Canaletto, Van Wittel e Bellotto: i capolavori del vedutismo in mostra a Cuneo


Dal 30 novembre 2024 al 30 marzo 2025, il Complesso Monumentale di San Francesco ospita “Il Gran Teatro delle città”, una mostra unica che esplora il vedutismo attraverso le opere di Canaletto, Van Wittel e Bellotto, in un viaggio tra Roma, Venezia e le città europee del Settecento.

Dal 30 novembre 2024 al 30 marzo 2025, il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo ospita una mostra dedicata al vedutismo settecentesco: si tratta di Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città, organizzata da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica e con il supporto di MondoMostre. Curata da Paola Nicita e Yuri Primarosa, l’esposizione offre un viaggio nelle vedute urbane del Settecento, attraverso dodici capolavori provenienti dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma.

L’iniziativa rafforza la collaborazione tra Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, giunta al terzo anno, e che negli anni scorsi hanno portato a Cuneo mostre di grande successo come I colori della fede a Venezia e Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi, richiamando oltre 54 mila visitatori. La rassegna è parte del progetto Le Gallerie Nazionali nel mondo delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica.

“Sulla traccia del successo registrato qui a Cuneo gli anni scorsi”, dichiara Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, “la mostra presentata oggi e realizzata insieme con la Fondazione CRC, conferma come anche l’arte possa contribuire a consolidare la presenza di Intesa Sanpaolo nel Cuneese, uno dei suoi territori di elezione, e rinsaldare così ulteriormente il legame con gli azionisti stabili come le Fondazioni”.

Mauro Gola, Presidente della Fondazione CRC, commenta: “L’evento ospitato nel complesso monumentale di San Francesco”; dice invece Mauro Gola, presidente della Fondazione CRC, “rappresenta un’occasione unica per arricchire l’offerta culturale della nostra comunità e promuovere la bellezza come forza generativa, capace di attirare nuovi pubblici e affermare il ruolo della provincia di Cuneo come centro di produzione culturale riconosciuto a livello nazionale. La nuova mostra conferma la collaborazione tra la Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, sottolineando la sintonia e la comunione d’intenti tra le due istituzioni, connotate da un forte impegno in ambito sociale, sanitario e culturale e particolarmente sensibili alle esigenze del territorio provinciale”.

“Siamo felici di partecipare con un prestito senza precedenti ad un progetto di mostra del più alto valore scientifico che presenta un aspetto peculiare delle collezioni delle Gallerie Nazionali in un territorio straordinario”, commenta Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica.

Allestimenti della mostra. Foto: Monkeys Video Lab
Allestimenti della mostra. Foto: Monkeys Video Lab
Allestimenti della mostra. Foto: Monkeys Video Lab
Allestimenti della mostra. Foto: Monkeys Video Lab
Allestimenti della mostra. Foto: Monkeys Video Lab
Allestimenti della mostra. Foto: Monkeys Video Lab

Il vedutismo come “Gran Teatro delle città”

La mostra esplora la rappresentazione urbana del Settecento, epoca in cui Roma e Venezia erano tappe imprescindibili del Grand Tour. L’esposizione si concentra sui lavori di Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto (Venezia, 1697 – 1768), Gaspar van Wittel (Amersfoort, 1653 – Roma, 1736) e Bernardo Bellotto (Venezia, 1722 – Varsavia, 1780), ma include anche opere di Giovanni Paolo Pannini (Piacenza, 1691 – Roma, 1765), che con il loro talento hanno trasformato le città in teatri a cielo aperto.

Dalle feste veneziane alle celebrazioni romane, le opere in mostra catturano non solo le architetture ma anche l’anima vitale delle città, con una precisione che mescola realismo e poesia. Ogni dipinto racconta un pezzo di storia urbana, immortalando un momento unico e irripetibile.

Gaspar van Wittel, Veduta del Tevere a Castel Sant’Angelo (1683; tempera su pergamena, 26,5 x 47,3 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1408) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Veduta del Tevere a Castel Sant’Angelo (1683; tempera su pergamena, 26,5 x 47,3 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1408) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Giovanni Paolo Pannini, Capriccio con la statua equestre di Marco Aurelio (1745; olio su tela, 186 x 154,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 2349) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Giovanni Paolo Pannini, Capriccio con la statua equestre di Marco Aurelio (1745; olio su tela, 186 x 154,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 2349) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal detto Canaletto, Veduta di Venezia dal Canal Grande verso Ca’ Foscari (1735-1741; olio su tela, cm 69 x 94; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1037) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal detto Canaletto, Veduta di Venezia dal Canal Grande verso Ca’ Foscari (1735-1741; olio su tela, cm 69 x 94; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1037) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal detto Canaletto, Piazza San Marco e Piazzetta, verso sud (1740 circa; olio su tela, 69 x 92 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1005) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal detto Canaletto, Piazza San Marco e Piazzetta, verso sud (1740 circa; olio su tela, 69 x 92 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1005) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Veduta di Roma dalla Piazza del Quirinale, (1684; olio su tela, 48,5 x 122 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1410) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Veduta di Roma dalla Piazza del Quirinale, (1684; olio su tela, 48,5 x 122 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1410) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Veduta di Roma e Castel Sant’Angelo da Prati (1685 circa; olio su tela, 48,5 x 98,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1415) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Veduta di Roma e Castel Sant’Angelo da Prati (1685 circa; olio su tela, 48,5 x 98,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1415) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan

Le opere in mostra: Roma e Venezia come protagoniste

Il percorso espositivo si apre con cinque vedute di Gaspar van Wittel, l’artista olandese che ha portato il vedutismo al massimo rigore prospettico grazie alla sua formazione scientifica, realizzando grandi composizioni architettoniche a volo d’uccello animate da personaggi in movimento e invase da un’atmosfera vitale. Tra le opere esposte spiccano Veduta di Roma dalla piazza del Quirinale (1684) e Veduta del Tevere a Castel Sant’Angelo (1683), che combinano la precisione della tecnica con l’animazione della vita urbana. In mostra anche il dipinto Le isole Borromee (1686-1690 circa), che venne commissionato all’artista dalla famiglia Borromeo, e per realizzarlo l’artista soggiornò per qualche tempo sul lago Maggiore.

Segue l’omaggio a Giovanni Paolo Pannini, maestro del capriccio architettonico. Le sue vedute, come Capriccio con la statua equestre di Marco Aurelio (1745) e Ruderi con terme (1730), mescolano elementi reali e immaginari, trasportando lo spettatore in un universo dove le rovine dialogano con il presente e dal quale traspare un senso di nostalgia per la classicità.

Le vedute veneziane di Canaletto rappresentano un altro punto focale. Con opere come Veduta di Venezia con piazza San Marco e le Procuratie (1735-40) e Veduta di Venezia con la piazzetta (1741 circa), l’artista cattura la bellezza luminosa di Venezia, fondendo dettagli architettonici e vitalità atmosferica in composizioni di straordinaria nitidezza.

La mostra si chiude con Bernardo Bellotto, erede e nipote di Canaletto, che ha saputo reinterpretare il vedutismo con una palette cromatica più fredda e un approccio malinconico. La sua Piazza del Mercato della Città Nuova di Dresda (1747 ca) testimonia il suo stile personale, in cui le città europee emergono come luoghi vivi, complessi e poetici.

Gaspar van Wittel, Veduta di Roma con Villa Medici (1683; tempera su pergamena, 22,8 x 43,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1413) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Veduta di Roma con Villa Medici (1683; tempera su pergamena, 22,8 x 43,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1413) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Isole Borromee (1686-1690 circa; olio su tela, 90,5 x 156 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 19) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Gaspar van Wittel, Isole Borromee (1686-1690 circa; olio su tela, 90,5 x 156 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 19) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Giovanni Paolo Pannini, Ruderi con terme (1730 circa; olio su tela, 65 x 50 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 524) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Giovanni Paolo Pannini, Ruderi con terme (1730 circa; olio su tela, 65 x 50 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 524) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, Veduta di Venezia con il Ponte di Rialto da Palazzo Dolfin-Manin (1741 circa; olio su tela, 68,5 x 92 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1033) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, Veduta di Venezia con il Ponte di Rialto da Palazzo Dolfin-Manin (1741 circa; olio su tela, 68,5 x 92 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1033) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, Veduta di Venezia con Piazza San Marco e le Procuratie, (1740 circa; olio su tela, 68,5 x 93,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1061) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, Veduta di Venezia con Piazza San Marco e le Procuratie, (1740 circa; olio su tela, 68,5 x 93,5 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 1061) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Bernardo Bellotto, La Piazza del Mercato della Città Nuova di Dresda (1750-1759 circa; olio su tela, 52 x 84 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 2486) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Bernardo Bellotto, La Piazza del Mercato della Città Nuova di Dresda (1750-1759 circa; olio su tela, 52 x 84 cm; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, inv. 2486) © Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan

Un’esperienza culturale e sostenibile

L’esposizione non è solo un’occasione per ammirare grandi capolavori, ma anche un progetto che punta sulla sostenibilità. Gli allestimenti riutilizzano strutture esistenti per ridurre l’impatto ambientale, mentre le cuffie per le visite guidate sono pensate per essere riutilizzabili.

Per rendere la mostra accessibile a tutti, l’ingresso è gratuito e sono disponibili visite guidate ogni weekend, audioguide in italiano e inglese, oltre a percorsi dedicati ai bambini. Laboratori e workshop per le scuole di ogni ordine e grado arricchiscono l’offerta didattica, creando un ponte tra arte e formazione.

Ad accompagnare la mostra, un catalogo curato da Paola Nicita e Yuri Primarosa, arricchito dai contributi di giovani studiosi che partecipano al progetto “Museo Laboratorio” delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Questa iniziativa formativa, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, permette agli studenti di approfondire aspetti legati alla conservazione e alla storia dell’arte.

Durante i quattro mesi di apertura, il Complesso Monumentale di San Francesco ospiterà eventi collaterali, visite tematiche e attività per famiglie, arricchendo ulteriormente l’esperienza del pubblico.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraCanaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città
CittàCuneo
SedeComplesso Monumentale di San Francesco
DateDal 30/11/2024 al 30/03/2025
ArtistiCanaletto, Bernardo Bellotto, Gaspar Van Wittel
CuratoriPaola Nicita, Yuri Primarosa
TemiVenezia, Roma, Settecento, Arte antica, Bernardo Bellotto, Vedutismo, Canaletto, Van Wittel

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