A Ravenna una mostra su Tina Modotti, con cinquanta opere


Dal 17 dicembre 2021 al 20 febbraio 2022, Palazzo Rasponi a Ravenna ospita “Tina Modotti - L’umano fervore”, mostra dedicata alla grande fotografa friulana, con cinquanta opere.

Dal 17 dicembre 2021 al 20 febbraio 2022, Palazzo Rasponi a Ravenna ospita una mostra dedicata alla fotografa Tina Modotti (Udine, 1896 - Città del Messico, 1942), una delle protagoniste della grande avventura della fotografia della prima parte del Novecento. Curata da Silvia Camporesi e dal comitato Tina Modotti, la mostra, intitolata Tina Modotti – L’umano fervore, nasce come lavoro di approfondimento e ricerca sulla fotografia contemporanea che l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna (che ha scelto Tina Modotti come simbolo di pensiero e pratica di un linguaggio che ha intercettato gran parte dei momenti storici più intensi e dolorosi del secolo scorso) ha iniziato iniziato nel 2016, in collaborazione con la Scuola dei Beni culturali dell’Università di Bologna - campus di Ravenna.

L’esposizione presenta un nucleo di circa cinquanta opere che documentano il percorso di Modotti, breve e allo stesso tempo ricco di opere straordinarie. Si parte dalle celebri Calle del 1924 e dalla produzione nata dal sodalizio con Edward Weston sino ad arrivare all’ epos degli umili, attraversando le immagini raccolte nel Messico dolente e meraviglioso dei bambini, degli uomini e delle donne di Tehuantepec, in mezzo a un’umanità bellissima e straziante. L’allestimento include anche ritratti realizzati da Edward Weston, documenti biografici, testimonianze, scritti autografi e riflessioni che restituiscono il profilo di un’artista totale, trasparente e folgorante nelle intuizioni, nel talento inconfondibile e nella profonda puntualità di sguardo, innestato nel cuore della bellezza e della crudeltà del mondo.

Tina Modotti ha lasciato la traccia indelebile di un’identità nella quale si sono intrecciati arte ed esistenza, bellezza e passione, terra, corpo, cielo, polvere. La distanza del tempo permette ora di guardare con sguardo libero la produzione di quest’artista/militante rivoluzionaria, allontanandosi dallo stereotipo che, accompagnato da declinazioni romanzesche, ha spesso messo in secondo piano la sua qualità di artista, la straordinaria dimensione etica ed insieme estetica del suo lavoro.

“Il profilo artistico di Tina Modotti”, dichiara l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Sbaraglia, “è certamente tra i più intensi tra quelli della prima metà del XX secolo; in soli sette anni di attività Modotti ha lasciato un insieme di opere che hanno tracciato un solco profondo nell’arte e nella coscienza collettiva; è stata operaia, artista, attrice teatrale e cinematografica, attivista del Soccorso Rosso Internazionale, militante e rivoluzionaria, donna in grado di affermare un’identità straordinaria, profonda, connessa con alcuni dei momenti cruciali e più drammatici della storia del secolo scorso: la Rivoluzione Messicana, la Guerra di Spagna, la Russia di Stalin, l’Europa sulla quale si proiettava la lunga ombra nera della Seconda Guerra Mondiale. Ma soprattutto Tina è stata una grande fotografa, tesa tra il racconto necessario per entrare nella realtà, nella sua bellezza incandescente, senza sovrastrutture e compiacimenti estetici, e l’urgenza esistenziale e totale di cambiare il mondo”.

La mostra è aperta a ingresso gratuito dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (24 e 31 dicembre solo al mattino, 25, 26 dicembre e 6 gennaio chiusa). Inoltre, nell’ambito della mostra, sono previsti alcune iniziative collaterali. Sabato 18 dicembre alle 17 alla sala D’Attorre di Casa Melandri è in programma la lectio magistralis “Tina Modotti - L’umano fervore”, di Silvia Camporesi con la partecipazione di Marì Domini, presidente del comitato Tina Modotti. Il 5 gennaio invece, sempre alle 17 alla sala D’Attorre, ci sarà un incontro con il professor Claudio Natoli in occasione dell’annullo filatelico emesso per la ricorrenza dei 70 anni dalla morte di Tina Modotti. Tra gennaio e febbraio sono inoltre in programma un laboratorio di fotografia analogica con analisi delle tecniche fotografiche analogiche (in relazione alle opere esposte di Tina Modotti) e successiva dimostrazione di utilizzo pratico della stampa in camera oscura, che sarà condotto in collaborazione con l’associazione faentina Fototeca Manfrediana; e un cineforum con proiezione di pellicole cinematografiche inerenti al contesto storico in cui si inserisce la figura di Tina Modotti (Messico post-rivoluzionario). Il calendario di queste due iniziative è in fase di definizione.

Immagine: Tina Modotti, Donna con bandiera, dettaglio (1928)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraTina Modotti. L'umano fervore
CittàRavenna
SedePalazzo Rasponi
DateDal 17/12/2021 al 20/02/2022
ArtistiTina Modotti
CuratoriSilvia Camporesi
TemiNovecento, Fotografia, Tina Modotti

A Ravenna una mostra su Tina Modotti, con cinquanta opere
A Ravenna una mostra su Tina Modotti, con cinquanta opere


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