La Galleria Salamon di Milano presenta, fino al 31 gennaio 2023, la mostra Antonello Viola incontra un dipinto di Filippo Lippi, che nasce dallo studio attento che l’artista romano ha fatto di un’opera di straordinaria lievità e potenza al tempo stesso, una meravigliosa Madonna con bambino del 1433, unica opera di Filippo Lippi al mondo custodita in collezione privata. Accanto al capolavoro antico, la mostra espone una selezione di sette opere inedite di Viola realizzate su carta giapponese. Questa piccola esposizione arriva solo pochi mesi dopo quella tenutasi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dove, parimenti, il lavoro dell’artista era in dialogo con il passato. “Nella mia pratica artistica il passato oltre che ispirazione è anche un aiuto nel ricucire e reinterpretare il presente”, spiega Antonello Viola.
Alla base del lavoro c’è l’idea che la pittura richieda una processualità lenta e che ogni dipinto chiami l’artista a un rapporto di lunga frequentazione, a un dialogo tra due alterità che si contaminano reciprocamente. "I lavori di Viola hanno cronologie molto lunghe, a volte spaventosamente lunghe, di anni – sottolinea Matteo Salamon- ogni opera è dunque un segmento temporale, una porzione di vita".
Le opere di Antonello Viola si sviluppano attraverso una serie di momenti emblematici che caratterizzano la sua pratica: un foglio di carta giapponese di formato medio o piccolo come inizio, una serie di stratificazioni successive, di campiture e toni di colore che si rilanciano reciprocamente, reagendo l’uno all’altro e inspessendo la carta fino a farla dissolvere nel colore. Non è esattamente la carta, dunque, ma questa “carta-colore” il medium specifico dell’artista; l’approdo a un ultimo strato di foglia d’oro, o di oro bianco o rame, che restituisce a ogni lavoro l’aspetto di un “quasi monocromo”. Uno strato che chiude, sigilla e custodisce, e al contempo costituisce un nuovo inizio: solo dopo averlo applicato, l’artista inizia un meticoloso processo di scavo (uno scavo lieve, che asseconda le accidentalità della superficie), un nuovo disegno dell’opera, che si realizza retroattivamente e per via di raschiature e delicate asportazioni, e che lascia emergere, in piccole aree e lungo i margini, gli strati sottostanti, la vita materiale del dipinto.
Antonello Viola è nato nel 1966 a Roma, dove vive e lavora.
Nel 2022 ha esposto alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
2021 Vitrea, Triennale di Milano, Milano. 2020 alla collettiva Real Utopias, evento collaterale di Manifesta 13, a Marsiglia. Le mostre personali più recenti includono Antonello Viola presentata dalla Galleria d’arte Alessandro Casciaro di Bolzano (2018), ha partecipato a numerose mostre collettive istituzionali, tra cui Looking for utopia, a cura di Bianca Cerrina Feroni e Melania Rossi, Novecento, Venezia (2019) e The artist / knight, a cura di Joanna De Vos, Gaasbeek Castel in Flemish Brabant, Belgio (2017) Tra cielo e terra, a cura di Silvia Litardi, Fondazione Carisbo, Bologna, Museo Marino Marini, Firenze (2016) Experimenta, a cura di Maurizio Calvesi, Ministero degli Affari Esteri, Roma. Collezione Farnesina. Ministero degli Affari Esteri. Aus der Tiefe, a cura di V. Fortunati e J. Zimmerman, Università di Magonza, Istituto Italiano di Cultura.
Mostra organizzata in collaborazione con Francesca Antonini Arte Contemporanea di Roma.
Ingresso gratuito.
Per tutte le informazioni, potete telefonare al numero +39 02 7602 4638 oppure mandare una mail a info@salamongallery.com.
Nell’immagine: Antonello Viola, Oro bianco moon su light green e violetto
Titolo mostra | Antonello Viola incontra un dipinto di Filippo Lippi | Città | Milano | Sede | Galleria Salamon | Date | Dal 17/11/2022 al 31/01/2023 | Artisti | Filippo Lippi, Antonello Viola |
Milano, alla Galleria Salamon in mostra Antonello Viola a dialogo con Filippo Lippi |