In occasione della ventottesima edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano dal 12 al 14 aprile 2024, Abbandonare il locale è la prima mostra personale organizzata in Italia dedicata a David Horvitz. Allestita all’interno di un ufficio dismesso negli spazi di BiM - Dove Bicocca incontra Milano, e in programma fino al 30 giugno, la mostra è curata da Nicola Ricciardi, direttore artistico di miart, che ha selezionato insieme a Horvitz oltre 20 opere che ripercorrono altrettanti anni di carriera. Nato a Los Angeles, dove vive e lavora, Horvitz utilizza una disparità di media, dalla fotografia alla performance, dai libri d’artista al suono, alla mail art, per riflettere sulla nostra comune idea di distanza tra luoghi, tempi e persone e per testare le possibilità di appropriarsi, indebolire o cancellare queste distanze. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, dal New Museum di New York al Palais de Tokyo di Parigi, e sono oggi presenti in alcune delle più prestigiose collezioni museali, dal LACMA di Los Angeles al MoMA di New York.
La mostra di Milano nasce dalla volontà di dare una forma tangibile all’espressione no time no space, scelta come tema e titolo della nuova edizione di miart per sottolineare la volontà della fiera di allargare sempre di più i propri confini geografici e temporali. I lavori di Horvitz qui raccolti provano infatti a complicare e sovvertire l’idea standardizzata di tempo, come nel caso dell’orologio di “A clock whose seconds are synchronized with your heartbeat” (2020), o della performance “Evidence of time travel” (2014), per la quale l’artista ha vissuto in Europa regolando la propria vita sul fuso orario della California, o a scardinare confini e limiti spaziali, aprendo varchi verso nuove dimensioni, come in “For Kiyoko” (2017), in cui Horvitz fotografa le stelle che immaginava sua nonna guardasse 75 anni prima dal campo di internamento giapponese in Colorado in cui era stata rinchiusa, oppure nell’installazione “The Distance of a Day” (2013), in cui l’artista espone due video realizzati contemporaneamente da lui e da sua madre in California e alle Maldive, uno al sorgere e uno al tramontare del sole nella stessa giornata. Abbandonare il locale offre inoltre una lettura non convenzionale dell’etica e dell’estetica del posto di lavoro, piena di immaginari alternativi e possibili vie d’uscita. Ne sono un esempio le bottigliette di plastica di “Imagined Clouds (Milan)” 2024, che offrono una riflessione sull’acqua come metafora dell’evasione. Oppure il progetto “Mood disorder” (2012), un autoscatto realizzato da Horvitz mentre simula uno stato di depressione e che l’artista ha caricato sulla pagina di Wikipedia dedicata ai disturbi dell’umore.
Abbandonare il locale è organizzata da BiM - Bicocca incontra Milano ed è realizzata con il generoso sostegno di ChertLüdde, Berlino e il supporto di Variant3D. Il progetto di allestimento e di illuminazione della mostra è a cura di SPECIFIC che ha lavorato nello spazio adattando gli elementi originali dell’ufficio. La mostra rientra nell’ambito della Milano Art Week (8-14 aprile 2024), la manifestazione coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che riunisce le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea. In occasione della staffetta tra miart e Salone del Mobile 2024, BiM ospita inoltre Salone Calmo. A Showcase of Campeggi Objects, esposizione dei pezzi iconici del brand in dialogo con l’arte e la fotografia, curata da SPECIFIC e da C41.
Orari di apertura al pubblico: Dal 12.04 al 21.04.2024 | lunedì/domenica 11:00-20:00, giovedì 11:00-22:00
Titolo mostra | David Horvitz. Abbandonare il locale | Città | Milano | Sede | BiM | Date | Dal 12/04/2024 al 30/06/2024 | Artisti | David Horvitz | Curatori | Nicola Ricciardi | Temi | Arte contemporanea, Milano Art Week |