La mostra Contaminazioni, che inizia il 26 aprile e termina il 9 giugno 2024 presso Palazzo dei Musei a Reggio Emilia durante il festival Fotografia Europea, affronta il tema dell’emergenza climatica e del cambiamento del pensiero contemporaneo. Questo spinge verso una revisione del paradigma antropocentrico. Curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, la mostra presenta i progetti di sette artisti selezionati tramite l’Open Call Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri.
Gli artisti sono Claudia Amatruda (Foggia, 1995), Benedetta Casagrande (Milano, 1993), Noemi Comi (Catanzaro, 1996), Massimiliano Corteselli (Tivoli,1994), Camilla Marrese (Bologna, 1998), Cinzia Romanin (Bruxelles,1995), Alessandro Truffa (Cuorgnè, Torino, 1996) e con le loro ricerche propongono una riflessione su quelli che sono gli spazi intermedi, le zone di contaminazione e di reciproca trasformazione tra gli uomini e il resto del vivente, utilizzando materiali e approcci ampi e stratificati, in cui il medium fotografico entra a far parte della riflessione stessa. In Good Use Of My Bad Health, Claudia Amatruda mette al centro il suo corpo e le sue trasformazioni per sfidare le categorie tradizionali e binarie come uomo/donna, naturale/artificiale effettuando una serie di sperimentazioni attraverso lo strumento visuale. Benedetta Casagrande in All Things Laid Dormant, esplora le modalità attraverso cui entriamo in contatto con gli altri animali, contribuendo così a una più profonda comprensione dello spazio che essi occupano nel nostro immaginario personale e collettivo. Noemi Comi utilizza un’inchiesta dalle tinte pop come metafora delle contraddizioni del nostro tempo: Proxidium è un viaggio tra natura e scienza, nel quale immagini disarmanti aprono ad un mondo ignoto, trattando temi che spaziano dai problemi legati all’inquinamento, a quelli legati all’incessante ricerca del successo e della popolarità. Gli incendi boschivi nel Mediterraneo e gli interessi economici che in molti casi vi sono alle basi, sono al centro del progetto di Massimiliano Corteselli dal titolo Contrapasso che, focalizzandosi su alcuni temi biblici e archetipici presenti nella narrazione dalle persone coinvolte, crea un’analogia tra l’Inferno Dantesco e gli incendi nel Mediterraneo. In Field Notes for Climate Observers, Camilla Marrese realizza una guida all’osservazione e alla previsione del clima in tempo di crisi, componendo attraverso una serie articolata di immagini un manuale in cui la scienza diviene un rituale ciclico, un loop di osservazioni, dati e simulazioni per aumentare la nostra sensibilità e la nostra capacità di abitare l’incertezza e l’impossibilità. Ispirata dai dubbi e dalle riflessioni sulla fotografia stessa, Cinzia Romanin pone, attraverso il progetto Transcendence, una serie di questioni sul mondo vivente che ci circonda, indagando i diversi modi di essere resilienti attraverso temi come gli alloggi alternativi, le nuove tecnologie, il low-tech, le comunità emergenti, l’eco-femminismo, le risorse limitate e la conservazione della biodiversità. Alessandro Truffa con il progetto Nioko Bokk realizza una ricerca visiva basata sull’osservazione partecipante e sulla raccolta di dati e informazioni su un piccolo ecovillaggio nella regione della Casamance in Senegal, per ricostruire uno scenario in cui l’ecosistema della foresta si rivela un complesso e ramificato sistema di relazioni. I sette artisti oltre a partecipare alla mostra, il 28 aprile a Palazzo dei Musei si contenderanno il Premio Luigi Ghirri, del valore di 4.000 euro, che sarà assegnato da una giuria composta da Giovanna Calvenzi per Triennale Milano, Alessandro Dandini de Sylva, Paola De Pietri, Adele Ghirri per l’archivio eredi Luigi Ghirri, Luce Lebart, membro della direzione artistica di Fotografia Europea. Il nuovo vincitore del Premio, avrà anche la possibilità di esporre una versione più ampia del suo progetto in una mostra personale in Triennale Milano (inverno 2025).
