La Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro a Venezia inaugura la nuova stagione espositiva 2024 con una grande mostra visitabile dal 20 aprile al 15 settembre 2024, dedicata ad Armando Testa (Torino, 1917 – 1992). Già presente dal dicembre 2022 nelle collezioni civiche veneziane con 17 opere, il geniale creativo piemontese sarà al centro di una rassegna monografica curata da Gemma de Angelis Testa, Tim Marlow ed Elisabetta Barisoni. L’esposizione mira a ricostruire il percorso artistico di un protagonista della cultura visiva contemporanea, creatore di celebri icone entrate da anni nel nostro immaginario collettivo. I suoi capolavori sono figli di una pluralità di linguaggi espressivi, sperimentati nel corso della sua carriera più che trentennale, la cui modernità è oggi fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei e che ha portato lo studioso di estetica Gillo Dorfles a definirlo “visualizzatore globale”.
Al primo concorso, vinto da Armando Testa a vent’anni per ICI (Industria Colori Inchiostri) nel 1937, si affianca la ricerca portata avanti nell’immediato dopoguerra per importanti aziende come Martini & Rossi, Carpano, Borsalino e Pirelli, da cui scaturiranno alcune delle sue più geniali e iconiche invenzioni. E ancora, le pubblicità, le campagne promozionali e i loghi per Lavazza, Sasso, Carpano, Simmenthal e Lines, tra gli altri, che hanno accompagnato diverse generazioni di spettatori, fruitori, artisti e creativi, si arricchiranno delle suggestioni di Testa per occasioni pubbliche nazionali, come le Olimpiadi di Roma del 1960, di cui realizzò il manifesto ufficiale vincendo un concorso segnato da articolate vicende. Gli anni Cinquanta e Sessanta videro la nascita delle immagini e delle animazioni per la televisione, con personaggi, suoni e gesti che sono rimasti nella storia della pubblicità e della cultura internazionale: dal digestivo Antonetto (1960) alla celebre sfera rossa sospesa sopra la mezza sfera del Punt e Mes, che in dialetto piemontese significa “un punto e mezzo” (1960); da Caballero e Carmencita per il caffè Paulista di Lavazza (1965) agli immaginifici abitanti del pianeta Papalla per i televisori Philco (1966); da Pippo, l’ippopotamo azzurro dei pannolini Lines (1966-1967), alle pubblicità per l’olio Sasso (1968) e per la birra Peroni (1968).
La mostra esplorerà il tema del cibo nelle sue varie sfaccettature, spesso con un tocco eclettico e ironico, accanto a iniziative legate ai problemi sociali e alla diffusione culturale, a cui Armando Testa ha dedicato il suo impegno, come le campagne per Amnesty International, il referendum sul divorzio e la lotta alla povertà e alla fame nel mondo. Insieme a queste produzioni, la ricerca di Testa su temi sempre attuali come la figura umana, le geometrie, i contrasti tra positivo e negativo e sulle mani e sulle dita, strumenti primari di percezione del mondo, verrà esplorata. La mostra alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna offrirà agli spettatori un’opportunità di rivedere una parte significativa della propria storia e alle nuove generazioni di scoprire il genio creativo del passato recente. L’obiettivo non è solo quello di presentare l’Armando Testa già conosciuto, ma di offrire una visione d’insieme del suo contributo artistico, con un’attenzione particolare alle sue qualità e alle sue intuizioni come pittore, scultore, disegnatore e creatore di suggestioni straordinarie racchiuse in una sintesi sorprendente.
Titolo mostra | Armando Testa | Città | Venezia | Sede | Ca' Pesaro | Date | Dal 20/04/2024 al 15/09/2024 | Artisti | Armando Testa | Curatori | Elisabetta Barisoni, Gemma de Angelis Testa, Tim Marlow | Temi | Arte contemporanea, Arte Moderna |
Le opere di Armando Testa in mostra a Ca' Pesaro a Venezia |