Fino al 15 giugno, a Carrara gli spazi di Vôtre accolgono la mostra Lieve Svanire, personale di Gabriele Landi (Schaerbeek, 1971), che porta nelle sale del centro espositivo apuano una serie di opere geometriche che fanno parte di produzioni storiche nonché di nuovi lavori. Il titolo della mostra curata da Nicola Ricci, spiega l’artista stesso, è stato scelto perché spiega molto dello spirito con cui Landi lavora. “Da un lato”, afferma, “la levità di certe situazioni determinata principalmente dalle tonalità cromatiche in stretto accordo con le forme che le accolgono, dall’altro il progressivo svanire sempre per mezzo del colore, ma non per opera della sue cromie, questa volta, ma per mezzo della sua consistenza, di una serie di misteriose presenze che persistono i miei dipinti. Non ho pensato ad un progetto espositivo ho realizzato un’esposizione portando dei lavori provandoli in loco per vedere come la loro voce risuonava nello spazio che li avrebbe ospitati. È così che mi piace lavorare, prestando attenzione, sempre con l’orecchio teso per ascoltare la voce del lavoro, e a quella dello spazio in cui mi trovo ad operare. Io sono un pittore, i miei lavori per me sono dei dipinti con pertinenza spaziale il colore che dilaga dal retro per via della rifrazione della luce è solo un modo di far dialogare la pittura con lo spazio che le ospita”.
Opere che dialogano anche con gli spazi storici di Palazzo Del Medico, il settecentesco edificio che è sede di Vôtre. “Prendo nota di tutto quello che mi passa per la mente su dei taccuini, neri di piccole dimensioni, da ormai più di 25 anni”, spiega ancora Landi. “Quella del disegno è una pratica quotidiana che ha il solo fine di fermare delle idee. Disegno con quello che mi capita a tiro penna biro, pennarelli scarichi, matite colorate, dai colori improbabili. Non sono mai dei disegni seri sono delle note che servono a me per fermare idee, che altrimenti mi sfuggono. Devo comunque confessare che spesso queste prime idee vengono tradite o contradette in corso d’opera. Il lavoro si fa facendosi e si nutre di tutto ciò che trova lungo la sua strada. Non di rado distruggo dei lavori fatti in precedenza per riutilizzarne delle parti in altri lavori, seguendo una specie di logica cannibale che spesso divora anche me, succhiando quel poco che quotidianamente riesco a salvare della mia magra esistenza. Ho bisogno di sentirmi assediato dal lavoro. Non riesco a concentrare la mia attenzione su un singolo pezzo, devo lavorare simultaneamente su più cose insieme e rimbalzare da una all’atra in piena libertà. E’ il lavoro stesso a chiedermelo, così facendo si determina un clima, si disegna un paesaggio, i lavori che nascono insieme non per forza hanno un legame fra loro. I legami si determinano con il tempo e con il variare delle situazioni. Un’esposizione è un’occasione per operare una verifica incerta di alcune di queste possibilità”.
Gabriele Landi, nato a Schaerbeek (Belgio) vive e lavora in provincia della Spezia. Si è diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1995. Dal 1999 al 2005 ha collaborato con Valeria Tognoni svolgendo laboratori di sensibilizzazione all’arte del Novecento, conferenze e workshop. Pittore ed sperto di didattica dell’arte, insegna all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha esposto in diversi spazi in Italia e all’estero.
La mostra apre dal martedì al sabato dalle 16 alle 20. Per informazioni: telefonare al +39 3384417145, inviare un mail ad associazionevotre@gmail.com o visitare il sito www.votrespazicontemporanei.it. Per vedere le opere di Gabriele Landi visitare la pagina Instagram dell’artista. Di seguito una piccola selezione di fotografie della mostra.
Gabriele Landi, Lieve Svanire |
Gabriele Landi, Lieve Svanire |
Gabriele Landi, Lieve Svanire |
Titolo mostra | Gabriele Landi. Lieve Svanire | Città | Carrara | Sede | Vôtre | Date | Dal 15/05/2021 al 15/06/2021 | Artisti | Gabriele Landi | Curatori | Nicola Ricciardi | Temi | Carrara, Vôtre, Gabriele Landi |