Il Wildlife Photographer of the Year, il più prestigioso concorso fotografico al mondo dedicato alla natura, celebra i suoi 60 anni con un’edizione straordinaria e approda a Milano, al Museo della Permanente, dal 22 novembre 2024 al 9 febbraio 2025. Organizzata dall’Associazione Culturale Radicediunopercento con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di LifeGate come media partner, la mostra promette un’esperienza unica. Per la prima volta, infatti, il pubblico milanese potrà ammirare le 100 immagini vincitrici e finaliste dell’edizione 2024, presentate in contemporanea con l’esposizione del Natural History Museum di Londra, che promuove il concorso sin dalla sua nascita.
L’esposizione offre un percorso attraverso un allestimento che unisce tecnologia e arte. Le fotografie, retroilluminate su grandi pannelli LED, sembrano prendere vita, rivelando dettagli straordinari e tonalità vivide. Questo approccio permette ai visitatori di immergersi completamente nelle immagini, esplorando la bellezza e la fragilità della natura.
A completare il viaggio visivo, un grande schermo di 4 metri propone una selezione di 25 foto premiate dal pubblico con il People’s Choice Award. Nella sala video, inoltre, saranno proiettati documentari, interviste ai fotografi e contenuti esclusivi che svelano i retroscena delle immagini premiate, per approfondire il lavoro dei professionisti e appassionati che hanno partecipato al concorso.
La mostra si snoda attraverso numerose categorie tematiche: Comportamento: Mammiferi, Comportamento: Uccelli, Comportamento: Invertebrati, Comportamento: Anfibi e Rettili, Fauna selvatica urbana, Animali nel loro ambiente, Subacquee, Oceani - la visione d’insieme, Ritratti di animali, Le zone umide - la visione d’insieme, Arte della natura, Piante e Funghi, e le tre sezioni dedicate ai più giovani: fino a 10 anni,11-14 anni, 15-17 anni.
Ci sono poi le categorie documentarie: Premio per il miglior portfolio, Premio storia fotogiornalistica, Premio portfolio astro nascente, Fotogiornalismo, e la sezione Scelte dal pubblico presentata in slideshow su grande schermo.
Tra i vincitori di quest’anno spiccano fotografie capaci di raccontare la complessità e la bellezza del nostro pianeta. Shane Gross, fotoreporter canadese, ha vinto il titolo assoluto con The Swarm of Life (Lo sciame della vita), uno scatto che cattura un affascinante gruppo di girini di rospo occidentale durante lo snorkeling nelle acque del lago Cedar, sull’isola di Vancouver. Questa specie, vicina al rischio di estinzione, è un simbolo della fragilità degli ecosistemi acquatici. Per la categoria giovani, il tedesco Alexis Tinker-Tsavalas ha trionfato con Life Under Dead Wood (C’è vita sotto il legno morto), che mostra in dettaglio la convivenza tra muffe melmose e collemboli, minuscoli invertebrati che saltano con una rapidità incredibile. La tecnica del focus stacking, utilizzata per realizzare lo scatto, combina 36 immagini, ognuna con una diversa area a fuoco, per svelare dettagli invisibili a occhio nudo.
In occasione del 60° anniversario, il Wildlife Photographer of the Year ha inoltre introdotto l’Impact Award, un riconoscimento dedicato alle storie fotografiche che rappresentano un cambiamento positivo o una speranza per il futuro. Tra i vincitori, l’australiano Jannico Kelk si distingue con Hope for the Ninu (Speranza per i Ninu), un’immagine che ritrae un bilby maggiore in una riserva recintata per proteggerlo dai predatori introdotti dall’uomo, come volpi e gatti. La giovane polacca Liwia Pawłowska ha invece conquistato il Young Impact Award con Recording by Hand (Registrazione a mano), che immortala una sterpazzola durante il processo di inanellamento, tecnica essenziale per monitorare e proteggere le popolazioni di uccelli migratori.
Anche l’Italia ha brillato nell’edizione 2024: Fortunato Gatto ha vinto la categoria Piante e Funghi con Old Man of the Glen (Il vecchio della valle), che raffigura una maestosa betulla contorta adornata da licheni nelle pinete di Glen Affric, in Scozia. Ha inoltre ottenuto due menzioni d’onore con High tide indicator e A carpet of woods. Filippo Carugati è stato premiato con una menzione d’onore nella categoria Subacquee per Green, thin and rare to see (Verde, magro e raro da vedere), uno scatto che immortala un raro esemplare di pesce ago nelle acque italiane.
Durante l’esposizione, i visitatori potranno partecipare a numerose attività: Visite guidate: ogni venerdì sera con Marco Colombo, fotografo pluripremiato; Giovedì tematici di gennaio: con esperti come Luca Eberle e Francesco Tomasinelli, che affronteranno temi come il mimetismo e il micromondo. Inoltre, il sabato sera (h 21) sono previsti incontri gratuiti con grandi nomi della fotografia e della divulgazione scientifica: 14 dicembre: Federico Veronesi presenta il libro Walk the Earth; 21 dicembre: un focus su polpi, seppie e calamari con Marco Colombo e Francesco Tomasinelli; 11 gennaio: Marco Andreini racconta il documentario Ogni volta che il lupo; 18 gennaio: Pietro Formis esplora il mondo della fotografia subacquea con Luci dal Profondo.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19, con orari estesi il giovedì e il venerdì fino alle 22. Chiusura il 25 dicembre e il 1° gennaio. Biglietti: intero € 15, Ridotto € 13 (14-17 anni, studenti, over 65), Bambini 6-13 anni € 9, Gratuito sotto i 5 anni. Per maggiori informazioni, visitare www.radicediunopercento.it.
Titolo mostra | Wildlife Photographer of the Year 2024 | Città | Milano | Sede | Museo della Permanente | Date | Dal 22/11/2024 al 09/02/2025 |