Dal 24 marzo al 24 giugno 2018 la Pinacoteca Nazionale di Bologna è teatro di una mostra dedicata a Francesco Raibolini detto il Francia (Bologna, 1450 circa - 1517), grande genio del Rinascimento emiliano, e a proposito del quale si dice abbia smesso di dipingere dopo aver visto la Santa Cecilia di Raffaello (conservata proprio alla Pinacoteca Nazionale) ed essendosi sentito superare dal giovane urbinate. Ma al di là degli aneddoti, Francesco Francia è stato uno dei grandi protagonisti della stagione di passaggio tra Quattrocento e Cinquecento: pittore di spicco della signoria dei Bentivoglio, si formò come orafo, e probabilmente conobbe di persona il Perugino, dalla cui lezione fu comunque fortemente influenzato.
Proprio la sua attività da orafo è al centro della mostra, intitolata Il genio di Francesco Francia. Un orafo pittore nella Bologna del Rinascimento e curata da Mario Scalini ed Elena Rossoni, rispettivamente direttore del Polo Museale dell’Emilia Romagna e direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna, museo che accoglie il più importante nucleo di opere del Francia, con notevoli capolavori come la Pala Bentivoglio, la Pala dei Manzuoli, la Pala Felicini e la Pala Scappi. L’attività di orafo del Francia fu esaltatata da Giorgio Vasari e, leggiamo nella presentazione della mostra, “lo vide protagonista della zecca di Bologna per la quale realizzò numerosi conii di monete, ma la sua bottega, come emerge dai documenti, produsse una grande varietà di manufatti, in parte perduti, che comprendono paci, monete, medaglie, miniature, gioielli, progetti per vetrate, oltre ai più noti affreschi e dipinti su tavola”.
La mostra intende valorizzare la produzione dell’artista mettendo a confronto le opere conservate nella collezione permanente della Pinacoteca con manufatti legati alla produzione orafa e alla produzione di medaglie della sua fiorente bottega. C’è poi spazio anche per la grafica, con i disegni dell’artista e le stampe della bottega realizzate da Marcantonio Raimondi (Molinella, 1480 circa – Bologna, 1534), uno dei suoi allievi più noti.
È possibile visitare la mostra negli orari d’apertura della Pinacoteca Nazionale di Bologna: dal martedì alla domenica dalle 8:30 alle 19:30 (il lunedì è il giorno di chiusura, la biglietteria chiude mezz’ora prima). I biglietti per museo e mostra (che consentono l’accesso anche alle raccolte di Palazzo Pepoli Campogrande): intero 7 euro, ridotto 3 euro per giovani tra i 18 e i 25 anni, gratis per under 18, possessori della Card Musei Metropolitani di Bologna, guide turistiche e interpreti in esercizio della propria attività, personale del ministero, membri ICOM, gruppi e comitive di studenti delle scuole pubbliche e private dell’Unione Europea accompagnati dai loro insegnanti, allievi delle scuole del MiBACT (Istituto Centrale per il Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico), studenti e docenti delle Accademie di Belle Arti o delle lauree in architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico, docenti di storia dell’arte dei licei, giornalisti, ricercatori per motivi di studio, e per tutti ogni prima domenica del mese. Catalogo edito da Marsilio.
Immagine: Francesco Francia, Pala Bentivoglio, dettaglio (1498-1499; olio su tavola, 234 x 193 cm; Bologna, Pinacoteca Nazionale)
Titolo mostra | Il genio di Francesco Francia. Un orafo pittore nella Bologna del Rinascimento | Città | Bologna | Sede | Pinacoteca Nazionale | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Francesco Francia | Curatori | Mario Scalini, Elena Rossoni | Temi | Rinascimento |
Il genio di Francesco Francia, maestro del Rinascimento emiliano, in mostra a Bologna |