Le opere vincitrici di Sony World Photography Awards in mostra a Milano


Dal 6 giugno al 29 settembre, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini ospita una mostra con oltre 160 fotografie di 52 artisti vincitori dei premi Sony World Photography Awards.

Dal 6 giugno al 29 settembre, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, presenta l’esposizione delle opere vincitrici dei premi di Sony World Photography Awards, curata da Barbara Silbe. Arrivati alla loro diciassettesima edizione, i Sony World Photography Awards sono divenuti un appuntamento annuale per gli appassionati della fotografia. Tra le oltre 160 fotografie presentate a Milano, di 52 autori, spicca l’opera spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women di Juliette Pavy, fotografa francese premiata con il prestigioso titolo di Photographer of the Year. Il suo lavoro documentario si sofferma sulle profonde e perduranti ripercussioni della campagna di contraccezione e sterilizzazione forzata nei confronti delle donne groenlandesi, imposta dalle autorità danesi durante gli anni Sessanta e Settanta. Tra i progetti esposti, si segnala quello di Federico Scarchilli con la serie flora, vincitore italiano di questa edizione, che ha trionfato nella categoria Natura Morta. In mostra anche le opere degli altri fotografi italiani che si sono classificati al secondo e terzo posto in diverse categorie del concorso Professional: Davide Monteleone (3° posto per Documentaristica, con la serie Critical Minerals – Geography of Energy); Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni (2° posto per Ambiente, con la serie Tropicalia); Maurizio Di Pietro (3° posto per Ambiente, con la serie zero hunger); Tommaso Pardini (3° posto per Sport, con la serie surf in Dakar). Anche quest’anno la sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali è stata sottolineata dal conferimento del Sustainability Prize, vinto da Kathleen Orlinsky (Stati Uniti) con la serie America’s First Wilderness. Anche il progetto fotografico di Orlinsky, che mette in risalto il paesaggio, la fauna e la popolazione dell’area nota come Gila Wilderness, nel sud-est del New Mexico, sarà esposto all’interno della mostra milanese.

"Siamo felici di poter portare nuovamente in Italia la mostra dei Sony World Photography Awards”, dichiara Stéphane Labrousse, Country Head di Sony in Italia “Perché crediamo sia un’occasione unica per poter ammirare il meglio della produzione fotografica internazionale dell’ultimo anno. E siamo altrettanto felici di poter tornare al Museo Diocesano che, con la sua storia e le attività a supporto dell’arte e della fotografia, è certamente un punto di riferimento per la città di Milano. L’edizione 2024 ha registrato il più alto numero di iscrizioni in assoluto per il concorso Professional, con oltre 395.000 candidature provenienti da più di 220 Paesi e territori. Questo conferma la forte eco internazionale del premio, che dà spazio ai temi di grande attualità, quali sostenibilità e geopolitica, ma anche a temi delicati quali le relazioni familiari e sociali e si propone, più in generale, come una fotografia del nostro tempo. E lo fa dando spazio e visibilità alla più ampia rosa di talenti internazionali, dai fotografi professionisti agli studenti e i giovani che si affacciano a questo mondo. Ogni anno colpisce la varietà degli stili fotografici rappresentati e la passione con cui i diversi fotografi raccontano visivamente le sfide, le gioie e le fatiche dell’Uomo. Siamo orgogliosi che anche in questa edizione 5 fotografi italiani si siano piazzati nei primi 3 posti di alcune categorie del premio Professional, a testimonianza del ruolo centrale che la fotografia ricopre nel nostro paese e della capacità narrativa dei nostri fotografi. Come Sony, siamo felici di poter dare il nostro contributo a questa arte, non solo con la continua innovazione tecnologica messa a disposizione dei creatori di contenuti, ma anche con il supporto che questo premio rappresenta, soprattutto in termini di visibilità globale per i fotografi e per i loro lavori."

“I cambiamenti climatici, lo sfruttamento delle risorse, le disuguaglianze, lo sviluppo sostenibile, le relazioni complesse che ci guidano... sono i grandi temi dell’uomo a essere indagati dai vincitori del più importante premio internazionale di fotografia, per un’edizione che sembra sottolineare l’urgenza di evitare la distopia della civiltà contemporanea e che sarà evidenziata anche dal percorso di visita che ho progettato per la mostra. Facendoci riflettere sui nostri errori, gli autori stimolano la nostra coscienza e ci incoraggiano a immaginare futuri possibili, svolgendo una delle funzioni primarie del loro ruolo, quella di ricordarci che esiste la bellezza. Professionisti o emergenti, valorizzati in maniera paritaria da questa emozionante competizione, si impegnano a mettere a fuoco ciò che noi, spettatori inconsapevoli, a volte nemmeno notiamo. Le loro storie, antropologiche e antropiche, forniscono una bussola grazie alla quale possiamo andare in profondità e orientarci nel tempo presente governato da guerre, crisi economiche e decadimento di valori, per comprendere i nostri simili o i diversi, per tornare a quel sentimento primario di meraviglia di fronte alla fragilità del mondo che ci consentirà di rispettarlo”, sottolinea Barbara Silbe, giornalista, co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine e curatrice della mostra.

“Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini è lieto di ospitare per il secondo anno la sede italiana della mostra dei Sony World Photography Awards, proseguendo nella proposta di esposizioni dedicate alla fotografia nell’ambito del progetto culturale che vede nel corso dell’anno un alternarsi di mostre dedicate ai grandi nomi della fotografia internazionale e rassegne più circoscritte dedicate ai linguaggi contemporanei. Come è evidenziato anche dai temi proposti in questa rassegna – come la sostenibilità, il clima, le relazioni sociali - la fotografia si presta particolarmente all’indagine sull’uomo e sulla società che il Museo Diocesano, in linea con la propria identità, intende affrontare nelle proprie proposte. Siamo felici di condividere con Sony una parte di questo percorso, nei mesi in cui, anche grazie alle aperture serali del chiostro, il Museo è particolarmente frequentato da un pubblico giovane”, afferma Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano Carlo Maria Martini.

Informazioni pratiche

Ingresso: Martedì - domenica, dalle 10 alle 18

Bigletti: Intero 9€ / ridotto 7€

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSony World Photography Awards
CittàMilano
SedeMuseo Diocesano Carlo Maria Martini
DateDal 06/06/2024 al 29/09/2024
CuratoriBarbara Silbe
TemiFotografia, Arte contamporanea, Mostra fotografica

Le opere vincitrici di  Sony World Photography Awards in mostra a Milano
Le opere vincitrici di Sony World Photography Awards in mostra a Milano


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