Modena ricorda il trentesimo anniversario dalla scomparsa di Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Roncocesi, 1992) con un’importante mostra presso la FMAV Fondazione Modena Arti Visive, in programma dal 16 settembre al 20 novembre 2022: intitolata Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso, curata da Daniele De Luigi e allestita nella sede di Palazzo Santa Margherita, la rassegna è parte del progetto Vedere Oltre, un palinsesto di eventi che celebrano il grande fotografo emiliano per tutto il corso del 2022, a 30 anni dalla sua scomparsa. Il calendario di eventi in programma è promosso dalla città di Reggio Emilia insieme a Modena e Parma, e con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna. La mostra è in collaborazione con Archivio Luigi Ghirri, Reggio Emilia.
Luigi Ghirri ebbe un rapporto solido con Modena, dove visse in gioventù e poco prima della sua scomparsa: qui il fotografo studiò, a Modena nacquero diversi suoi rilevanti lavori (come la celebre serie Colazione sull’erba, un indagine sul verde urbano che Ghirri condusse a Modena e provincia), e presto Ghirri diventò uno dei punti di riferimento della cultura artistica locale, tanto da essere tra i principali promotori del palinsesto di mostre di fotografia che tra gli anni Settanta e Ottanta si tennero alla Galleria Civica di Modena (per quei tempi un programma di mostre sulla fotografia era un’attività innovativa e sperimentale).
La mostra, suddivisa su quattro sale, con un viaggio a ritroso nella carriera di Ghirri come suggerisce lo stesso titolo, presenta più di sessanta fotografie dalla Galleria Civica del Comune di Modena e dalla collezione di fotografia della Fondazione di Modena, entrambe gestite da FMAV. Il percorso parte, seguendo una cronologia inversa, dalle fotografie della seconda metà degli anni Ottanta tratte dalle serie Versailles e Il profilo delle nuvole, fondamentali per la storia della fotografia di paesaggio, e presenti in mostra poiché inaugurarono nel 2009 la collezione di fotografia contamporanea di Fondazione di Modena. Non mancano le fotografie del patrimonio artistico e del centro storico di Modena eseguite per il Touring Club Italiano e confluite poi nelle sue pubblicazioni, gli scatti che interpretano le architetture di Paolo Portoghesi e di Aldo Rossi. Vengono presentati in mostra anche alcuni inediti che ritraggono il celebre “Cubo” di Aldo Rossi, ovvero il Cimitero Nuovo di San Cataldo a Modena, progettato nel 1971. La rassegna termina con la Colazione sull’erba e con altre interessanti fotografie delle prime fasi della carriera di Ghirri.
Il percorso si completa con volumi, fotografie e documenti d’archivio, alcuni dei quali mai esposti al pubblico e frutto delle nuove ricerche di Daniele De Luigi, che testimoniano il percorso culturale di Ghirri e l’importanza decisiva della sua attività esercitata a Modena per la cultura della fotografia in Italia: dalla collaborazione seminale con gli artisti concettuali modenesi come Franco Guerzoni, Carlo Cremaschi, Claudio Parmiggiani, Giuliano Della Casa, alle attività pionieristiche in campo editoriale, con l’avventura della casa editrice Punto & Virgola, e anche in campo curatoriale, come promotore, come accennato, di numerose mostre di fotografia di ricerca alla Galleria Civica in sodalizio con Oscar Goldoni, all’epoca vera anima dell’istituzione modenese, coetaneo di Ghirri di cui parimenti ricorre quest’anno il trentennale della scomparsa.
Nel momento storico in cui il mondo iniziava a confondersi con la sua rappresentazione e la civiltà dei mass media ad alterare la nostra percezione della realtà, Ghirri avviò un’incessante ricerca di un senso nuovo da dare all’azione del fotografare, continuando a rivolgere l’obiettivo al quotidiano e apparentemente banale che ci circonda per rinnovare la capacità dello sguardo di generare stupore e vivificare il pensiero. La sua capacità di anticipare molti temi e ricerche della fotografia contemporanea ha fatto sì che in anni recenti, in modo ormai unanime, Ghirri sia stato riconosciuto come maestro indiscusso in ambito internazionale.
La mostra, spiegano gli organizzatori, intende restituire nel suo contesto, attraverso il patrimonio di opere modenesi, l’eccezionalità dell’opera di Luigi Ghirri, capace di cambiare il corso della fotografia in Italia non solo con l’originalità della sua visione e del suo pensiero, ma anche la sua passione per il medium fotografico e le doti umane, grazie alle quali ha saputo dare vita a un’ampia rete di amicizie e collaborazioni ben oltre il campo della fotografia.
La mostra apre dal mercoledì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19, il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 11 alle 19. Ingresso intero 6 euro, ridotto 4 euro. Il mercoledì ingresso gratuito. Durante festivalfilosofia, venerdì 16 e sabato 17 settembre la mostra apre dalle 9 alle 23, domenica 18 settembre dalle 9 alle 21. Sempre durante festivalfilosofia, l’ingresso è sempre gratuito. Per informazioni: www.fmav.org
Titolo mostra | Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso | Città | Modena | Sede | Fondazione Modena Arti Visive | Date | Dal 16/09/2022 al 20/11/2022 | Artisti | Luigi Ghirri | Curatori | Daniele De Luigi | Temi | Fotografia |