Mestre, il Museo M9 presenta la nuova direttrice Serena Bertolucci e le mostre. Si parte da Banksy

Presentata alla stampa la nuova direttrice di M9 - Museo del ’900 di Mestre, Serena Bertolucci, che dal 1° gennaio ha preso in mano, con un mandato triennale, la direzione di M9 - Museo del ’900 di Mestre. Nell’occasione è stata illustrata la programmazione culturale 2024, che vedrà al centro le due esposizioni temporanee dedicate all’artista britannico Banksy Banksy. Painting Walls, dal 23 febbraio al 2 giugno 2024, e al fotografo canadese Edward Burtynsky BURTYNSKY: Extraction/Abstraction, dal 21 giugno 2024 al 12 gennaio 2025. Nonostante le interessanti programmazioni già conosciute del 2024, il 2023 di M9 – Museo del ’900 si è chiuso con numeri elevati: 100.000 presenze complessive, tra esposizioni e le oltre trecento giornate di eventi organizzate nel corso dell’anno, un incremento considerevole rispetto alle 70.000 del 2022 (+43%). Sono 45.000 invece i visitatori alle esposizioni del Museo, un dato che supera del 50% quello del 2022 (30.000). L’obiettivo indicato da Bertolucci al fine di potenziare M9 – Museo del ’900, è quello di valorizzare l’eccellenza e le competenze del Museo attraverso la creazione di reti e sinergie a livello nazionale. Un’azione che si integrerà con l’intensificazione dei rapporti e dell’offerta per il pubblico di prossimità, consolidando M9 come un luogo di cultura a tutto tondo che, attorno al racconto dell’esposizione permanente, sia presidio di cittadinanza e fattore aggregante attorno a un’identità condivisa e inclusiva.

A cinque anni dalla realizzazione dell’opera Migrant Child a Venezia, Banksy. Painting Walls, prodotta da Metamorfosi Eventi in partnership con M9 - Museo del ’900, si presenterà come un’esperienza di decodificazione dell’arte pubblica che metterà in relazione il murales in Rio Novo con le opere esposte al Museo. Opere principali della rassegna sono i tre muri originali in mostra a Mestre, dipinti da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018, realizzati a Londra, nel Devon e nel Galles. Protagonisti di questi tre lavori sono tre adolescenti, rappresentanti di una nuova generazione che sembra essere la più sensibile da sempre alle tematiche intorno alle quali si muovono gli interessi dell’artista inglese. Il primo, Season’s Greetings, 2018, apparso a Port Talbot, in Galles, è stato scelto come immagine della mostra. Si tratta di un’ampia porzione di muro su cui Banksy ha dipinto un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo. Fiocchi che, però, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone della spazzatura in fiamme. Port Talbot è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la città più inquinata del Regno Unito. Il secondo murale è Heart Boy dipinto su un palazzo di Goswell Road ad Islington, Londra nel 2009. Si tratta di un murale alto quasi due metri e presenta un ragazzo che, con uno sguardo profondamente turbato verso lo spettatore, esprime un appello universale per la pace e l’amore: sullo stesso muro, alle sue spalle, con un pennello ancora umido tra le mani, ha dipinto un cuore rosa. L’ultimo, Robot/Computer Boy, originariamente creata sulla parete esterna di un ristorante nel Devon nel 2010, sollecita una riflessione sui temi della digitalizzazione e dei rapporti uomo-macchina. Attraverso una composizione speculare inquietante che conduce alla disumanizzazione del soggetto, il murale raffigura un bambino travestito da robot mentre disegna sulla parete dell’hotel un robot stilizzato.

Dopo il successo mondiale della mostra Anthropocene, esplorazione multimediale che documentava l’indelebile impronta umana sulla terra, il fotografo Edward Burtynsky continua la sua esplorazione sull’impatto dell’azione umana sul pianeta. La mostra BURTYNSKY: Extraction/Abstraction, è la più ampia retrospettiva sugli oltre quarant’anni di carriera di Burtynksy, che ha dedicato la sua vita a testimoniare l’impatto ambientale del sistema industriale sul nostro pianeta. Curata da Marc Mayer, direttore della National Gallery of Canada e del Musée d’Art Contemporain de Montréal, l’esibizione propone oltre 80 fotografie, 13 murales, 1 esperienza di Realtà aumentata e un’inedita sezione, chiamata Process Archive, che mostrerà gli strumenti e le fotocamere usate negli anni da Burtynsky. La mostra include infine anche la pluripremiata proiezione multimediale immersiva di In the Wake of Progress, della durata di 22 minuti, che verrà proiettata nella nuova sala M9 Orizzonti. Burtynsky invita i suoi spettatori a guardare luoghi che esistono al di là della nostra esperienza comune, luoghi che soddisfano i nostri desideri e bisogni del presente ma che, allo stesso tempo, determinano il futuro del nostro habitat.

“Siamo felici di presentare oggi Serena Bertolucci come nuovo Direttore di M9 - Museo del ’900”, ha commentato Michele Bugliesi, Presidente di Fondazione M9 – Museo del ’900. “Una nomina fortemente voluta in virtù delle dimostrate capacità di Serena Bertolucci nella valorizzazione del patrimonio culturale, che segna un altro deciso passo avanti per il Museo, teso sempre più a essere un riferimento a livello locale e nazionale quale luogo di riflessione critica su un secolo fondamentale a cui ancora oggi è necessario guardare per comprendere il presente e le sfide che ci attendono.”

“È con il massimo entusiasmo che inizio la mia avventura in un museo unico in Italia”, ha dichiarato Serena Bertolucci, Direttore di M9 - Museo del ’900. “M9 è un luogo che racconta la storia di tutti e, per questo motivo, ha una responsabilità particolare: ascoltare e includere, in un processo di dialogo continuo. Lo faremo nel territorio e nei territori, progettando nuove forme di coinvolgimento per le comunità locali e parlando al pubblico nazionale con grandi mostre che possano fornire gli strumenti per leggere il tempo presente e quello che verrà. Le due esposizioni di quest’anno, dedicate a Banksy e ad Edward Burtynsky, rispondono proprio a questo obiettivo”.

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