Dal 21 febbraio al 27 aprile 2025, gli Appartamenti Segreti di Palazzo Doria Pamphilj a Roma aprono le porte all’arte contemporanea con la mostra Dall’uovo alla dea nelle Stanze Segrete Doria Pamphilj, a cura di Francesca Romana de Paolis. Un’esposizione che si lega con la storia e il fascino esoterico del palazzo, grazie al supporto della Principessa Gesine Pogson Doria Pamphilj e del coniuge Don Massimiliano Floridi, in collaborazione con la Galleria Fumagalli di Milano. L’evento rappresenta un’opportunità per accedere a un luogo esclusivo, un ciclo di stanze ibride tra casa e museo, aperte al pubblico solo dal 2021. Un percorso che, oltre alle opere di Chiara Lecca (Modigliana, 1977), svela due dipinti raramente esposti: Il venditore di meloni di Leonello Spada, un tempo attribuito a Caravaggio, e Figura maschile e cane con natura morta di fiori e frutta, dipinto a quattro mani dal genovese Pasquale Chiesa e dal fiammingo Alexander Coosemans. Il titolo della mostra evoca una narrazione che parte dalle forme primordiali delle sculture ovoidali di Lecca e culmina in un omaggio a Diana, dea della caccia e della natura. Un itinerario che richiama la tradizione delle Wunderkammer, le stanze delle meraviglie rinascimentali, dove si accumulavano oggetti rari e curiosità scientifiche. Un richiamo tutt’altro che casuale, visto che negli Appartamenti Segreti si trovano ancora mirabilia originali, tra cui corni di rinoceronte e manufatti appartenuti a Camillo Pamphilj, nipote di Papa Innocenzo X, lo stesso anno in cui il gesuita Athanasius Kircher allestiva la sua wunderkammer al Collegio Romano.
Chiara Lecca, nata a Modigliana nel 1977, sviluppa la sua ricerca artistica sul delicato equilibrio tra uomo e natura. Le sue opere, tra scultura e installazione, rielaborano materiali organici trasformandoli in oggetti dall’identità ibrida. Resine che sembrano ambra e cristallo, sculture dall’aspetto marmoreo, composizioni floreali illusorie, pelli e squame inglobate nel vetro creano una collezione di fossili contemporanei, sospesi tra crescita e deterioramento. Il percorso della mostra si snoda attraverso cinque ambienti, seguendo il tema dei quattro elementi, caro alla famiglia Pamphilj.
Si parte dal Salotto del Fuoco, dove i dipinti seicenteschi di Ludovico Carracci, Massimo Stanzione e Pietro Testa dialogano con le opere della serie BigBubbles (2012), Fake Marble (2013-2015), True Fake Marble (2014-2016) e Still Life (2017). Da qui, uno scorcio eccezionale permette di intravedere la Sala da pranzo, dove l’imponente Golden Still Life (2016) di Lecca trova un contrappunto nel Venditore di meloni di Leonello Spada. Si prosegue nella Sala dell’Aria o Sala dei bambini, decorata con temi musicali e astrologici, dove spicca Purpura snakes (2025), una scultura site specific in tre elementi. Il serpente, simbolo di conoscenza e rinnovamento, si snoda tra gli arredi, evocando antiche simbologie. La Sala della Terra, conosciuta anche come Sala degli Amorini, accoglie il gruppo Purpura shapes (2025), che si confronta con il dipinto seicentesco di Chiesa e Coosemans. Qui si mimetizzano anche alcune opere della serie Mask, in sintonia con il tema della caccia e della stagionalità. Infine, il percorso culmina nel Ninfeo di Diana o Sala dell’Acqua, spazio dominato da un’imponente vasca marmorea colma d’acqua. Qui Lecca installa Turquoise Still Life (2024), un’opera immersiva che sembra emergere dall’acqua stessa. Accanto, le sinuose Turquoise Fake Marble (2024) e un piccolo Still Life (2017) chiudono l’esperienza espositiva.
La mostra prosegue oltre Palazzo Doria Pamphilj, con un’ulteriore tappa all’Ospitale di Santa Francesca Romana in Trastevere, dove alcune opere di Lecca trovano collocazione nella cappella ottocentesca di San Vincenzo. Un contesto carico di storia, che conserva capolavori come il crocifisso musivo di Borromini e la Via Crucis di Guido Strazza. Ad accompagnare l’esposizione, il catalogo edito dal Trust Floridi Doria Pamphilj nella collana Memorie. Il volume, che raccoglie i contributi della curatrice e di studiosi come Cristian Moriconi e Gabriele Landi, verrà presentato negli Appartamenti Segreti sabato 12 aprile 2025.
“Da Max Ernst a Meret Oppenheim e Joseph Beuys, passando per Kounellis, Fabre, Cattelan, Hirst, Koons, per citare solo alcuni dei casi più noti, l’animalità è protagonista del contemporaneo”, dice la curatrice Francesca Romana de Paolis. “Con le sue opere, Chiara Lecca compie tuttavia un passaggio ulteriore: l’animale non è più un duchampiano ready made, esibito così com’è, impagliato o in disfacimento. Esso viene piuttosto sublimato, seguendo un iter inedito e duale. L’innesto di materiali organici e inorganici generato dall’artista asseconda forme e dinamiche proprie sia del mimetismo naturale sia del gusto per l’illusionismo barocco. Ciascuna delle sue creazioni è un oggetto evocativo bifronte, più che mai sperimentale e più che mai erede delle mirabilia seicentesche. Meglio: versione plastica dei Vexierbilder (quadri con segreto) di Erard Shön. L’effetto di senso scaturito dalla materia ‘viva’ trascolora quando i fiamminghi ci ricordano che usavano polvere d’ossa nei loro dipinti e il Vasari e il Cennini ci parlano delle antiche tempere a base di tuorlo e d’albume, di pigmenti ricavati da triti d’erbe, minerali, pietre preziose, molluschi; di leganti in latte di fico, colla di coniglio e di pesce. Lo straniamento si muta quindi in ludica curiosità e poi quasi in timor sacro: è così che dall’uovo si giunge alla dea... In una bi-direzionalità dialettica tra presenza e assenza, still life e natura morta, effigi dalle parvenze fossili e fascinazione per l’archeologia futuribile, gli Appartamenti Segreti di Palazzo Doria Pamphilj tornano alle atmosfere dei Cabinét de Curiosites proprie delle loro origini. Con un invito nuovo che l’artista sottende: riflettere - nell’infinito artificiale nel quale ci muoviamo - sulla dimenticata appartenenza dell’essere umano al mondo zoologico, sulla fittizia e pur reale spaccatura tra natura e cultura”.
Orari di visita: da lunedì a giovedì ore 10.00 – 19.00, da venerdì a domenica ore 10.00 – 20.00. Aperto il 25 aprile 2025
Chiusura: ogni terzo mercoledì del mese (19 marzo, 16 aprile 2025) e domenica 2 marzo 2025; domenica 25 aprile (Pasqua)
Biglietto: 6€
Titolo mostra | Dall’uovo alla dea nelle Stanze Segrete Doria Pamphilj | Città | Roma | Sede | Palazzo Doria Pamphilj | Date | Dal 21/02/2025 al 27/04/2025 | Artisti | Chiara Lecca | Curatori | Francesca Romana de Paolis | Temi | Roma, Arte contamporanea, Palazzo Doria Pamphilj, Chiara Lecca |