A New York, Magazzino Italian Art inaugura il 23 agosto 2024 una mostra fotografica di Marco Anelli dedicata alla costruzione del museo, intitolata Marco Anelli: Building Magazzino 2014-2024. L’esposizione, curata da Paola Mura, sarà visitabile fino al 14 ottobre 2024 presso il Robert Olnick Pavilion e presenta circa cinquanta fotografie di grande formato, molte delle quali inedite, realizzate dal fotografo Marco Anelli nel corso di un decennio.
Le immagini esposte documentano le diverse fasi della trasformazione di Magazzino Italian Art, museo dedicato all’arte italiana postbellica, da semplice progetto a una realtà concreta. Marco Anelli, fotografo di origine romana, ha avuto accesso esclusivo al cantiere del museo, immortalando non solo i dettagli architettonici, ma anche i lavoratori che hanno contribuito alla costruzione. Le sue fotografie restituiscono l’atmosfera di un luogo solitamente inaccessibile, catturando l’umanità e l’impegno degli operai che, giorno dopo giorno, hanno partecipato alla realizzazione di questo ambizioso progetto.
La mostra ripercorre la storia dell’edificio principale di Magazzino, un ex impianto di pastorizzazione del latte, trasformato nel 2017 dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo nella sede della collezione permanente di Arte Povera. Le fotografie proseguono fino alla più recente costruzione del Robert Olnick Pavilion, progettato dallo stesso Quismondo in collaborazione con Alberto Campo Baeza, pensato per ospitare mostre temporanee e programmi culturali.
Oltre a documentare l’evoluzione architettonica di Magazzino, il lavoro di Anelli si concentra sugli artigiani e operai che hanno materialmente costruito il museo. Le sue immagini, realizzate senza pose artificiali, evidenziano il valore umano dietro ogni fase dei lavori, offrendo una prospettiva inedita e autentica del processo costruttivo.
Per Marco Anelli: “Queste immagini vogliono raccontare la storia di Magazzino attraverso il senso d’orgoglio che ogni giorno le donne e gli uomini portavano nel lavoro di cantiere. È stato un onore raccontare le loro storie e vederli trasformare Magazzino da un’idea a una realtà concreta.”
La curatrice della mostra, Paola Mura, afferma: “A differenza della classica documentazione, l’opera di Anelli offre una prospettiva senza precedenti che solo la sua visione artistica poteva cogliere. Le foto non sono una semplice testimonianza, ma uno sguardo particolare che riflette il suo approccio unico al tema. Rivelano il viaggio del museo sottolineando il potere dell’arte d’ispirare e creare. L’opera fotografica di Anelli rispecchia la sua costante indagine sull’architettura, l’ambiente e l’umanità. Il fotografo presenta opere ricche di riflessione, che restituiscono il ritmo del lavoro, mettono in risalto il contributo spesso sottovalutato degli operai e riconoscono il loro ruolo essenziale, insieme a quello di tutta la comunità locale”.
I fondatori di Magazzino, Nancy Olnick e Giorgio Spanu, dichiarano: “Siamo onorati di aver commissionato questo progetto a Marco Anelli, il cui lavoro fa parte del museo al pari delle strutture e del programma espositivo. Per noi era fondamentale che Magazzino venisse costruito da e per gli abitanti della contea di Putnam e dei dintorni. Siamo orgogliosi di rendere omaggio allo straordinario contributo di queste persone tramite una mostra che testimonia quanto il museo sia davvero opera loro”.
La mostra è accompagnata da un volume, pubblicato nel 2017 e intitolato Marco Anelli: Building Magazzino, che documenta la costruzione del primo edificio del museo attraverso 129 fotografie a colori. Anelli, romano ma residente a New York, è noto per i suoi progetti fotografici a lungo termine e ha esplorato temi che vanno dall’architettura alla musica, passando per l’immigrazione e la scultura.