Canova in tour negli USA per una mostra sui suoi modelli in terracotta


Una mostra in due tappe porta Antonio Canova negli Stati Uniti: si terrà infatti alla National Gallery di Washington e all’Art Institute di Chicago una rassegna dedicata ai modelli in terracotta del grande artista neoclassico, la parte più intima della sua produzione.

Antonio Canova se ne va in tour negli Stati Uniti. Il grande artista neoclassico è infatti protagonista di una mostra in due tappe intitolata Canova. Sketching in clay, che porta prima alla National Gallery di Washington (dall’11 giugno al 9 ottobre 2023) e poi all’Art Institute di Chicago (dal 19 novembre 2023 al 18 marzo 2024) alcuni modelli in argilla che conservano il tocco della mano dell’artista, con l’obiettivo di offrire uno sguardo rivelatore al processo fantasioso e tecnico di Canova.

Si tratta della prima mostra in oltre 50 anni a concentrarsi su questi bozzetti in terracotta, in arrivo dal Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, città natale dell’artista. Presenti anche diversi gessi e marmi che sono direttamente correlati alle sue terrecotte. La rassegna, curata da C.D. Dickerson III, senior curator di Arte Europea ed Americana alla National Gallery e curatore di Dipinti e Sculture Europei all’Art Institute di Chicago, è un focus sul processo creativo alla base delle opere di Canova. L’artista veneto non solo trovava l’argilla estremamente utile nella creazione delle sue sculture in marmo, ma si dilettava anche a modellarla e si appassionava particolarmente alla scultura in questo materiale. Ha usato l’argilla in vari modi: per esplorare le sue idee in tre dimensioni, per presentare i suoi progetti ai mecenati sotto forma di modelli più finiti, per creare modelli più grandi che lo aiutassero a perfezionare i dettagli dei suoi progetti, per produrre i modelli finali in scala reale che sono stati poi riprodotti in gesso. Lui e i suoi assistenti hanno tradotto i modelli in gesso in marmo attraverso un sistema meccanico che gli ha permesso di essere prolifico pur mantenendo i più alti standard di qualità per le sue opere. Contrassegnati da rapide impressioni delle sue dita e strumenti, i suoi modelli hanno un carattere completamente diverso dai suoi marmi, rifiniti in maniera tale da nascondere qualsiasi traccia della mano dell’artista.

La mostra a Washington è organizzata in tre sezioni tematiche: miti e leggende, fede e monumenti, ritratti. I punti salienti includono modelli che risalgono alle origini artistiche di Canova a Venezia e alle sue prime commissioni a Roma, in particolare la sua Religione e altri studi per i monumenti a Clemente XIII e Clemente XIV; modelli per Amore e Psiche , una delle sue sculture più affascinanti, e per il suo capolavoro Le tre grazie; lo spettacolare marmo della madre di Napoleone, Letizia Ramolino, circondato da tre modelli che lo prepararono. Canova ha anche esplorato il dolore in diverse opere, dai modelli in marmo della Maddalena penitente ad Adamo ed Eva che piangono il morto Abele, tre modelli strazianti realizzati verso la fine della sua vita.

Presentando i modelli preparatori di Canova accanto ad alcuni dei suoi marmi più pregiati, la mostra intende invitare il pubblico a riflettere su come un artista noto per la raffinata perfezione di queste sculture abbia potuto svilupparle da uno stile di modellazione così espressivo e immediato. Questi schizzi in argilla ci mostrano la mano dell’artista, dai suoi gesti distintivi alle sue impronte digitali. La mostra esplora dunque il processo di Canova, descrivendo in dettaglio come ha progettato in argilla e come è passato dallo schizzo alla statua finita. Dopo aver sviluppato le sue idee in creta (un passaggio che viene mostrato in un video realizzato per la mostra) Canova ha realizzato modelli sempre più grandi che sono stati poi riprodotti in gesso. Gli assistenti copiavano poi il gesso sul marmo, e Canova rifiniva il tutto.

“Mentre la sua reputazione professionale è sempre stata legata al marmo, i modelli in creta di Antonio Canova rivelano un lato audace e più espressionista della sua identità creativa”, afferma Kaywin Feldman, direttrice della National Gallery of Art. “Vorrei ringraziare i nostri finanziatori per la loro disponibilità a condividere le loro preziose opere d’arte, permettendoci di presentare insieme le opere di Canova. Questo progetto non sarebbe stato possibile senza la generosità del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, dove i suoi effetti personali e i suoi studi - tra cui 36 terrecotte - sono stati trasferiti dopo la morte dell’artista”.

La mostra ha anche un catalogo, pubblicato dalla National Gallery of Art in associazione con l’Art Institute of Chicago e distribuito da Yale University Press, di 280 pagine con nuove fotografie di Luigi Spina. È la prima monografia dedicata interamente ai modelli in creta che Canova ha realizzato in preparazione delle sue sculture idealizzate e sensuali in marmo. In concomitanza con questa mostra è stata poi condotta un’ampia ricerca tecnica su circa 40 dei circa 60 modelli in terracotta che sopravvivono. I risultati rivelano i passaggi compiuti da Canova nella realizzazione dei suoi modelli, nonché i segni degli strumenti o i gesti di modellazione che contraddistinguono il suo stile. Gli autori, esperti di storia dell’arte e conservazione, si soffermano sulle terrecotte del Canova,

La mostra è organizzata dalla National Gallery of Art di Washington, e dall’Art Institute di Chicago. Il sostegno principale è fornito dal Fondo Annenberg per lo scambio internazionale di arte. Ulteriore supporto è fornito dall’Ambasciata d’Italia. Con il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Morte di Antonio Canova del Ministero della Cultura.

Immagine: Antonio Canova, Compianto di Adamo ed Eva sul corpo di Abele (1818-1822 circa; terracotta, 22 x 30 x 18 cm; Possano, Museo Gypsotheca Antonio Canova). Foto: Luigi Spina

Canova in tour negli USA per una mostra sui suoi modelli in terracotta
Canova in tour negli USA per una mostra sui suoi modelli in terracotta


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