A Milano l'osservazione della natura nella bipersonale di Linda Carrara e Mikayel Ohanjanyan


Dal 10 settembre al 12 ottobre 2024 la galleria BUILDING presenta la bipersonale di Carrara e Ohanjanyan. Partendo dal Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, la rassegna indaga il tema della natura.

La Galleria d’arte BUILDING a Milano presenta, dal 10 settembre al 12 ottobre 2024, Naturalis Historia, una mostra bipersonale degli artisti Linda Carrara e Mikayel Ohanjanyan. Il progetto espositivo ospita una selezione di opere sia scultoree che pittoriche e propone un confronto tra le loro diverse ricerche artistiche che indagano il tema comune della natura. Il titolo della mostra, Naturalis Historia, che può essere tradotto come “osservazione della natura”, fa riferimento al trattato di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), un’opera enciclopedica contenente gli studi sul mondo naturale. L’analisi del mondo, inteso come naturale o umano, continua ad ispirare l’arte contemporanea permettendo agli artisti di rielaborare temi come identità, connessione, legame e dualità. Linda Carrara e Mikayel Ohanjanyan, osservano ciò che li circonda e lo traducono con una prospettiva unica attraverso la loro pratica artistica.

Linda Carrara indaga il paesaggio e la nostra percezione della natura, rivelando nella sua poetica il doppio nel mondo e nella natura umana. Mediante diverse opere pittoriche, propone un progetto sull’unicità del doppio. Dal paesaggio che si sdoppia e si riflette sulla superficie dell’acqua, al giorno e alla notte che, dall’alba dei secoli, dividono il mondo in due parti. Le opere e l’analisi del paesaggio illuminano gli aspetti molteplici dello specchiamento e sdoppiamento, fino ad arrivare ad indagare il doppio della nostra stessa natura umana.

Mikayel Ohanjanyan rappresenta nelle sue sculture i legami tra gli esseri umani in un’unione di memorie antiche e moderne. L’artista espone un’opera in basalto e sculture inedite appartenenti alla serie Legami. La sua ricerca è incentrata sull’essere umano e sull’osservazione del suo mondo interiore ed esteriore. Secondo l’artista “siamo collegati da legami invisibili”, citando Nikola Tesla, che ci permettono di essere sismografi delle vibrazioni che vengono emanate da tutto ciò che ci circonda. Un “Tutto”, che è definito dallo spazio stesso, dal tempo, dalla natura, dalla materia con i suoi ritmi e le sue forme e dall’essere umano. Nei legami riscopriamo l’Unità, ovvero il nostro equilibrio con il “Tutto”, la coesione tra gli opposti, insiti anche nella natura umana.

Linda Carrara, Il funzionamento del pensiero (dettaglio) (2024; olio su tela di cotone nera, 100 x 70 cm)
Linda Carrara, Il funzionamento del pensiero (dettaglio) (2024; olio su tela di cotone nera, 100 x 70 cm)
Mikayel Ohanjanyan, Legami #30 (2021; marmo bianco statuario, cavi d'acciaio inox, 50 x 50 x 13 cm). Foto: Nicola Gnesi
Mikayel Ohanjanyan, Legami #30 (2021; marmo bianco statuario, cavi d’acciaio inox, 50 x 50 x 13 cm). Foto: Nicola Gnesi
Linda Carrara, (nero vite) (2023; olio e acrilico su tela, 70 x 50 cm)
Linda Carrara, (nero vite) (2023; olio e acrilico su tela, 70 x 50 cm)
Mikayel Ohanjanyan, Legami #37 (2022; basalto, cavi d'acciaio inox, 33 x 40 x 28 cm). Foto: Nicola Gnesi
Mikayel Ohanjanyan, Legami #37 (2022; basalto, cavi d’acciaio inox, 33 x 40 x 28 cm). Foto: Nicola Gnesi

