Al Mart di Rovereto quattro artisti a confronto sul tema dell'Eros in una mostra per adulti


Fino al 10 settembre, il Mart di Rovereto, a partire da un importante nucleo di opere di Pierre Klossowski, fratello di Balthus, organizza una mostra sull’eros, con opere di Carol Rama, Hans Bellmer e Pierre Molinier.

Fino al 9 ottobre il Mart di Rovereto ospita Arte e Eros. Klossowski, Molinier, Bellmer, Rama, una mostra che prende le mosse da un consistente nucleo di disegni di Pierre Klossowski (Parigi, 1905 – 2001), fratello del pittore Balthus e intellettuale di spicco del Novecento. Intellettuale, romanziere e traduttore, a partire dagli anni Cinquanta inizia a illustrare i suoi romanzi. Prima a matita e poi a pastelli colorati, i disegni oltre a riprendere scene già presenti nelle sue opere letterarie approfondiscono uno dei temi centrali della sua produzione: l’erotismo.

Nato nel 1905, Pierre Klossowski è una delle figure chiave della Francia del Novecento, tra i protagonisti assoluti della riscoperta e rilettura dell’opera del Marchese De Sade, al centro del suo Sade prossimo mio. Riferimento per importanti filosofi, tra cui Michel Foucault e Gilles Deleuze, Klossowski è stato intellettuale, romanziere e traduttore. È a partire dagli anni Cinquanta che inizia a illustrare i suoi romanzi e dal 1965 – anno di pubblicazione de Il Bafometto – si dedica esclusivamente al disegno abbandonando l’attività letteraria. Prima a matita e poi a pastelli colorati, le sue illustrazioni oltre a riprendere scene già presenti nelle sue opere letterarie approfondiscono quello che è stato uno dei temi centrali della sua produzione: l’erotismo. E questo accade per un motivo: la raffigurazione sfonda il limite imposto dallo scritto; il disegno supplisce con la sua immediatezza alla parola. L’opera grafica di Klossowski sostiene una “filosofia scellerata” che esplora impulsi sessuali implacabili: i personaggi, discostandosi dalle convenzioni sociali, sono rapiti da una condotta anomala e irriverente nei confronti della ragione.

In mostra il più ampio nucleo di opere di Klossowski mai presentato in Italia, 48 disegni di grande formato, instaura un confronto con la produzione di altri tre artisti: Carol Rama, Hans Bellmer e Pierre Molinier. Profondamente influenzati dall’esperienza surrealista e frequentatori degli stessi ambienti, esplorano il rapporto tra arte e eros con esiti del tutto differenti. L’intera produzione di Klossowski, se pur audace e provocatoria, resta controllata, intellettuale, come imbrigliata in una tensione che pare non risolversi mai. Al contrario, Rama, Molinier e Bellmer esplorano i propri mondi passionali in modo viscerale, psicologico, istintivo, irrazionale, persino deprecabile.

Il percorso espositivo inizia con alcuni tableaux vivants di Klossowski, disegni che raggiungono i due metri d’altezza e che mettono in scena le vicende erotiche delle sue opere letterarie, in particolare di Roberte ce soir, cuore della trilogia Le leggi dell’ospitalità. Personaggio principale di questa serie di romanzi è Roberte, alter ego della moglie di Klossowski e sposa di Octave. Sottoposta alle leggi del marito, la protagonista deve assecondare le perversioni degli ospiti della casa. I disegni rappresentano il punto di partenza da cui affiorano i temi chiave dell’erotismo di Klossowski: il rito religioso, l’aggressione, il feticismo e la curiosità adolescenziale. A quest’ultimo centrale soggetto è dedicata un’intera sala della mostra: la pubertà rappresenta la scoperta del sesso in modo curioso, libero, voyeurista.

L’intera produzione di Klossowski, se pur audace e provocatoria, resta controllata, intellettuale, come imbrigliata in una tensione che pare non risolversi mai. Al contrario, Rama, Molinier e Bellmer esplorano i propri mondi passionali in modo viscerale, psicologico, istintivo, irrazionale, persino deprecabile. La mostra prosegue con una sezione dedicata a Carol Rama, Leone d’Oro alla carriera nel 2003. Caratterizzati da una forte carica erotica dagli enigmatici risvolti psichici, pittura e disegno diventano strumenti per dare libero sfogo alla sessualità − altrimenti relegata nella sfera dell’intimità − e all’inconscio più segreto. Tra le prime donne a dedicarsi a temi considerati scabrosi, rappresenta con una forza inedita il corpo femminile imperfetto, disfatto, impedito.

Totalmente diversa è la poetica di Pierre Molinier: “fluido” edonista precursore della body art, rifugge attraverso la fotografia quelle che considera le coercizioni della morale. Al Mart sono esposte circa 50 opere: autoscatti e fotomontaggi nei quali l’autore compare en travesti nella sua casa di Parigi. Qui la trasgressione vira verso il feticismo e il BDSM, tra tacchi a spillo, bambole e sex toys. Infine Hans Bellmer è predatorio. La sua produzione è più organizzata e scientifica. Nelle fotografie e nei collage corpo e psiche si compenetrano con violenza, si fondono e mischiano rispondendo a pulsioni più estreme e inquietanti. È lui stesso a costruire una bambola sessuale da ritrarre con gusto surrealista e sguardo perverso, rappresentando il corpo abusato e la possessione.

Il progetto è completato da preziosi contenuti video tra cui la proiezione di una selezione di scene tratte da Roberte ce soir, lungometraggio del 1979 interpretato dall’artista stesso e dalla moglie Denise Marie Roberte Morin-SinclaireArte e Eros è il primo capitolo di una trilogia Eretica e Erotica dedicata ad alcuni tra i principali “eretici” del Novecento: artisti che, con la loro vita e con le loro scelte, hanno messo in dubbio, discostandosi, i canoni morali del proprio tempo. A questa prima tappa seguiranno a novembre Eresia e l’anno prossimo una mostra di approfondimento sulla figura di Leonor Fini.

Mostra consigliata ad un pubblico adulto.

Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale del Mart.

Nell’immagine: l’allestimento della mostra. Ph. credit: Ulrich Egger

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraArte e Eros. Klossowski, Molinier, Bellmer, Rama
CittàRovereto
SedeMart di Rovereto
DateDal 01/07/2022 al 09/10/2022
ArtistiCarol Rama, Pierre Molinier, Pierre Klossowski, Hans Bellmer
CuratoriDenis Isaia
TemiNovecento

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