Dal 12 ottobre 2022 al 21 gennaio 2023, la Galleria Christian Stein di Milano presenta, nella sua sede di Corso Monforte 23, la mostra Kounellis, che rende omaggio all’artista greco naturalizzato italiano Jannis Kounellis (Il Pireo, 1936 – Roma, 2017), attraverso una selezione di sette opere che allestite assieme compongono un’unica inedita installazione corale dalle dimensioni ambientali all’interno della sala espositiva. L’evento, organizzato dalla storica galleria con cui Kounellis collaborò a lungo, apre uno scorcio sull’immaginario dell’artista considerato uno dei principali esponenti del movimento dell’Arte povera mettendo in luce elementi innovativi ed eredità della sua pratica artistica.
Dagli anni Sessanta, Jannis Kounellis decostruisce e riformula il linguaggio pittorico preferendo ai mezzi tradizionali della pittura una commistione di medium (performance, sculture, installazioni) e di materiali inusuali all’interno dello spazio espositivo. Oggi, tornano in mostra le lastre di metallo, il carbone, la traccia di fumo sulla parete, la tela di juta, la campana, il cappotto, accompagnati da elementi meno consueti nella produzione dell’artista come il crogiolo e la cera. Di questi si avvertono in sala perfino gli odori che costituiscono un vocabolario di immagini latenti risvegliando ricordi legati al nostro vissuto individuale e collettivo. Lo spettatore è così obbligato a condividere lo “spazio di rappresentazione” con l’opera che, proiettatasi oltre la tela, invade l’ambiente. L’opera del 1987, allestita sulla parete più ampia della galleria, è composta da due moduli rettangolari: una doppia lastra di ferro alla quale sono fissati venti cilindri di cera gialla e un gruppo di mensole vuote, a reggere i segni della fuliggine impressi sul muro. A terra, le fa eco un’altra opera dello stesso anno: una versione successiva della “carboniera” in ferro realizzata per la prima volta nel 1967, la cui struttura in metallo questa volta è riempita con cera gialla e catrame.
L’opera del 1993, esposta sul fondo della sala, presenta una campana e due lastre di ferro disposte ad angolo e sormontate da una putrella. La campana è appesa alla corda mentre la putrella ne sostiene il peso reale. La campana dipinta per metà di nero è simbolo di una ritualità che per secoli ha definito il senso di comunità. Abbandonata la parete, l’opera abita lo stesso spazio dello spettatore definendosi in relazione alla sua esperienza fisica. Al lato opposto della sala sono esposte due grandi lastre, una attorniata da un fascio di corde che regge due crogioli (1990), l’altra composta da tre cappotti neri pressati da altrettante placche di metallo (2009). In mostra, anche due lastre di dimensione inferiore le cui mensole reggono rispettivamente carbone (1988) e sacchi di juta (2000).
Per Rudi Fuchs, storico dell’arte, che è stato direttore del Van Abbemuseum di Eindhoven, dello Stedelijk Museum di Amsterdam e del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, nonché sodale amico di Kounellis, con il quale appare raffigurato nella foto d’invito all’esposizione, “Un’opera di Kounellis è sempre sorprendente e imprevista, non è frutto di uno stile ma di confronto storico, di un repentino intervento nel corso, apparentemente equilibrato e flessibile, della storia”. Jannis Kounellis espose per la prima volta alla Galleria Christian Stein nel 1967 in occasione della mostra collettiva Confronti. Da quel momento galleria e artista hanno continuato a collaborare organizzando assieme più di venticinque mostre. La Galleria è ancora oggi attivamente impegnata nella valorizzazione e nella circolazione della sua opera nel mondo.
Titolo mostra | Kounellis | Città | Milano | Sede | Galleria Christian Stein | Date | Dal 12/10/2022 al 21/01/2023 | Artisti | Jannis Kounellis | Temi | Arte Povera |
Milano, la storica galleria con cui collaborava Jannis Kounellis gli dedica una mostra |