Il Mart di Rovereto dedica un'antologica a Italo Cremona, il surrealista indipendente del Novecento


Dal 28 settembre 2024 al 9 marzo 2025 il Mart di Rovereto dedica a Italo Cremona una mostra antologica che esplora l’intera produzione artistica e il suo universo creativo. 

Dal 28 settembre 2024 al 9 marzo 2025 il Mart di Rovereto dedica a Italo Cremona (Cozzo, 1905 – Torino, 1979) una mostra antologica che esplora l’intera produzione artistica e il suo universo creativo. Curata da Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari ed Elena Volpato, la mostra Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte è realizzata in collaborazione con la GAM di Torino, che ha ospitato la prima tappa del progetto espositivo dal 24 aprile all’8 settembre 2024, e con Fondazione Torino Musei.

Uno dei temi centrali della pittura di Cremona è il notturno, una condizione espressiva ed esistenziale che evoca sogni, incubi, apparizioni e visioni fantastiche. La frase “Tutto il resto è profonda notte” con cui Cremona concluse uno dei suoi articoli per la rubrica Acetilene sulla rivista Paragone di Roberto Longhi, ispira il titolo della mostra.

Pittore e scrittore, intellettuale poliedrico ed eccentrico, Cremona ha esplorato nei suoi dipinti e scritti la “Zona ombra”, un concetto tratto dal suo libro omonimo pubblicato da Einaudi. Questo spazio oscuro è attraversato da lampi di luce, come il chiarore di una lampada ad acetilene o la scia di una stella cadente, come descritto nel suo romanzo distopico La coda della cometa.

La mostra ripercorre tutta la carriera pittorica di Cremona, dalle opere giovanili degli anni Venti fino a quelle della prima metà degli anni Settanta. Dalle sue nature morte, prossime alle atmosfere del Realismo magico, alle visioni oniriche del “surrealista indipendente”, come Cremona amava definirsi, l’esposizione riunisce circa cento dipinti, oltre a disegni e incisioni, documentando la grande originalità e qualità pittorica dell’artista. A partire da opere centrali delle collezioni del Mart, come Composizione con lanterna (1926) e La Libra (1929), e della GAM, come l’Autoritratto nello studio (1927), Metamorfosi (1936-1937) e Inverno (1939-1940), l’antologica presenta prestiti da musei e collezioni pubbliche prestigiose, tra cui i Musei Civici “Luigi Barni” di Vigevano, l’Accademia Albertina di Belle Arti e i Musei Reali - Galleria Sabauda di Torino. Inoltre, numerose opere provengono da collezioni private e da istituzioni come il Museo Casa Mollino, l’Archivio Salvo, e la Collezione Bottari Lattes.

L’iter espositivo segue l’evoluzione cronologica dell’opera di Cremona, mettendo in risalto temi ricorrenti e iconografici che l’artista ha esplorato più volte. Una sezione è dedicata alla fascinazione per il fantastico, il grottesco e il surreale, con dipinti in cui la pennellata sembra farsi sempre più esatta e nitida quanto più si avventura nell’espressione del bizzarro. Nella sala delle facciate l’attenzione si sposta sulle architetture torinesi: apparentemente deserte d’ogni presenza umana, dipinte come quinte di un segreto teatro cittadino, le facciate silenziose dei palazzi e delle case alludono sempre a uno spazio ulteriore.

La mostra approfondisce anche la rappresentazione dei nudi, dove Cremona unisce l’esercizio accademico a una visionaria produzione di epifanie, apparizioni di alterità, piccole allucinazioni che non distinguono più la realtà del corpo della modella dalla segmentazione pittorica dei suoi dettagli. Alternando immagini oniriche, disegni e incisioni con la sua forte plasticità pittorica, dagli anni Venti e Trenta fino agli anni Cinquanta, l’esposizione evidenzia l’attualità dell’opera di Cremona, figura eccentrica e irregolare del Novecento, vicina ad altri intellettuali di Torino come Carlo Mollino e Carol Rama.

Basata sullo studio e la rilettura dei materiali documentari, conservati nel Fondo Italo Cremona all’Archivio di Stato di Torino e in archivi privati, la mostra è accompagnata dal catalogo edito da Allemandi, con saggi delle curatrici e un ricco corredo di immagini.

Per info: https://www.mart.tn.it/

Orari: Martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 18; venerdì e sabato dalle 10 alle 19.30. Chiuso il lunedì.

Italo Cremona, Aria di Torino (1959; olio su tavola, 82 x 72 cm; Torino, Casa d’Aste e Galleria Sant’Agostino)
Italo Cremona, Aria di Torino (1959; olio su tavola, 82 x 72 cm; Torino, Casa d’Aste e Galleria Sant’Agostino)
Italo Cremona, Autoritratto giovanile (1926 circa; olio su tela su tavola, 22 x 19,5 cm; Archivio Salvo)
Italo Cremona, Autoritratto giovanile (1926 circa; olio su tela su tavola, 22 x 19,5 cm; Archivio Salvo)
Italo Cremona, Vittoria sul cavallo di gesso (1939 circa; olio su tela, 135 x 80 cm; Collezione Caterina Bottari Lattes)
Italo Cremona, Vittoria sul cavallo di gesso (1939 circa; olio su tela, 135 x 80 cm; Collezione Caterina Bottari Lattes)
Italo Cremona, Inverno (1939-1940; olio su tela, 115 x 115 cm; Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris)
Italo Cremona, Inverno (1939-1940; olio su tela, 115 x 115 cm; Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris)
Italo Cremona, L’educazione dei sentimenti (1950; olio su tela, 50,5 x 75 cm; Vigevano, Musei Civici «Luigi Barni»)
Italo Cremona, L’educazione dei sentimenti (1950; olio su tela, 50,5 x 75 cm; Vigevano, Musei Civici «Luigi Barni»)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraItalo Cremona. Tutto il resto è profonda notte
CittàRovereto
SedeMart di Rovereto
DateDal 28/09/2024 al 09/03/2025
ArtistiItalo Cremona
CuratoriElena Volpato, Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari
TemiNovecento

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