Note sugli artisti

Linda Carrara (Bergamo,1984) vive e lavora tra Milano e Bruxelles. Ha studiato nel dipartimento di arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (2003 – 2007) ed è stata assistente di studio per Vincenzo Ferrari (2006 - 2012). Tra il 2014 e il 2015 ha conseguito un master in arti multimediali presso la Royal Academy of Fine Arts (KASK) dell’università di Ghent in Belgio e nel medesimo anno ha svolto un intership per Michaël Borremans. Nelle sue opere più recenti, la sua pratica artistica si è spostata verso una rappresentazione “vitalista” della realtà: la materia e l’azione pittorica sono diventate il punto focale dell’opera stessa, svincolandosi così dal puro figurativo per un “evento pittorico figurale”. In questo senso le immagini presentate dall’artista non coincidono con le cose che descrivono, ma sono volte a evocare l’esperienza primaria che le ha generate, l’osservazione a cui rimandano, il loro lato primordiale, quasi in una narrazione metafisica sia dell’evento pittorico che dell’esperienza da cui nascono. L’artista ha vinto recentemente il Premio Casarini Due Torri, 2023, in occasione dell’edizione di ArtVerona 2023 ed è stata invitata a partecipare alla mostra collettiva Pittura italiana oggi alla Triennale Milano. Nel 2013 è finalista al Premio Cairo, nel 2014 vince il Premio Terna - Pittura con l’opera intitolata Outer Space.

Nel 2016 presenta la sua prima personale da Boccanera Gallery Il pretesto di Lotto a cura di Daniele Capra, nel 2017 la personale Looking for the right place at the right moment con scritti di Claudio Salvi negli spazi Blanco a Gand in Belgio. Nel 2018 inaugura la sua mostra A/R Linda Carrara [nata a Bergamo nel 1984, vive e lavora tra Bruxelles e Milano] all’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, nel 2019 la personale Madonna delle Rocce alla Galleria Iragui di Mosca e la personale Chôra da Boccanera Gallery a cura di Giuseppe Frangi. Nel 2020 partecipa alle mostre collettive virtuali Love is the answer e Boccanera Fiction, nel 2021 alla mostra collettiva Basta presso il Palazzo Monti a Brescia e nel 2022 alla mostra collettiva How far should we go? a cura di Rossella Farinotti alla Fondazione ICA di Milano. Nel 2023 trasforma il suo solo show Se il paesaggio è simbolico in una mostra collettiva a Trento e a Milano, aprendo il dialogo ad altri artisti da lei ritenuti affini alla sua ricerca poetica. Le sue opere sono state esposte in numerose gallerie private ed istituzioni pubbliche in Italia e all’estero: Triennale Milano, 2023; Cremona Art Week, 2023; Public Service Gallery, Stoccolma, 2023; Boccanera Gallery, Trento/Milano, 2023-2019-2016; MAC, Lissone, 2023; Fondazione ICA, Milano, 2022; Centrul de Interes a Cluj-Napoca, Romania, 2022; Galleria Renata Fabbri, Milano, 2022; Palazzo Reale, Milano, 2021; Museo Floris-Romer di Gyor, Ungheria, 2021; Rizzuto Gallery, Palermo, 2020; Iragui Gallery, Mosca, 2019; Istituto Italiano di Bruxelles, 2018; Blanco Space, Gent, Belgio, 2017; Fabrica, Mosca, 2016; L.A.C. Centre d’Art Contemporaine, Sigean, Francia, 2015. Ha partecipato a residenze come: MOMENTUM, Berlino (2015); LKV Trondheim, Norvegia (2016); NCCA, San Pietroburgo (2017); Musumeci Contemporary, Bruxelles (2018); Palazzo Monti, Brescia (2020).