Giovane Fotografia Italiana #11 | Premio Luigi Ghirri 2024 è promossa da Comune di Reggio Emilia – Servizi Culturali in partnership con Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e Triennale Milano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea; Fotodok, Utrecht; Fotofestiwal Łódz in Polonia; Photoworks, Brighton e vede il contributo di Reire srl che affianca Giovane Fotografia Italiana dalle prime edizioni. Sponsor Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Reggio Emilia. Il progetto GFI#11 | Premio Luigi Ghirri 2024 è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna.
Claudia Amatruda (Foggia,1995) è un’artista visuale laureata in Fotografia e Visual Design alla Naba di Milano. Il suo lavoro si concentra sulla rappresentazione del corpo attraverso la fotografia e video installazioni, trattando temi sociali sostenuti da ricerche su testi scientifici e letterari. Nel 2019 pubblica il libro fotografico Naiade, presentato attraverso talk nelle scuole e festival italiani per sensibilizzare sul tema delle malattie invisibili. Dal 2021 ad oggi il suo progetto When you hear hoofbeats think of horses, not zebras viene esposto in Italia, Grecia, Francia, Olanda e Inghilterra. Nel 2022 vince la Menzione Speciale per la sezione Fotografia Emergente del Premio Francesco Fabbri. Secondo Il Giornale dell’Arte è tra i 30 artisti under 30 del 2023 e ha prodotto opere NFT durante una residenza artistica di PhotoVogue x Voice.com. Nel 2025 esporrà al Festival Gibellina PhotoRoad ed entrerà nella Collezione permanente della Fondazione Orestiadi in Sicilia.
Benedetta Casagrande (Milano, 1993) è una fotografa, scrittrice e curatrice con base a Milano. La sua pratica artistica, curatoriale e di scrittura si dispiega attraverso la slow research (letteralmente tradotta in ricerca lenta, termine coniato da Carolyn F. Strauss); la lentezza come principio di ascolto, di decelerazione e di riposizionamento rispetto al mondo, compresa come metodo per situare l’esperienza umana all’interno di reti di relazioni, spazi e temporalità più ampie. In quanto fondamentalmente basata sull’incontro con il mondo, la fotografia è il suo mezzo prediletto per entrare in relazione con l’ambiente circostante e con i suoi elementi animali,vegetali e oggettuali, attraverso movimenti di prossimità e distanza, presenza e assenza, il contatto e la sua perdita. Il suo lavoro è stato esposto in mostre nazionali e internazionali, tra cui Photo Brussels Festival (2024), ADI Design Museum (Milano, 2023), 副本INSTANCE (Shanghai,2021) e Photo Ireland Festival (2019). Dal 2016 è co-fondatrice e co-direttrice di Ardesia Projects.
Noemi Comi (Catanzaro nel 1996) è un’artista visiva e fotografa. Ha studiato presso la LABA , Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha conseguito la laurea in Fotografia con menzione d’onore. Attualmente frequenta il Biennio di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera. I suoi lavori sono stati esposti in mostre collettive e personali tra cui Phest Bari,Somerset House Londra, Photometria Festival Loannina ,Foto Wien Vienna, Interphoto Festival Bialystok, MIA Fair Milano, Palazzo Tadea Spilimbergo e Biennale della Fotografia Femminile Mantova. Dal 2020 è stata vincitrice o finalista di premi come Sony World Photography Awards, Gomma Grant, Premio Marco Pesaresi, New Post Photography Award, Premio Franceso Fabbri per le Arti Contemporanee, OD Photo Prize, Gibellina Photoroad e Premio Castelfiorentino. Le opere di Noemi sono caratterizzate dalla presenza di colori forti e atmosfere surreali. Un viaggio continuo tra realtà e finzione che documenta gli aspetti più profondi della società contemporanea.
