Dal 26 ottobre 2023 al 3 marzo 2024 il Mart di Rovereto ospita la mostra L’uomo senza qualità. Gian Enzo Sperone collezionista, da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia con Tania Pistone.
Tra i galleristi più importanti al mondo, Gian Enzo Sperone, classe 1939, apre la sua prima galleria a Torino nel 1964 e porta in Italia la nuova grande arte statunitense. Fin da subito, fiancheggia le avanguardie più innovative, slegate dal passato, preferendo i linguaggi e le tendenze contemporanee. Frequenta i circoli degli intellettuali europei e americani e con Konrad Fischer inaugura sedi in Italia e all’estero, tra cui l’attuale sede newyorkese, la Sperone Westwater Gallery, progettata dall’archistar Norman Foster.
Parallelamente all’attività di gallerista d’arte contemporanea, Sperone si dedica inoltre al collezionismo, dando vita a una collezione sterminata e contradditoria, in cui si contano opere e manufatti di epoche diverse, a partire dal XIV secolo sino ai giorni nostri, e provenienti da numerosi paesi, dall’Europa all’Asia.
In occasione di questa mostra, il Mart riunisce per la prima volta quattrocento opere provenienti dalla collezione privata di Gian Enzo Sperone, alcune mai presentate nei musei italiani. Intento della mostra è creare un percorso espositivo che mescoli stili, tempi, materiali, forme. I grandi maestri del Novecento, come Giacomo Balla, Pablo Picasso, Lucio Fontana, Andy Warhol, sono quindi affiancati a capolavori dell’arte antica, dall’archeologia romana ai fondi oro del XIV secolo, passando per i lavori di Iacopino del Conte, Sofonisba Anguissola, Bernardo Strozzi, Anton Raphael Mengs, Francesco Hayez.
Per info https://www.mart.tn.it/
immagine: Francesco Hayez, Atleta trionfante, dettaglio (1813; Collezione Gian Enzo Sperone)
Titolo mostra | L'uomo senza qualità. Gian Enzo Sperone collezionista | Città | Rovereto | Sede | Mart | Date | Dal 26/10/2023 al 03/03/2024 | Curatori | Denis Isaia, Tania Pistone | Temi | Novecento, Arte antica, Archeologia |
Il Mart di Rovereto riunisce per la prima volta 400 opere dalla collezione privata di Gian Enzo Sperone |