Capolavori rinascimentali a Fermo: a Palazzo dei Priori la mostra sulla cultura adriatica


La mostra “Rinascimento a Fermo”, curata da Vittorio Sgarbi e Walter Scotucci, svela il patrimonio rinascimentale della città, arricchendosi di opere fino a maggio 2025. Un focus sul Cinquecento e sull’influenza del Rinascimento adriatico.

Fermo celebra il suo patrimonio artistico con la mostra Rinascimento a Fermo, un viaggio nel Rinascimento adriatico che rende omaggio a uno dei periodi più affascinanti della storia millenaria della città. L’esposizione, aperta al pubblico dal 31 dicembre 2024 fino al 4 maggio 2025, si tiene a del Palazzo dei Priori ed è curata da Vittorio Sgarbi e Walter Scotucci.

La mostra, che si presenta come un “work in progress”, si arricchirà gradualmente con nuove opere a partire dalla fine di gennaio 2025, trasformandosi in un omaggio continuo al territorio e al suo patrimonio. Questo approccio dinamico mira non solo a stupire i visitatori, ma anche a stimolare ulteriori studi su un periodo ancora poco esplorato e, al tempo stesso, ricchissimo di suggestioni: il Cinquecento fermano. La mostra è promossa dal Comune di Fermo con il contributo della Regione Marche, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, partner Mus-e del Fermano e in collaborazione con Sinopia. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura e Turismo.

Allestimenti della mostra
Allestimenti della mostra
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Allestimenti della mostra
Allestimenti della mostra
Allestimenti della mostra

Un Rinascimento adriatico da scoprire

La mostra offre uno sguardo approfondito sul Rinascimento adriatico, che ha plasmato l’identità artistica di questa regione. Tra i protagonisti in esposizione spiccano nomi illustri come Carlo e Vittore Crivelli, Lorenzo Lotto, Vincenzo Pagani, Antonio Solario, Giuliano da Fano, Giulio Romano e Antoniazzo Romano. Questi artisti, attivi tra la fine del Quattrocento e il Cinquecento, testimoniano l’importanza della città di Fermo come crocevia culturale e artistico in quel periodo.

Un’attenzione particolare viene riservata a Vincenzo Pagani, figura di riferimento del Cinquecento fermano, e a Lorenzo Lotto, la cui presenza a Fermo si intreccia con quella dell’architetto Antonio da Sangallo il Giovane, autore di significativi interventi urbanistici nella città. “L’élite della società ‘adriatica’ rinascimentale fermana”, sottolinea Vittorio Sgarbi, “produsse una grande rinascita nel segno della classicità, con un patrimonio artistico mobile davvero ricco di sfavillanti testimonianze”.

Un patrimonio disperso, una memoria da ricostruire

Rinascimento a Fermo non si limita a celebrare il patrimonio esistente, ma invita a riflettere su quanto è andato perduto nel corso dei secoli. La dispersione di opere d’arte appartenenti a collezioni private fermane, così come di sculture, codici miniati e preziosi manufatti di oreficeria, ha impoverito il patrimonio locale. Queste perdite sono spesso imputabili a requisizioni, vendite, eventi bellici o semplicemente all’usura del tempo. “Tra le gravi mancanze dell’attuale patrimonio storico artistico ed architettonico di Fermo”, sottolinea Walter Scotucci, “va annoverata quella della pala di Giovanni Pagani del 1513 per l’altar maggiore della chiesa di San Rocco in piazza del Popolo, l’opera di Olivuccio di Ciccarello e la tavola di fra’ Fabiano da Urbino, oggi a Brera ed un’altra importantissima di Lorenzo Lotto datata 1535, sostituita da una copia ottocentesca di buona fattura”.

Nonostante ciò, l’esposizione offre un’occasione per immaginare la grandezza culturale di Fermo durante il Rinascimento, proponendo un dialogo tra le opere presenti e quelle assenti, ricostruendo idealmente il contesto storico e artistico del tempo.

Ad arricchire il percorso espositivo, un video immersivo trasporta i visitatori in un viaggio attraverso nuvole, angeli e putti, avvolti in un’esplosione di colori. Questa installazione multimediale non solo completa l’esperienza visiva, ma invita a immergersi emotivamente nel mondo dell’arte rinascimentale.

Giulio Romano, Madonna con Bambino, Sant'Anna e San Giovannino (1520-1530; olio su tavola)
Giulio Romano, Madonna con Bambino, Sant’Anna e San Giovannino (1520-1530; olio su tavola)
Vincenzo Pagani, Madonna in trono con il Bambino i e Santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena (primo trentennio sec. XVI; olio su tavola)
Vincenzo Pagani, Madonna in trono con il Bambino i e Santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena (primo trentennio sec. XVI; olio su tavola)
Giuliano da Fano, Sacra Conversazione (1510; olio su tavola)
Giuliano da Fano, Sacra Conversazione (1510; olio su tavola)
Vincenzo Pagani, Crocefissione e dolenti (1533; olio su tavola)
Vincenzo Pagani, Crocefissione e dolenti (1533; olio su tavola)

Informazioni pratiche

La mostra prevede un biglietto unico che include l’accesso al circuito museale cittadino e alla mostra fotografica “Steve McCurry – Children”, attualmente in corso, al costo di 9 euro. Ridotto (7 euro) per giovani dai 14 ai 25 anni, gruppi (più di 15 persone), soci FAI, Touring Club e Italia Nostra. Gratis per under 13, disabili, soci ICOM e giornalisti con tesserino. I visitatori possono acquistare i biglietti online sul sito ufficiale www.fermomusei.it oppure rivolgersi direttamente ai Musei di Fermo per ulteriori informazioni.

La mostra apre dal martedì al venerdì dalle 10:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 19, chiuso il lunedì. Previste aperture straordinarie per eventi e festività.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRinascimento a Fermo
CittàFermo
SedePalazzo dei Priori di Fermo
DateDal 31/12/2024 al 04/05/2025
CuratoriVittorio Sgarbi, Walter Scotucci
TemiRinascimento, Quattrocento, Cinquecento, Marche, Arte antica

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