Dal 31 gennaio al 18 maggio, il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO) ospita nella sua Project Room la mostra C/ART. L’arte di giocare con l’automobile, un’installazione ambientale firmata dall’artista polacco Robert Kuśmirowski (Lodz, 1973) e curata da Guido Costa e Davide Lorenzone.
L’esposizione si sviluppa come un viaggio nella passione per il modellismo automobilistico, esplorando il confine tra gioco e collezionismo, memoria e cultura tecnica. Attraverso un allestimento che ricrea l’atmosfera di un’officina caotica e affollata di automodelli, il visitatore è invitato a riflettere sul valore affettivo degli oggetti e sulla loro trasformazione da semplici giocattoli a pezzi da collezione.
Kuśmirowski, noto per il suo approccio quasi archeologico alla creazione artistica, ha ricostruito un ambiente che evoca lo spirito del collezionista, tra reti metalliche, scaffalature improvvisate e strumenti d’epoca. Il percorso espositivo evolve gradualmente da un disordine iniziale a un’esposizione più strutturata e ordinata, rappresentando simbolicamente la crescita del collezionista: dalla passione infantile all’acquisizione consapevole di esemplari rari.
In mostra oltre 200 modellini, alcuni dei quali rappresentano vere rarità storiche. Tra questi, la Lucciola di Piero Patria, un’auto giocattolo elettrica prodotta a Torino nel biennio 1948-1949 in soli 200 esemplari; la riproduzione in scala di un trattore a vapore dei primi anni del Novecento e la locomobile a vapore Marshall & Co, un modello funzionante in scala 1:4, realizzato artigianalmente nel secondo dopoguerra da Pietro Abbà.
“Ogni automobile giocattolo, sia essa a pedali, motorizzata – elettrica o con un piccolo motore a scoppio – realizzata in scala ridotta, è un piccolo capolavoro di ingegneria, con meccanismi che spesso consentono ai modelli di muoversi, di suonare o di attivarsi attraverso l’energia meccanica”, afferma Davide Lorenzone. Il valore di questi oggetti non è solo economico, ma anche storico, perché attraverso di essi è possibile riscoprire i gusti, le tendenze e le innovazioni tecnologiche di una determinata epoca”.
Accanto ai pezzi storici, trovano spazio modellini di automobili iconiche, dalle Ferrari F1 della Toschi – che includevano una bottiglia di liquore nel telaio – alla Lancia D24 della Mercury, fino ai modellini della Marklin, tra cui berlina, coupé, auto da corsa e autobotte, ancora oggi molto ricercati dai collezionisti.
Robert Kuśmirowski è un artista di fama internazionale che da oltre vent’anni esplora il rapporto tra memoria e oggetti attraverso installazioni e ricostruzioni dettagliate. Ha esposto in prestigiosi spazi museali tra cui il Barbican Centre di Londra, il New Museum di New York, il MAMbo di Bologna e la Biennale di Berlino. La sua ricerca si concentra sul recupero e sulla reinterpretazione di oggetti del passato, trasformandoli in narrazioni visive che rievocano storie personali e collettive.
“Il suo è quasi un lavoro da archeologo, capace di ridare vita ad oggetti morti, ricomponendoli in contesti ad essi alieni, ricreandoli”, dice Guido Cosgta. “La materia prima sulla quale opera è povera, poverissima, ma carica di vita e di storia: storia del lavoro, della sapienza artigiana, della tecnologia e della scienza, della creatività popolare e del collezionismo”.
Con C/ART, il MAUTO continua il suo percorso di valorizzazione del collezionismo automobilistico come fenomeno culturale, ponendo l’accento sul ruolo dell’auto non solo come mezzo di trasporto, ma come oggetto di culto, memoria e design. La mostra offre agli appassionati di modellismo, arte e storia dell’automobile un’esperienza unica, tra passato e presente, gioco e passione.
L’esposizione è visitabile fino al 18 maggio 2025.
Titolo mostra | C/ART. L’arte di giocare con l’automobile | Città | Torino | Sede | Museo dell'Automobile | Date | Dal 31/01/2025 al 18/05/2025 | Artisti | Robert Kusmirowski | Curatori | Guido Costa, Davide Lorenzone | Temi | Arte contemporanea |