Massimiliano Corteselli (Tivoli, 1994) è un artista visivo che attualmente usa la fotografia per la sua ricerca sul rapporto fra l’uomo e la natura nel contesto dell’antropocene. Vive a Berlino, dove nel 2023 si è diplomato in fotografia documentaria presso la Ostkreuzschule für Fotografie. Nel 2022 ha ricevuto una borsa di studio dalla VG Bild-Kunst/Kulturwerk Foundation per il suo progetto Contrapasso che sarà presentato in numerose esposizioni: Gute Aussichten, Landesmuseum Koblenz; Palm* Photo Prize 2024, Melkweg Expo, Amsterdam; Les Boutographies, Pavillon Populaire, Montpellier; Fotohaus Bordeaux, Hotel de Regueneau, Bordeaux. I suoi lavori sono stati esposti alla Guardini Gallery e alla Fotogalerie Friedrichshain di Berlino e nel 2023 alla Technische Sammlungen Dresda. È vincitore del primo premio di Muenzenberg Forum Photography Award 2023.
Camilla Marrese (Bologna, 1998) è una fotografa e designer italiana. Dopo la triennale in Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva all’ISIA di Urbino, ha conseguito la laurea magistrale in Information Design presso la Design Academy Eindhoven con menzione Best Thesis. La sua pratica interseca fotografia documentaria, design editoriale e scrittura nel tentativo di articolare visivamente concetti complessi. Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive presso la Dutch Design Week, Eindhoven, Fotografia Europea, Reggio Emilia, Espaço Alto, San Paolo, PhMuseum Lab, Bologna, Spazio MAD Magadino, Locarno e Kranj Foto Fest, Slovenia. È vincitrice del premio PhMuseum Criticae 2022.
Cinzia Romanin (Bruxelles, 1995) è un’artista visiva belga e italiana che si è laureata in architettura prima di proseguire degli studi di fotografia alla scuola di Venezia. Decisamente influenzata da questo specifico background, il suo lavoro fotografico è caratterizzato da un particolare interesse per le dimensioni ecologiche, sociali e territoriali. Attraverso l’obiettivo della suo banco ottico analogico utilizzato come un mezzo lento e sociale, il suo sguardo ci immerge in un universo sensibile e impegnato nel riconsiderare le problematiche del nostro mondo futuro. Il lavoro di Cinzia Romanin è stato esposto alla galleria Valerie Traan, il Padiglione dell’Arsenale di Parigi, il Museo del design di Gand, il Centro d’arte contemporanea Z33, la galleria 254Forest, il centro fotografico Diaphane, il festival Encontros Da Imagem di Braga e il festival PhMuseum Days di Bologna. Inoltre è stata anche finalista di premi come PEP News Talents 2023 e Encontros da Imagem Discovery Award 2023.
Alessandro Truffa (Cuorgnè, Torino, 1996) è fotografo e artista visivo che vive a Torino. La sua ricerca si concentra sui temi legati alle relazioni di cura e alle tradizioni rituali, esplorando le possibili connessioni tra il linguaggio fotografico e ambiti disciplinari differenti come storia e antropologia. Il suo lavoro è stato pubblicato ed esposto a livello nazionale ed internazionale in mostre e fiere come Sprint,Polycopies ed Enter Enter. Nel 2021 partecipa al progetto di residenza Archivio Atena, pubblicando in seguito il risultato della residenza con Altana Club. Nel 2022 il suo progetto Fuoco contro Fuoco è selezionato per essere pubblicato con Giostre Edizioni. Nel 2023 si diploma all’ISIA di Urbino grazie al cui sostegno pubblica con Corraini Edizioni la sua tesi dal titolo Boja Fauss.
Immagine: Alessandro Truffa, Nioko Bokk
Titolo mostra | Contaminazioni | Città | Reggio Emilia | Sede | Palazzo dei Musei | Date | Dal 26/04/2024 al 09/06/2024 | Curatori | Ilaria Campioli, Daniele De Luigi | Temi | Arte contemporanea |
A Reggio Emilia una mostra al Palazzo dei Musei affronta il tema dell'emergenza climatica |