Martedì 30 luglio 2024 presso l’Oratorio di Vernio, in occasione dei 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 – Firenze, 1574), apre la la mostra Vasari racconta… lettere, progetti e segreti al tempo di Cosimo I de’ Medici e i Bardi di Vernio. Attraverso l’illusione di “un quadro vivente” l’artista racconta di sé, delle sue opere alla corte di Cosimo I e delle lettere che ha saputo essere state ritrovate proprio a Vernio. La mostra è stata realizzata grazie al contributo del bando della Regione Toscana per le Celebrazioni dei 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici e di Giorgio Vasari ed è un progetto del Comune di Vernio con la curatela scientifica dell’Accademia Bardi e della Fondazione CDSE.
La mostra ruota attorno alle sette lettere inedite scritte da Vasari nel 1564 e scoperte nell’archivio della Compagnia di San Niccolò di Bari nel 1997 da Alessandro Magini presidente dell’Accademia Bardi. L’allestimento comprende le lettere originali e una serie di pannelli con testi e illustrazioni create appositamente per la mostra da Anita Barghigiani, e sarà aperto al pubblico dal 3 agosto al 15 settembre. Sono previste inoltre aperture straordinarie per le serate di Apriti Chiostro dalle 20 alle 23. Le sette lettere di Vasari, risalenti tutte al 1564, destinate al cavalier Marinozzi, riguardano i lavori per la realizzazione della facciata del Palazzo dei Cavalieri a Pisa, dal 1846 sede della Scuola Normale Superiore. Costituiscono dunque un’importante testimonianza per ampliare la documentazione relativa alla storia di uno dei più significativi palazzi di Pisa, simbolo dei Cavalieri di Santo Stefano, ordine con cui Cosimo I volle celebrare Santo Stefano papa. Le lettere di Vasari furono scritte appunto a Leonardo Marinozzi, cavaliere di Santo Stefano e Camerlengo di Cosimo I, la cui figlia sposò un Bardi. Fu così che la corrispondenza della famiglia finì nell’Archivio della Compagnia, dimenticata fino alla scoperta di Magini. Grazie ai numerosi viaggi e all’ingresso nei circoli culturali più prestigiosi, come quello del Cardinal Farnese, e relazioni come quella con papa Giulio III, si aprirono anche le porte della corte di Cosimo I, a cui Vasari dedicò la prima edizione de Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultore e architettori. Devoto ai Medici, divenne il regista dei numerosi cantieri pittorici, architettonici e scenografici richiesti da Cosimo. Tra i lavori più noti realizzati su commissione del Granduca, si ricorda la ristrutturazione di Palazzo Vecchio, la costruzione degli Uffizi, dei palazzi dell’ordine di Santo Stefano a Pisa e del corridoio che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti e che ancora oggi porta il suo nome.
“Le lettere sono al centro della ricostruzione del contesto storico che vede protagonisti i Medici, soprattutto Cosimo I, di cui Vasari fu l’artista di punta, e la famiglia Bardi”, spiegano la direttrice del CDSE Alessia Cecconi e Alessandro Magini. “Accanto ai documenti e ai pannelli esplicativi abbiamo voluto creare anche una presenza emozionante, Vasari vivente che a Vernio, nell’Oratorio, cerca di dialogare con un’altra epoca”. L’attore Nicola Pecci, che interpreta Vasari, e il videomaker Francesco Santillo sono gli artefici di questa sorta di magia insieme al costume storico della Società della Miseria, gentilmente prestato per l’occasione da Piero e Marcella Sarti.
Il progetto complessivo, che prosegue fino al 19 novembre, spazia anche da mostre a laboratori per bambini, incontri di studio, visite sul territorio e a Pisa, alla scoperta del legame tra il territorio di Vernio e la cultura e la politica dei Medici e del Rinascimento.
Nell’immagine, Nicola Pecci nei panni di Giorgio Vasari
Città | Vernio | Sede | Oratorio di Vernio | Date | Dal 30/07/2024 al 19/11/2024 | Artisti | Giorgio Vasari | Temi | Rinascimento, Arte antica |
A 450 anni dalla morte di Vasari, l'Oratorio di Vernio porta in mostra lettere originali dell'artista |