Dal 15 marzo al 29 giugno 2025, la Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma) con la curatela di Daniela Ferrari e Stefano Roffi ospita FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi, una mostra che celebra la bellezza e il valore simbolico dei fiori attraverso oltre 150 opere di alcuni tra i più importanti artisti italiani degli ultimi centocinquant’anni. Da Boldini a de Pisis, da Balla a Fontana, il percorso espositivo racconta la varietà di interpretazioni che questo soggetto ha ispirato, intrecciando pittura, scultura e sperimentazione contemporanea.
L’iniziativa si inserisce nel contesto del recente restauro del Parco Romantico che circonda la Villa dei Capolavori, un giardino storico unico in Italia che arricchisce l’esperienza della mostra con un’immersione totale nella natura. Il catalogo della mostra, edito da Dario Cimorelli Editore, include saggi di Daniela Ferrari, Stefano Roffi, Carlo Mambriani, Elisa Martini, Sergio Risaliti e Chiara Vorrasi.
Il fiore, fragile ed effimero, ma anche eterno nell’immaginario collettivo, ha attraversato generazioni di artisti italiani, assumendo di volta in volta connotazioni diverse. FLORA ne esplora l’evoluzione stilistica e concettuale, partendo dal Simbolismo di Segantini e Previati fino alle visioni avanguardistiche di Balla e Depero, per arrivare alle sperimentazioni contemporanee di Kounellis, Paolini e Schifano. Tra i protagonisti della mostra spiccano le Ortensie di Segantini, Longoni e Fornara, le Dalie di Previati e Donghi, le esplosioni di colore di Depero con Flora magica e le atmosfere rarefatte di Casorati. Il percorso si snoda attraverso il Simbolismo, il Futurismo, il Realismo Magico e l’Astrazione, fino a toccare le declinazioni più attuali della rappresentazione floreale nell’arte. Le sale della Villa dei Capolavori si trasformano così in giardini ideali, abitati da opere di Pellizza da Volpedo, Chini, Nomellini, Moggioli e Boccioni. Il dialogo tra passato e presente è reso ancora più intenso dalla presenza delle collezioni permanenti della Fondazione, che includono capolavori di Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Goya, Canova e Burri, appartenuti al fondatore Luigi Magnani.
Il fiore non è mai un semplice ornamento, ma assume un valore fortemente simbolico. Per Boldini diventa espressione di grazia e seduzione, per de Pisis un elemento poetico e malinconico, per Morandi un soggetto meditativo. La mostra dedica una sezione ai ritratti femminili in cui i fiori rivestono un ruolo centrale, con opere di Boldini, Tito, Zandomeneghi, Balla, Marussig e Fontana. Particolarmente suggestivo è il nucleo dedicato alla rosa, che da secoli incarna significati contrastanti: passione e purezza, amore e morte. Morandi, Funi, Oppi, Cagnaccio, Pirandello e Mafai offrono interpretazioni personali del fiore, creando un dialogo tra diverse epoche artistiche. Le opere esposte provengono da alcuni dei più prestigiosi musei italiani, tra cui il Museo del Novecento di Milano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo Morandi di Bologna, il Museo Novecento di Firenze, i Musei comunali di Ferrara e il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze. Il progetto espositivo nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Magnani-Rocca e il Mart di Trento e Rovereto.
Parallelamente alla mostra, la Fondazione Magnani-Rocca presenta il restauro del Parco Romantico che circonda la Villa dei Capolavori. Esteso per dodici ettari, il parco è un autentico gioiello del paesaggio italiano e comprende un giardino all’inglese, un giardino all’italiana e un biolago. Il recente intervento di recupero, realizzato con il supporto del Ministero della Cultura e i fondi del PNRR, ha restituito splendore a tre alberi monumentali – un Cedrus libani, una Sequoia sempervirens e un Platanus hybrida – che fanno parte dell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia. Il parco ospita anche un nuovo giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement, un’esperienza multisensoriale in cui i visitatori possono immergersi in un paesaggio in continua trasformazione, tra colori e profumi che mutano con le stagioni. Luigi Magnani, fondatore della collezione, fu tra i precursori della sensibilità ambientale in Italia e contribuì alla nascita di Italia Nostra, associazione impegnata nella tutela del patrimonio culturale e paesaggistico. Il restauro del Parco Romantico si inserisce proprio in questa visione e riafferma l’importanza del legame tra arte e natura.
“Non c’è pittrice o pittore del Novecento che non abbia dipinto fiori, seguendo una vocazione intima e una personalissima interpretazione, una sfida rappresentativa. Il fiore è un soggetto semplice, ma è anche un universo di simboli complessi, di forme sofisticate e per questo irresistibile”, sostiene Daniela Ferrari.
Biglietto d’ingresso, valido anche per le collezioni permanenti e il Parco Romantico: 15 euro (ridotto 13 euro per gruppi, 5 euro per scuole e under 14).
Titolo mostra | FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi | Città | Mamiano di Traversetolo | Sede | Fondazione Magnani-Rocca | Date | Dal 15/03/2025 al 29/06/2025 | Artisti | Artisti vari | Curatori | Stefano Roffi, Daniela Ferrari | Temi | Simbolismo, Arte contamporanea, Futurismo, Realismo magico, Arte Moderna, Astrazione |