Nel 1986, il Musée d’Art Contemporain (MAC) di Lione, in Francia, ospitava una mostra di Marina Abramović e del suo allora compagno Uwe Laysiepen, meglio noto come Ulay: durante quell’occasione i due presentarono al pubblico il ciclo di performance intitolato Nightsea Crossing, che fu poi acquisito dal museo sottoforma di oggetti e fotografie che ne preservavano la memoria. Dal 15 settembre 2021 al 2 gennaio 2022, il MAC ripercorre questa storia con la mostra Marina Abramović & Ulay. The collection: Performances 1976-1988, che presenta una vasta raccolta di materiali per ricostruire la storia delle performance del duo tra il 1976 e il 1988, approfondendo opere come la già citata Nightsea Crossing (1981-1986) e The Lovers: The Great Wall Walk, la famosa performance tenutasi nel 1988 sulla Grande Muraglia Cinese.
I lavori dei due artisti toccano alcuni problemi fondamentali che oggi verrebbero descritti come “antropologici”: la coppia, le questioni legate al genere, la consapevolezza del proprio corpo, la gestione del dolore, l’esposizione al pericolo, i legami con l’ambiente e con le altre culture, la critica sociale e politica. Temi di grande attualità, come si può vedere, che emergono anche dalle performance che Marina Abramović e Ulay interpretarono tra anni Settanta e Ottanta.
“I lavori di Marina Abramović e Ulay”, affermano Herve Percebois, direttore delle collezioni del MAC, e Thierry Prat, production manager, “hanno attinto a prospettive e preoccupazioni individuali condivise dai due artisti; hanno testato i limiti fisici dei loro corpi, i limiti della loro relazione e delle loro capacità mentali, nonché i codici sociali o culturali che li hanno influenzati o li hanno resi conformi a stereotipi di genere, sesso e normalità. Imponderabilia del 1977 obbligava i visitatori della mostra in cui la performance si era tenuta a scegliere quale persona affrontare quando entravano: Ulay o Marina (l’uomo o la donna) entrambi in piedi, nudi, su entrambi i lati della porta. In Breathing in/Breath out del 1977 i due artisti sono bloccati in un bacio prolungato, respirando l’aria espirata l’uno dall’altro fino al punto di potenziale asfissia; in Talking about Similarity, 1976, la domanda è se sia possibile parlare per l’altro, e Ulay si era cucito le labbra lasciando che fosse Marina a parlare per lui. The Lovers: The Great Wall Walk del 1988 è stata la loro esibizione insieme ed è stata anche la fine della loro relazione. Ci sono voluti otto anni per ottenere l’approvazione dalle autorità cinesi ed è stato un modo per testare il potenziale di una relazione che entrambi sapevano fosse finita. Iniziarono a camminare dalle estremità opposte della Grande Muraglia Cinese per incontrarsi al suo centro ma, quando finalmente si incontrarono, si resero conto che non potevano più continuare a comunicare e si separarono definitivamente [...] Marina Abramović e Frank Uwe Laysiepen hanno creato un potente corpus di opere che ha lasciato un’impressione duratura negli spettatori fortunati abbastanza per assistere a una delle loro esibizioni dal vivo”.
Per tutte le informazioni è possibile collegarsi al sito del MAC di Lione.
Nell’immagine: Marina Abramović e Ulay, Nightsea Crossing, Sitting au mac LYON les 9 et 10 octobre 1986 (Lione, MAC) © Adagp, Paris 2021
Titolo mostra | Marina Abramovi? & Ulay. The collection: Performances 1976-1988 | Città | Lione | Sede | Musée d’Art Contemporain | Date | Dal 15/09/2021 al 02/01/2022 | Artisti | Marina Abramović, Ulay | Temi | Arte contemporanea, Lione, Musée d'Art Contemporain, Marina Abramovi?, Ulay |
Le grandi performance di Marina Abramović e Ulay dal 1976 al 1988 in una mostra a Lione |