Dall’11 luglio 2020 al 10 gennaio 2021, la Casa dei Tre Oci di Venezia ospita una mostra di 120 fotografie di Jacques Henri Lartigue (Courbevoie, 1894 - Nizza, 1986), di cui 55 inediti: s’intitola L’invenzione della felicità ed è la più ampia retrospettiva mai organizzata in Italia dedicata a Lartigue.
Curata da Marion Perceval e Charles-Antoine Revol, rispettivamente direttrice e project manager della Donation Jacques Henri Lartigue, e da Denis Curti, la mostra raccoglie scatti provenienti dagli album fotografici personali di Lartigue, dei quali saranno esposte alcune pagine in fac-simile. A questi si aggiungono alcuni materiali d’archivio, libri quali il Diary of the Century (pubblicato con il titolo “Instants de ma vie” in francese), riviste dell’epoca, un diaporama con le pagine degli album, tre stereoscopie con immagini che rappresentano paesaggi innevati ed eleganti scenari parigini. Questi documenti ripercorrono l’intera carriera di Lartigue, dagli esordi dei primi anni del Novecento fino agli anni Ottanta e ricostruiscono la storia di questo fotografo e la sua riscoperta. Il 1963 fu per l’artista un anno cruciale: John Szarkowski, allora da poco nominato direttore del dipartimento di fotografia del MoMa (il Museum of Modern Art di New York), espose i suoi lavori al Museo newyorkese, permettendo a Lartigue di raggiungere il successo quando era vicino ormai ai settant’anni.
Il percorso de L’invenzione della felicità si articola intorno ai grandi momenti di riscoperta dell’opera di Lartigue, a cominciare proprio dalla mostra al MoMA, durante la quale sono presentati i suoi primi scatti precedenti la Prima Guerra Mondiale, e che fanno di lui l’enfant prodige della fotografia. Ispirato dai giornali e dalle riviste illustrate di quest’epoca, Lartigue s’interessava alla ricca borghesia parigina che si ritrovava ai Gran premi automobilistici, alle corse ippiche di Auteuil, oltre che agli uomini e alle donne eleganti che le frequentavano.
A seguito del successo ottenuto con la mostra al MoMa, verso la fine degli anni Sessanta, Lartigue incontra Richard Avedon e Hiro, due tra i più influenti fotografi di moda di allora, che si appassionano immediatamente alla sua arte. Avedon, in particolare, gli chiese di scavare nel suo archivio per riportare alla luce alcuni scatti al fine di creare un ‘giornale’ fotografico. La selezione di queste immagini, fatta dallo stesso Avedon e da Bea Feitler, photoeditor della rivista Harper’s Magazine, portò alla pubblicazione nel 1970 del volume Diary of a Century che lo consacrò definitivamente tra i grandi della fotografia del Novecento. Dopo l’approfondimento del periodo della sua riscoperta, le ultime sezioni della rassegna di Venezia si concentrano sugli anni Settanta e Ottanta, segnati dalle collaborazioni con il mondo del cinema, dove lavora come fotografo di scena per numerosi film, e della moda. L’occhio di Lartigue, tuttavia, non riuscì mai ad allontanarsi dalla vita di tutti i giorni, immortalando sempre molti dettagli curiosi e carichi d’ironia. Un focus è inoltre riservato alle memorie che Lartigue scrisse negli anni Sessanta e Settanta, quando inizia a ricomporre i suoi album nei quali aveva raccolto tutti i suoi scatti.
“Con la riapertura al pubblico della Casa dei Tre Oci, la Fondazione di Venezia”, dichiara il presidente Michele Bugliesi, “conferma il suo impegno al fianco della città, dopo la grave crisi generata da Covid-19, per un rilancio internazionale che non può non passare attraverso la cultura. I Tre Oci sono ormai da anni una straordinaria casa della fotografia in cui sono ospitate mostre di grande respiro come questa dedicata a Jacques Henri Lartigue. Poter rendere nuovamente la Casa dei Tre Oci un bene al servizio della città è il segno tangibile della volontà della Fondazione di essere sotto ogni forma attore proattivo per lo sviluppo di Venezia e del suo territorio”.
La mostra, accompagnata da un catalogo bilingue Marsilio Editori, con una testimonianza di Ferdinando Scianna, è organizzata da Civita Tre Venezie e promossa da Fondazione di Venezia, in stretta collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi, con il patrocinio del Ministero della Cultura francese. Per tutte le info è possibile visitare il sito della Casa dei Tre Oci.
Nella foto: Jacques Henri Lartigue, La baule (1979)
Titolo mostra | L’invenzione della felicità |
Città | Venezia |
Sede | Casa dei Tre Oci |
Date | Dal 11/07/2020 al 20/01/2021 |
Artisti | Jacques Henri Lartigue |
Curatori | Marion Perceval, Charles-Antoine Revol |
Temi | Venezia, Fotografia, Casa dei Tre Oci, Jacques Henri Lartigue |
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