Dal 9 luglio al 3 novembre 2021, a Capalbio (Grosseto) si terrà una grande mostra, su tre sedi espositive, per raccontare l’opera di Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine, 1930 - La Jolla, 2002) e il suo rapporto con l’Italia. Grazie alle testimonianze di amici e collaboratori, che con Niki hanno dato vita al Giardino dei Tarocchi di Capalbio, sono in mostra più di 100 opere tra sculture, disegni, video, fotografie comprese tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, alcune delle quali inedite e mai presentate al pubblico, nelle tre sedi del Giardino dei Tarocchi, Palazzo Collacchioni e Galleria Il Frantoio.
La mostra, intitolata Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, è curata da Lucia Pesapane e intende raccontare l’attualità del messaggio femminista, ambientalista, avanguardista e impegnato che Niki de Saint-Phalle ha lasciato. Più di 100 opere, tra sculture, disegni, video, fotografie comprese tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, alcune delle quali inedite e mai presentate al pubblico. La generosità dei collezionisti con la collaborazione della Fondazione Il Giardino dei Tarocchi, The Niki Charitable Art Foundation e Fondazione Capalbio hanno finalmente reso possibile il progetto.
Capalbio è uno dei luoghi di Niki de Saint Phalle: qui l’artista, nel creare il suo Giardino dei Tarocchi (lo splendido parco che si trova in località Garavicchio) ha condiviso tutto con i suoi assistenti e amici, valorizzando e incoraggiando i collaboratori a creare con lei in nome di un progetto collettivo dove protagonista assoluta è l’arte. Già negli anni Ottanta l’artista mise in atto la sua ricerca per vivere in una collettività diversa, in una società compassionevole ed empatica e ricca di valori comunitari. Non solo come artista ma anche come donna d’azione e d’avanguardia. Il Giardino è dunque il risultato di una vita intera dedicata da Niki de Saint Phalle all’arte e la prova che i sogni possono diventare realtà, anche se si è donna, artista, imprenditrice e unica finanziatrice di una tale opera: inoltre, come la maggior parte del suo lavoro, il Giardino è la manifestazione di un microcosmo capace di rivelare le immagini archetipali più profonde e segrete del nostro inconscio. Per il visitatore che ne varca il muro perimetrale, il quale simbolicamente separa il mondo reale da quello immaginario, si apre infatti un viaggio iniziatico che lo conduce a combattere draghi e diavoli e a imbattersi in regine e profeti per incontrare alla fine l’Angelo della Temperanza.
Femminista ante litteram, a partire dagli anni Cinquanta Niki de Saint-Phalle difese i diritti civili degli afro-americani, mentre negli anni Novanta fu forte la sua critica nei confronti del vecchio Continente, che promulgava una ascesa pericolosa del conservatorismo, schierandosi in favore di un’Europa unita e progressista. “Sogno di abitare in uno spazio senza frontiere”, dichiarava. Le sue riflessioni riguardo alle questioni ecologiche e al cambiamento climatico diventarono sempre più urgenti, soprattutto negli ultimi anni della sua vita. Alla luce di questi impegni sociali, che tanto l’hanno appassionata, Niki avrebbe certamente considerato la crisi che stiamo affrontando oggi come un momento cruciale per creare qualcosa di nuovo e migliore. Profondamente convinta della capacità umana di innovazione e reinvenzione avrebbe interpretato questo tempo come un momento di presa di coscienza collettiva, che può aprire una nuova via contro l’arroganza e l’aggressività del sistema politico, economico e finanziario.
La mostra intende far emergere tutti questi aspetti seguendo un preciso percorso tematico. A Palazzo Collacchioni, nel borgo antico di Capalbio, si ripercorre la storia del Giardino dei Tarocchi, dalla fine degli anni Settanta ad oggi attraverso foto, video, sculture, maquettes, collages che aiutano a comprendere il suo modo di lavorare e il suo vero spirito. Nella Galleria Il Frantoio vengono invece esposti alcuni lavori storici, tra cui gli assemblages degli anni Sessanta, maquette in creta cruda preliminari alla realizzazione del Giardino, suo capolavoro finale, e inediti video di archivio. Le scelte curatoriali hanno privilegiato l’analisi del linguaggio simbolico dell’artista soffermandosi sull’interpretazione delle carte dei Tarocchi. Sono inoltre esposte sculture delle carte, accompagnate da litografie, disegni e citazioni.
Muovendosi poi da due luoghi nel borgo antico, Palazzo Collacchioni e la Galleria Il Frantoio, si giunge al Giardino dei Tarocchi, l’opera più significativa dell’artista francese. Il progetto allestitivo della rassegna, curato da Viviana Panaccia, richiama l’universo rotondo, morbido e colorato dell’artista e si ispira a un concetto a lei molto caro: “Mi piace ciò che è rotondo. Mi piace ciò che è rotondo, curve, l’ondulazione, il mondo è rotondo, il mondo è un seno. Non mi piace l’angolo retto”. Sono state appositamente ideate particolari strutture in legno dalle forme morbide e sinuose, modellate con una macchina laser e dipinte con i colori preferiti dell’artista, che ospitano le oltre cento opere, lungo un denso percorso arricchito da maquettes, foto, disegni e altri oggetti, tra i più rievocativi della sua attività artistica. Alcune delle sue opere più significative sono esposte in quadrerie di ampio respiro, mentre per i gonfiabili e le grandi sculture sono state create installazioni site-specific.
Per informazioni è possibile consultare il sito del Giardino dei Tarocchi.
Titolo mostra | Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle | Città | Capalbio | Sede | sedi varie | Date | Dal 09/07/2021 al 03/11/2021 | Artisti | Niki de Saint-Phalle | Curatori | Lucia Pesapane | Temi | Arte contemporanea, Capalbio, Niki de Saint-Phalle |
Quest'estate ci sarà una grande mostra su Niki de Saint-Phalle a Capalbio, su tre sedi |