Dal 4 dicembre 2024 al 10 febbraio 2025, lo Spazio PAePA di Milano ospita la mostra di Giuseppe Uncini (Fabriano, 1929 – Trevi, 2008) intitolata Solo quello che vedi – Opere autosignificanti, un’esposizione che raccoglie una selezione di opere emblematiche della carriera dell’artista. Curata in collaborazione con l’Archivio Uncini e diretta da Giuliano e Nunzia Papalini, la mostra rappresenta un’occasione per scoprire il percorso creativo di Uncini, che ha segnato la storia dell’arte contemporanea con il suo approccio innovativo ai materiali e alla forma.
Giuseppe Uncini, originario di Fabriano, ha sempre avuto un legame indissolubile con la materia. I suoi primi lavori, infatti, sono stati realizzati con materiali naturali come il tufo, la sabbia e la cenere, elementi che già fin dai suoi esordi esprimevano la sua ricerca verso una forma di arte che non fosse solo estetica, ma che avesse anche un profondo significato simbolico legato alla materia stessa. Tuttavia, è negli anni Cinquanta che Uncini inizia a utilizzare il cemento e il ferro, materiali che diventeranno centrali nelle sue opere successive e che lo consacreranno tra i protagonisti della scena artistica internazionale.
La mostra allo Spazio PAePA offre un viaggio attraverso questa evoluzione. Le opere esposte spaziano dai Muri d’ombra alle Dimore, dalle Architetture agli Spaziocemento, ognuna delle quali racconta un aspetto diverso del percorso artistico di Uncini. L’artista marchigiano creava sculture come entità in grado di vivere e collocarsi nello spazio con assoluta autonomia. Le sue creazioni sono espressioni di una forza vitale che interagisce direttamente con l’ambiente che le circonda. Ogni opera sembra possedere una propria identità, un carattere che non dipende solo dalla forma, ma anche dal materiale con cui è realizzata, e dal modo in cui essa si integra nel contesto in cui è collocata.
Giuseppe Uncini è noto per aver contribuito a definire l’arte contemporanea attraverso un linguaggio fortemente innovativo. Nel corso della sua lunga carriera, ha esposto in numerosi musei e gallerie internazionali, e le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private. La sua arte è stata influenzata dalle principali correnti artistiche del Novecento, ma ha sempre mantenuto una sua personalità distintiva, caratterizzata dall’uso audace e sperimentale dei materiali. Il cemento e il ferro, elementi simbolo della modernità, diventano nelle sue mani mezzi espressivi che trasmettono una sensazione di robustezza e durezza, ma anche di poesia e vitalità. L’abilità di Uncini nel combinare questi materiali lo ha reso un artista che sa dare vita a strutture che sembrano scivolare tra la scultura e l’architettura, tra l’arte e la funzione, creando opere che continuano a dialogare con l’ambiente e con lo spettatore anche dopo la loro realizzazione.
“Era molto importante per me uscire, allontanarmi del tutto da un certo modo, perfino decorativo, di rappresentazione delle cose”, diceva Urbini. “Abbandonare il quadro anche come oggetto. E con il cemento armato riuscivo finalmente a costruire forme ‘autosignificanti’ che non avevano cioè altro contenuto se non la ragione stessa della scelta di quel materiale”.
Titolo mostra | Giuseppe Uncini. Solo quello che vedi - Opere autosignificanti | Città | Milano | Sede | Spazio PAePA | Date | Dal 04/12/2024 al 10/02/2025 | Artisti | Giuseppe Uncini | Temi | Arte Povera, Arte Moderna |