L’artista serba Marina Abramović (Belgrado, 1946), la cosiddetta “madrina della performance art”, torna a Napoli per la terza volta nella sua carriera: lo farà con la mostra Marina Abramović / Estasi, già presentata con successo l’anno scorso a Milano. La rassegna si terrà a Castel dell’Ovo dal 18 settembre e sarà curata dal critico Giuseppe Frangi: nella Sala delle Carceri, il pubblico partenopeo potrà vedere il ciclo The Kitchen. Homage to saint Therese, composto da tre grandi video che documentano le tre performance che la Abramović ha realizzato nel 2009 nell’ex convento di La Laboral a Gijón in Spagna, dedicate a santa Teresa d’Àvila, la nota mistica spagnola.
La performer torna così in città dopo sedici anni dall’ultima apparizione: era il 2004 quando, presso la Galleria Lia Rumma, arrivò con il progetto Cleaning the mirror, che proponeva una sua performance del 1995 durante la quale puliva uno scheletro per poi farlo muovere mettendolo sul suo corpo. Rimane un importante brano della storia dell’arte la prima performance napoletana, una delle principali della carriera di Marina Abramović e della performance art in generale: era il 1974 e l’artista si esibiva, nei locali dello Studio Morra, nella celeberrima Rhythm 0, l’azione durante la quale l’artista, per sei ore, si era sistemata al centro di una sala mettendo a disposizione del pubblico una serie di strumenti (che le avrebbero potuto provocare piacere, dolore o addirittura la morte), che scatenò anche una rissa tra i partecipanti e che sarebbe stata poi definita da Marina Abramović come la sua esperienza più forte.
“Siamo felici e onorati di riavere a Napoli una testimonianza della grande artista internazionale Marina Abramović che proprio nella nostra città realizzò negli anni Settanta una delle sue più celebri performance”, ha dichiarato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. “L’energia della cultura sarà essenziale per recuperare la pienezza del vivere dopo quest’emergenza planetaria. Crediamo che sia importante oggi investire anche su una visione di serena normalità del prossimo futuro”.
“Vogliamo annunciare, con l’anticipo che riteniamo meriti un appuntamento straordinario dell’agenda culturale della nostra città, un evento espositivo di opere di Marina Abramović che omaggiano Santa Teresa d’Avila”, afferma l’assessore alla cultura e al turismo Eleonora De Majo. “La mostra Estasi, un progetto di portata internazionale e di una straordinaria valenza emozionale che mette idealmente a confronto, a distanza di circa cinque secoli, due donne di diversa ma intensa umanità che, in un tempo di profonda sospensione come quello che stiamo vivendo, ci suggeriscono una esperienza quasi mistica, sicuramente di grande carica emotiva. Una mostra che vogliamo regalare alla nostra città che lentamente sta ripartendo. Un progetto che è di per sé un invito alla riscoperta dei nostri territori e dell’eccezionale offerta culturale che questi offrono, un incentivo a richiamare l’esigenza di un turismo che, a breve, sarà soprattutto di prossimità. Grazie quindi a Vanitas Club, Napoli e il Sud Italia potranno fruire di questa mostra eccezionale”.
“Marina Abramović torna a Napoli, la città alla quale è legata anche grazie al rapporto con la Galleria Lia Rumma”, sottolinea il curatore Giuseppe Frangi. “Un sodalizio che conferma la centralità della città partenopea nel sistema dell’arte contemporanea. Nel 2004 negli spazi di via Gaetani l’artista aveva presentato una mostra che prendeva il titolo da un’altra sua celebre performance, Cleaning the Mirror”.
Titolo mostra | Marina Abramovi? / Estasi | Città | Napoli | Sede | Castello dell'Ovo | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Marina Abramović | Curatori | Giuseppe Frangi | Temi | Arte contemporanea, Marina Abramovi? |
Marina Abramović torna a Napoli dopo 16 anni: da settembre è in mostra a Castel dell'Ovo |