Mikayel Ohanjanyan (Yerevan, Armenia, 1976) vive e lavora tra Firenze e Carrara. Ha frequentato il Liceo Statale di Belle Arti P. Terlemezyan di Yerevan (diplomandosi nel 1995) e poi l’Accademia Statale di Belle Arti di Yerevan (laureandosi nel 2001). Nel 2000 si è trasferito in Italia frequentando l’Accademia di Belle Arti di Firenze (laureandosi nel 2005). La sua formazione artistica ha radici profonde che si diramano dall’Armenia all’Italia e convergono nella sua pratica artistica che è, e continua ad essere, in costante evoluzione. La presenza di questa connessione si manifesta apertamente nelle sue opere ed è frutto dell’influenza esercitata dalla cultura armena e dal suo stesso paesaggio e dalla formazione artistica intrapresa poi in Italia. L’artista ha partecipato a numerose mostre nazionali ed internazionali, come la Biennale di Architettura di Venezia (Padiglione Armenia) nel 2010, la Biennale d’Arte di Venezia (Evento Collaterale) nel 2011 e nel 2015 per il Padiglione Nazionale dell’Armenia che nel medesimo anno vince il Leone d’Oro.

Nel 2016 la sua opera Diario è stata selezionata per il Frieze Sculpture Park 2016, ed esposta presso Regent’s Park di Londra. Successivamente la stessa opera, dopo una lunga esposizione presso il prestigioso Yorkshire Sculpture Park in Gran Bretagna, nel 2021 è stata scelta per la collezione permanente del medesimo parco. Nel 2017 due opere di Ohanjanyan sono state scelte per il progetto Fiac - On Site, esposte davanti al Petit Palais di Parigi. Nel 2018 l’opera La Soglia è la Sorgente ha vinto il Premio Internazionale dell’Arte Contemporanea E. Marinelli per il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. L’opera è entrata a far parte della collezione permanente dell’Opera di Santa Maria del Fiore / Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. Nel 2021 Mikayel Ohanjanyan ha vinto il concorso, annunciato dalla CEI / Vaticano, per la realizzazione di opere liturgico-artistiche: l’Altare, l’Ambone e il Fonte Battesimale per la chiesa di Don Giovanni Bosco in Bagheria, Sicilia, che saranno terminate nel 2026. Nel 2022, nel contesto della IX edizione di Stills of Peace and Everyday Life, Ohanjanyan è stato invitato dalla Fondazione Aria (Pescara, Italia) ad esporre alle Cisterne Romane di Palazzo Ducale dei Duchi di Acquaviva ad Atri, Italia. Nel 2023, nel contesto di White Carrara 2023 / Still Liv(f)e – Le forme della scultura, Ohanjanyan è stato invitato dalla città di Carrara ad esporre negli spazi pubblici della città.

Tra i riconoscimenti più importanti: Artista selezionato per Fiac - On Site, Petit Palais, Parigi, Francia, 2017; Artista selezionato per esposizione presso Yorkshire Sculpture Park, West Bretton, GB, 2017; Artista selezionato per Frieze Sculpture Park 2016, Regent’s Park, Londra, GB, 2016; Leone d’Oro – Padiglione Nazionale dell’Armenia 56° Biennale d’Arte di Venezia, Venezia, Italia, 2015; 1° Premio - Premio Henraux, Querceta, Italia, 2014; 1° Premio - Premio Targetti Light Art, Firenze / Italia, 2009, 1° Premio - MOVIN’UP 2006, Italia, 2006; 1° Premio - II Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Pavia, Pavia, Italia, 2003; Diploma d’Onore - XX Premio Firenze, Italia, Firenze, 2002; 3° Premio - XIX Premio Firenze, Firenze, Italia, 2001; 3° Premio - XIII Biennale Internazionale di Scultura di Ravenna, Ravenna, Italia, 1998.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraNaturalis Historia
CittàMilano
SedeBuilding
DateDal 10/09/2024 al 12/10/2024
ArtistiLinda Carrara, Mikayel Ohanjanyan
TemiMilano, Arte contamporanea, arte e natura

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