A cinquant’anni dalla scomparsa del pittore Masi Simonetti (Zoppè di Cadore, Belluno, 1903 - Parigi, 1969) e in occasione del decennale dell’inserimento delle Dolomiti nell’Unesco, nel Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore e nella Sala delle esposizioni di Zoppé di Cadore, paese natale dell’artista, sarà visitabile al pubblico dal 3 agosto al 15 settembre 2019 la mostra Masi Simonetti (1969 - 2019). Montagne e montanari.
L’esposizione intende analizzare il rapporto dell’artista con l’ambiente montano e presentare nei vari aspetti le Dolomiti. Saranno 68 le opere in mostra, provenienti da collezioni pubbliche e private: attraverso questi dipinti sarà raccontato il cambiamento del paesaggio e degli stili di vita del montanaro avvenuto drasticamente nel secolo scorso.
Masi Simonetti è sempre stato profondamente legato alle proprie origini montanare, esprimendo nelle sue opere narrazioni di vita rurale fin dagli esordi, negli anni Venti. Affinando la qualità pittorica, ha realizzato una serie di opere critiche sul mutamento del rapporto uomo – montagna a seguito della modernità che ha causato profonde trasformazioni sulla tradizione locale. Le esposizioni consentono di conoscere un’ampia produzione artistica, in cui sono inserite anche alcune opere inedite, approfondendo la qualità grafica del pittore e le dinamiche sociali del Novecento che hanno trasformato la realtà locale. Nell’ultimo periodo, tra il 1953 e il 1965, l’artista ha soggiornato più a lungo a Zoppè di Cadore ed è tornato alla figurazione dopo l’astrattismo: nelle sue opere affronta quindi i temi del paesaggio, le scene di genere, l’uomo, le maschere, i Cristi e attraverso questi dipinti denuncia la perdita dei valori della tradizione da parte dei montanari, la tragica rottura del rapporto profondo con la natura circostante e anticipa la necessità di tutela del patrimonio montano.
La mostra di Pieve di Cadore sarà incentrata sulle opere legate alla montagna e al suo contesto, dagli esordi giovanili fino alle ultime creazioni, in cui il pittore dimostra un accurato studio delle Dolomiti bellunesi e del paesaggio, dal fondovalle fino alle creste dei monti. La montagna per Masi è sintesi delle qualità fisiche, naturali e spirituali, un elemento che lo lega alle radici sociali e culturali. Le opere esposte sono 35 e sono rappresentative di tutta la produzione del pittore, dal 1920 al 1968.
La mostra di Zoppè di Cadore presenta 33 opere dove si percepisce il drastico cambiamento degli usi e dei costumi degli abitanti della montagna nel corso del Novecento. Nei quadri d’esordio realizza diapositive del tempo, con i pastori di Zoppè immortalati nelle attività tradizionali; successivamente coglie lo stravolgimento dei valori dell’uomo di montagna, l’abbandono della tradizione e delle peculiarità culturali. L’artista muove una critica feroce a questo cambiamento.
Orari: Pieve di Cadore| Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore
3 agosto - 14 settembre 2019
Tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
Zoppè di Cadore| Sala delle esposizioni
4 agosto - 14 settembre 2019
Tutti i giorni dalle 15 alle 18.30
Ingresso gratuito
Immagine: Masi Simonetti, Il Pelmo (1929, olio su cartone, 17,5 x 25 cm; Belluno, Museo Civico)
Titolo mostra | Masi Simonetti (1969 - 2019). Montagne e montanari. | Città | Cadore | Sede | Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore | Date | Dal 03/08/2019 al 14/09/2019 | Artisti | Masi Simonetti | Temi | Novecento, Masi Simonetti |
Il Cadore celebra Masi Simonetti e le Dolomiti con una grande mostra diffusa |