Dal 12 novembre 2022 al 12 marzo 2023, il Centro Saint Bénin di Aosta ospita una mostra dedicata a Tina Modotti (Udine, 1896 – Città del Messico, 1942), una tra le più importanti fotografe dell’inizio del XX secolo. Intitolata Tina Modotti: La Genesi di uno Sguardo Moderno, la mostra è promossa dall’Assessorato Beni culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, ed è a cura di Dominique Lora, in collaborazione con Daria Jorioz, dirigente della Struttura Attività espositive e promozione identità culturale della Valle d’Aosta.
Attraverso oltre 100 scatti originali della fotografa provenienti dalla collezione dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia e dalla Fototeca Nazionale di Città del Messico, la mostra vuole analizzare il contributo che la Modotti ha dato nello sviluppo della fotografia in Messico. Avventurosa, nomade e a tratti misteriosa, la vita di Tina Modotti è stata galvanizzata da passioni turbolente che hanno influenzato la sua esistenza e la sua creatività forte e sensibile, dando vita al suo sofisticato talento e alla sua pionieristica tecnica fotografica. Donna moderna e artista visionaria, durante la prima metà del secolo scorso la Modotti fa parte integrante degli esperimenti artistici e poetici che caratterizzarono le prime avanguardie del novecento. Sebbene negli ultimi anni la sua opera abbia attirato l’attenzione di scrittori, registi, artisti e curatori, il tema e l’oggetto della maggior parte delle mostre, approfondimenti e varie pubblicazioni ad essa dedicate, si sono generalmente concentrati sulle sue avventure romantiche o sui rapporti con altre famose personalità della scena politica o artistica della prima metà del ventesimo secolo, inclusi Julio Antonio Mella, Edward Weston, Frida Kahlo o Diego Rivera. Quindi la questione della sua influenza tangibile, decisiva e duratura sullo sviluppo dell’arte fotografica in Messico e all’estero, rimane oggi trascurata dall’opinione pubblica internazionale.
Il talento riconosciuto della Modotti consiste nell’osservare e immortalare le condizioni e le emozioni delle classi lavoratrici e della rivoluzione socialista, raccontando uomini, donne e territori. Ma soprattutto traccia e sviluppa una nuova sensibilità artistica, basata sulla moderna tecnica fotografica, generalmente riservata ad un universo prettamente maschile. Insieme a Imogene Cunnigham, Lola Alvarez Bravo, Margaret Bourke White, Frida Kahlo e Giorgia O’Keefe, per citarne alcune, la Modotti si distingue come una donna appassionata e indipendente, un’artista d’avanguardia, coraggiosa ed esemplare per il suo tempo e le generazioni a venire.
L’opera originale di Tina Modotti (rivalutata solo a partire degli anni Settanta) si trova principalmente negli Stati Uniti, dove per troppi anni è rimasta dimenticata negli archivi di vari istituti sparsi per il paese, soprattutto in seguito alla censura imposta dal movimento maccartista. Oggi, sebbene il talento dell’artista sia stato riconosciuto a livello internazionale, la sua audace biografia continua a influenzare, se non ad oscurare, la percezione del suo lavoro straordinario, creando un filtro per una comprensione puramente artistica. E se la sua complessa avventura umana continua ad ispirare romanzi, fumetti, documentari e mostre basati sul mito, o almeno sul romanzo che fu la sua esistenza, pochi finora si sono concentrati sui suoi esperimenti e sulla sua eredità artistica che dimostrano l’influenza fondamentale che le sue fotografie hanno (e continuano a) esercitato sulla formazione di diverse generazioni di fotografi, soprattutto donne, in Messico e nel mondo.
La sua libertà di rappresentare il reale, che prende le distanze dall’universo astratto di altri maestri suoi contemporanei quali Weston, Stieglitz, Adams o Steichen, l’ha infatti portata verso una forma istintiva e originale di umanità e di comprensione nei confronti del mondo che la circondava e che, di fronte al suo obiettivo, si rivelava nella sua essenza, libera da metafore anche quando rappresentava un semplice fiore.
La mostra apre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, chiusa il lunedì. Biglietti: intero 6 euro, ridotto 4 euro. Gratis per tutti sotto i 25 anni. Per informazioni telefono 0165.275937, email u-mostre@regione.vda.it.
Immagine: Tina Modotti, Campesinos leyendo el Machete, Ciudad de México, Distrito Federal, Messico, 1929 circa, inv 35319
Titolo mostra | Tina Modotti: La Genesi di uno Sguardo Moderno | Città | Aosta | Sede | Centro Saint Bénin | Date | Dal 12/11/2022 al 13/03/2023 | Artisti | Tina Modotti | Curatori | Daria Jorioz, Dominique Lora | Temi | Fotografia |
Ad Aosta una mostra dedicata a Tina Modotti e alla sua importanza per il Messico |