Dal 3 dicembre 2017 al 2 aprile 2018, il Mart di Rovereto è teatro di una grande mostra internazionale dedicata al realismo magico e curata da Gabriella Belli e Valerio Terraroli: si tratta di Realismo magico. L’incanto nella pittura italiana degli anni Venti e Trenta, che dal Mart si sposterà poi all’Ateneum Art Museum di Helsinki (dal 1° maggio al 19 agosto) e quindi farà la sua ultima tappa al Folkwang Museum di Essen (dal 27 settembre 2018 al 13 gennaio 2019), il tutto all’insegna delle relazioni internazionali con importanti partner europei che il Mart abitualmente intrattiene.
La mostra, che prosegue le riflessioni avviate nel 2016 con I pittori della luce. Dal divisionismo al futurismo e proseguite nel 2017 con Un’eterna bellezza, espone oltre 70 opere di tutti quegli artisti che nel primo dopoguerra, volendo terminare l’esperienza delle avanguardie storiche, tra gli anni Venti e Trenta sottoposero l’arte a un deciso recupero della tradizione: “l’ansia dei cubismi e dei fauvismi, dei futurismi e degli espressionismi”, scriveva Maurizio Fagiolo dell’Arco in un suo saggio degli anni Ottanta, “si è tramutata in una effettiva angoscia esistenziale. Ora si tratta di scavare nelle macerie, di fermarsi un momento, di cercare qualche punto di riferimento”. La mostra intende documentare questa “angoscia esistenziale”, questa inquietudine che produsse opere dalle atmosfere surreali ma eseguite con precisione da pittori realisti (da cui l’espressione realismo magico, coniata nel 1925 dal critico Franz Roh).
“La realtà”, leggiamo nella presentazione, “è infatti il punto di partenza di una metamorfosi ideale che passa attraverso l’immaginazione e la meraviglia, che non si limita alla mera rappresentazione, ma esprime stati d’animo. Lo stupore, la tensione, l’attesa che esistono nell’invisibile mondo delle sensazioni trasfigurano e permeano gli oggetti, le forme, le persone”. In mostra troviamo opere di Felice Casorati, Carlo Carrà, Cagnaccio di San Pietro, Achille Funi, Antonio Donghi, Carlo Levi, Ubaldo Oppi e diversi altri interpreti della pittura del tempo.
La mostra, la prima dedicata al realismo magico dopo l’antologica che Fagiolo dell’Arco curò tra il 1988 e il 1989 a Verona, fornisce, continua la presentazione, “una veduta ancor più estesa del realismo magico”, con approfondimenti legati anche alla pittura metafisica e all’arte del gruppo Novecento: in sostanza, si analizzano tutti i pittori che “operarono un processo di sublimazione della realtà”.
L’esposizione apre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, il venerdì fino alle 21, chiusura il lunedì. I biglietti: 11 euro l’intero, 7 euro il ridotto (giovani dai 15 ai 26 anni e over 65), gratis per under 14, diversamente abili e amici del museo. Biglietto unico per Mart, Casa Depero e Galleria Civica di Trento: 14 euro (ridotto 10). Tutte le info su www.mart.trento.it.
Immagine: Carlo Carrà, Le figlie di Loth (1919; Mart, Collezione VAF-Stiftung)
Titolo mostra | ealismo magico. L’incanto nella pittura italiana degli anni Venti e Trenta | Città | Rovereto | Sede | Mart di Rovereto | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Carlo Carr, Felice Casorati, Carlo Levi, Achille Funi, Ubaldo Oppi, Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi | Curatori | Gabriella Belli, Valerio Terraroli | Temi | Carlo Carrà, Carlo Levi, Felice Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Achille Funi, Antonio Donghi, Ubaldo Oppi |
Da Casorati a Carrà, il Realismo magico è in mostra al Mart |