S’intitola Boldini. L’incantesimo della pittura. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara la mostra che dal 7 dicembre 2019 al 3 maggio 2020 la Pinacoteca De Nittis di Barletta ospita tra le sue sale. Dedicata a Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931), l’esposizione presenta opere in arrivo dal Museo Boldini di Ferrara per ripercorrere la vicenda dell’artista, tra i più celebri ritrattisti della Belle Époque, famoso per aver immortalato i protagonisti del tempo, da Robert de Montesquiou alla marchesa Luisa Casati, facendo di loro l’immagine stessa di quel momento storico e culturale.
Nato a Ferrara nel 1842, Boldini si trasferì a Firenze all’età di 22 anni. Qui, grazie anche alla vicinanza alle poetiche del vero promosse dai “macchaioli”, si distinse per un’interpretazione libera e personale del ritratto. Dopo un breve soggiorno di sei mesi a Londra nell’ottobre del 1871, Boldini si spostò a Parigi, dove rimase fino alla sua scomparsa, facendo della capitale francese la sua seconda patria. In Francia, Boldini assorbì le differenti tendenze artistiche in voga al tempo: dalla pittura di genere e in costume di Mariano Fortuny e Ernest Meissonier a quella di paesaggio e soprattutto di vita moderna della quale offrì una sua declinazione facendo tesoro delle innovative lezioni di Édouard Manet e Edgar Degas, oltre che delle poetiche dell’impressionismo.
Frutto di una collaborazione che permetterà la realizzazione di una grande mostra dedicata a De Nittis al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, la rassegna Boldini. L’incantesimo della pittura intende presentare l’opera di questo maestro in ogni aspetto e ambito della sua produzione, dal paesaggio alla natura morta, dalle vedute di città al ritratto, sia quello intimo che ritrae amici e colleghi, che quello di società che gli ha regalato successo e fortuna. Grazie all’ampiezza della collezione del Museo Boldini di Ferrara (la più estesa e rappresentativa raccolta pubblica intitolata al pittore), una selezione di quasi settanta opere permetterà di ripercorrere i principali snodi della sua vicenda artistica, dalle vibranti prove degli anni fiorentini ai grandi dipinti della maturità, iconiche opere della Belle Époque come il Piccolo Subercaseaux, i ritratti “alla moda” della Contessa de Leusse, della Principessa Eulalia e Fuoco d’artificio o la magnetica effigie della Signora in rosa, emblematica di una nuova rappresentazione, nervosa ed elegante, della femminilità moderna.
Le due mostre organizzate a Barletta e Ferrara rappresentano l’epilogo virtuoso di un progetto a lungo meditato e fortemente voluto dalle due Istituzioni museali e la piena attuazione di un proficuo scambio culturale e professionale tra enti pubblici.
“Il patrimonio artistico è un bene comune e in quanto tale è importante che sia ammirato e apprezzato da tanti“, dichiara il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, ”e in sedi prestigiose come il Palazzo dei Diamanti di Ferrara o Palazzo Della Marra a Barletta, vista anche l’affinità degli artisti di cui si tratta e i progetti di ricerca del Museo Giovanni Boldini e della nostra Pinacoteca. Per De Nittis abbiamo grandi ambizioni, su tutte quella di conferirgli la giusta dimensione internazionale quella stessa che caratterizzò l’opera e la vita dell’artista barlettano".
Nella foto: Giovanni Boldini, La signora in rosa (Olivia Concha de Fontecilla) (1916; olio su tela, 163 x 113 cm; Ferrara, Museo Giovanni Boldini)
Titolo mostra | Boldini. L’incantesimo della pittura. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara | Città | Barletta | Sede | Pinacoteca De Nittis | Date | Dal 07/12/2019 al 03/05/2020 | Artisti | Giovanni Boldini | Temi | Ottocento e Novecento |
In Puglia una mostra su Giovanni Boldini con opere in arrivo da Ferrara |