È stato nominato CBE nel 2002 e Knight’s Bachelor nel 2016.

Parallelamente alla mostra di Tony Cragg viene presentata anche l’opera Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più di un altro grande maestro contemporaneo già presente alla Venaria, Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivera, 1934). Questa scultura, pur essendo da diversi anni esposta in permanenza al centro del Gran Parterre dei Giardini, non aveva mai avuto ad oggi una presentazione ufficiale. Questo suo lavoro, costituito da sei gigantesche lastre di granito nero, con sopra scandita e incisa in profondità la scritta che dà origine al titolo, rimanda a una sorta di bradisismo alto approssimativamente quanto la misura di una mano aperta; l’opera, su cui si può salire, consente alle stelle, che notte e giorno si avvicendano sulla sua verticale, di avvicinarsi di una spanna in più. Con questa nuova mostra riprende e si rafforza quel dialogo tra la Residenza di Venaria e l’arte contemporanea che era stato avviato dal primo direttore della Reggia, Alberto Vanelli, con il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone: nucleo fondante del progetto della Reggia contemporanea.

Foto di Pino Dell’Aquila

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraTony Cragg alla Reggia di Venaria
CittàTorino
SedeReggia di Venaria
DateDal 09/06/2022 al 08/01/2023
ArtistiTony Cragg
CuratoriGuido Curto
TemiArte contemporanea

Le opere di Tony Cragg arrivano alla Venaria Reale. Dieci sculture monumentali
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