Chiara Dynys esplora memoria e immaginari in Private Atlas da BUILDINGBOX

Un progetto espositivo lungo un anno, dal 15 gennaio 2025 al 6 gennaio 2026, celebra i 35 anni di ricerca artistica di Chiara Dynys (Mantova, 1958). Il progetto, intitolato Private Atlas, curato da Alessandro Castiglioni e ospitato da BUILDINGBOX a Milano, intende offrire una lettura inedita e poetica dell’opera dell’artista.

È peraltro la prima volta che BUILDINGBOX dedica una mostra monografica annuale a un’unica artista. Private Atlas si sviluppa in dodici episodi espositivi, ognuno pensato appositamente per lo spazio di via Monte di Pietà 23. Con un approccio antologico, la mostra attraversa l’intera carriera della Dynys, svelando aspetti inediti della sua poetica e del suo linguaggio artistico.

Un atlante privato tra memoria, soglie e immaginari

Private Atlas è concepito come un atlante emotivo che raccoglie opere storiche e nuove produzioni suddivise in tre capitoli tematici. La struttura permette di esplorare i temi centrali dell’arte della Dynys attraverso una serie di allestimenti site-specific che si rinnovano mensilmente. Alessandro Castiglioni, curatore della mostra, descrive il progetto come “una geografia storica ed emotiva dell’opera di Chiara Dynys”. In questo viaggio, il concetto di atlante si trasforma in un caleidoscopio, in cui le opere si intrecciano e si sovrappongono per offrire una visione critica e storica unica.

Da gennaio ad aprile 2025, il primo capitolo (La disseminazione della memoria) analizza il rapporto tra frammentazione dello spazio e identità culturale. Le opere selezionate raccontano una ricerca profonda sulle forme della cultura occidentale, trasformandole in elementi di dialogo con il sé e la memoria collettiva. Il secondo capitolo (Attraversamenti), da maggio ad agosto 2025, affronta il tema della soglia, centrale nella poetica della Dynys. La soglia, interpretata sia nella sua dimensione fisica che simbolica, esplora i concetti di limite, spazio e materialità, invitando il pubblico a riflettere sul passaggio tra luoghi e stati. Il terzo capitolo (Viaggio in Italia), da settembre 2025 a gennaio 2026, rende omaggio alla tradizione artistica e culturale italiana, evocando il titolo del celebre film di Roberto Rossellini. Qui, la Dynys intreccia riferimenti all’antico e al classico con elementi della cultura popolare e vernacolare, in un dialogo che mescola immaginari filmici e memorie collettive.

Una lettura critica lunga un anno

L’intero progetto si sviluppa come un continuum narrativo, un ciclo annuale che accosta opere e immaginari, rivelando la complessità del linguaggio artistico di Chiara Dynys. Le installazioni, concepite appositamente per BUILDINGBOX, traducono la poetica dell’artista in una dimensione spaziale intima, ma al tempo stesso universale.

Il caleidoscopio, simbolo caro alla Dynys, rappresenta l’archetipo visivo di questo percorso. Come sottolinea Castiglioni, l’alternanza di immagini e temi crea una circolarità che restituisce una visione completa e innovativa della sua produzione artistica.

Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale di BUILDINGBOX.