Nella Project Room del MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza saranno esposti per la prima volta, dall’8 febbraio 2020, trentacinque pezzi di manifatture europee e italiane donati dal collezionista e studioso Giorgio Levi. Si tratta di ceramiche, per la maggior parte servizi da tavola, decorate ad aerografo negli anni Trenta.
Saranno visibili esemplari di ceramiche tedesche accompagnati da oggetti delle principali manifatture italiane: particolarmente significativa è la Galvani di Pordenone che negli anni Trenta realizzò una vasta produzione di terraglie a costi ridotti, caratterizzate da colori accesi e da decorazioni all’aerografo.
Alla Galvani si affiancano altre manifatture che, allo stesso modo, fecero uso dell’aerografo in modo creativo e innovativo: le Ceramiche Rometti di Umbertide, Ceramiche Tosin - La Freccia di Vicenza, Barraud, Messeri & C. (B.M.C.) di Sesto Fiorentino, Carraresi e Lucchesi di Sesto Fiorentino, M.I.C.A. di Sesto Fiorentino, F.A.C.I. di Civita Castellana, Sbordoni di Civita Castellana-Roma.
Il collezionista e studioso di ceramica Giorgio Levi descrisse il ruolo dell’aerografo nella creazione di un linguaggio decorativo moderno in grado di tradurre, anche su oggetti d’uso, le ricerche formali futuriste. E grazie alla maggiore economicità e rapidità rispetto alla tradizionale pittura tradizionale, l’aerografo portò alla semplificazione dei decori futuristi e Decò da parte di manifatture che interpretavano lo stile futurista in chiave decorativa.
L’esposizione è aperta al pubblico fino al 3 maggio 2020.
Per info: www.micfaenza.org
Nell’immagine: Mica (Sesto Fiorentino, 1930-39) - Vaso biansato aerografato su fondo verde con alberi e gazzella. Marchio Mica/Sesto Fiorentino
Titolo mostra | La donazione Levi | Città | Faenza | Sede | MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche | Date | Dal 08/02/2020 al 03/05/2020 | Temi | Novecento, Ceramica |
Il MIC di Faenza espone per la prima volta ceramiche decorate ad aerografo negli anni Trenta |