A Madrid, il Museo del Prado ospita, dal 19 giugno al 30 settembre 2018, la mostra Lorenzo Lotto. Retratos, interamente dedicata ai ritratti del grande Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 - Loreto, 1557): si tratta, in particolare, della prima grande monografica di sempre dedicata alla ritrattistica lottesca. L’impareggiabile intensità dei ritratti di Lotto, l’acume della sua introspezione psicologica e la finezza che gli permise di creare raffigurazioni incredibilmente realistiche fanno di lui il primo ritrattista moderno. Al Prado, i curatori Enrico Maria dal Pozzolo (Università di Verona) e Miguel Falomir (direttore del Prado) hanno riunito trentotto dipinti, dieci disegni, una stampa e una quindicina di sculture e oggetti per creare un percorso denso di fascino che approfondisce molti aspetti della ritrattistica di Lotto (la varietà tipologica, la profondità psicologica, la complessità simbolica) oltre a certi caratteri innovativi, a cominciare dalle soluzioni espressive nel ritratto e nella pittura religiosa, l’importanza degli oggetti inclusi nei ritratti come testimoni della cultura materiale del tempo, o il processo creativo che sta dietro i dipinti. Viene altresì indagato il modo in cui Lotto concepiva ed eseguiva i suoi ritratti, e di conseguenza, data la scarsità di studi tecnici, i disegni giocano un ruolo di fondamentale importanza, e la mostra madrilena offre una rara occasione per vedere disegni e dipinti appaiati.
La mostra include opere provenienti da Venezia, Treviso, Bergamo, Roma, le Marche, che coprono un arco della carriera di Lorenzo Lotto lungo cinquant’anni: dalle prime esperienze sul solco dell’arte di Antonello da Messina letto attraverso Alvise Vivarini, oltre che su quella di Giovanni Bellini, alle opere che risentono delle suggestioni esercitate da Giorgione, Raffaello, Leonardo, Tiziano. Lotto rielaborò tutti questi apporti per dotarsi di un linguaggio proprio nel quale gli sguardi, i gesti e gli oggetti trascendono la descrizione fisica per rivelare i sentimenti più profondi dei soggetti. I ritratti di Lorenzo Lotto hanno un formidabile potenziale narrativo, invitano a immaginare la vita degli effigiati e offrono una viva testimonianza di un’Italia in profonda trasformazione.
Tra i principali motivi d’interesse della mostra figura inoltre la presenza dei disegni, quasi sempre assenti dalle mostre dedicate a Lorenzo Lotto. La rassegna di Madrid riunisce diversi disegni attribuibili a Lotto: alcuni dovettero essere concepiti come studi preparatori per ritratti, e sono caratterizzati dalle quadrettature per essere “trasportati” su tavola o su tela, mentre altri presentano uno stato di finitezza che spinge a ritenerli opere autonome, probabilmente concepiti come regalo. Grazie al Libro di spese diverse sappiamo della varietà di materiali con cui Lotto realizzò i suoi disegni (carboncino, pietra nera, gessetto bianco, e altri materiali) che ci restituiscono con chiarezza la versatilità dell’artista come disegnatore. Inoltre, i disegni sono affiancati a un olio su carta, di recente attribuzione a Lorenzo Lotto, uno schizzo che si distingue per la sua freschezza e che illustra un uso dell’olio documentato, ma del quale rimangono pochissimi esempi.
E ancora, l’esposizione indaga anche i criptoritratti, una specialità che Lotto coltivò durante tutta la sua carriera: si trattava di presentare gli effigiati con attributi tipici dei personaggi con cui si identificavano (per esempio una dea pagana come Venere, un’eroina classica o un santo verso il quale nutrivano una particolare devozione). Particolarmente abbondanti furono i ritratti dei domenicani con gli attributi dei santi dell’ordine, e la mostra include diversi esempi. È molto probabile che queste identificazioni fossero commissionate dalle comunità degli ecclesiastici, come “specchi di virtù” dei loro membri, ma è certo che spesso Lotto riuscì a ottenere una sovrapposizione tra santo ed effigiato tale da risultare pericolosamente ambigua.
Lorenzo Lotto. Retratos sarà poi conclusa da un congresso internazionale che si svolgerà a Madrid il 24 e il 25 di settembre e vedrà la partecipazione di grandi esperti mondiali dell’arte di Lotto. La rassegna è visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 20, e la domenica e i festivi, dalle 10 alle 19. Si accede col biglietto unico d’ingresso al Prado, del costo di 15 euro (intero), con cui si possono visitare la collezione permanente, la mostra Lorenzo Lotto. Retratos e tutte le esposizioni temporanee. Per chi entra dal lunedì al sabato dalle 18 alle 20 e la domenica e i festivi dalle 17 alle 19 è prevista una riduzione che consente di pagare 7,50 euro, mentre i gruppi che intendono visitare la mostra negli stessi orari hanno un ulteriore sconto che permette di entrare as oli 3,75 euro. Disponibili audioguide in spagnolo, inglese, francese, italiano e coreano al prezzo di 3,50 euro (l’audioguida mostra + museo costa invece 6 euro). Il catalogo è la prima pubblicazione dedicata ai ritratti di Lorenzo Lotto e segue i passi della sua carriera artistica. Curato da Miguel Falomir ed Enrico Maria dal Pozzolo con la collaborazione di Matthias Wivel, include testi specialistici che affrontano aspetti tecnici, materiali, sociali e iconologici inerenti i ritratti (oltre a una revisione delle fonti documentarie per il loro studio). Maggiori info sul sito del Prado.
Immagine: Lorenzo Lotto, Ritratto di coppia sposata (1523-1524; olio su tela, 96 x 116 cm; San Pietroburgo, Hermitage)
Titolo mostra | Lorenzo Lotto. Retratos | Città | Madrid | Sede | Museo del Prado | Date | Dal 19/06/2018 al 30/09/2018 | Artisti | Lorenzo Lotto | Temi | Lorenzo Lotto |
La prima grande mostra dedicata ai ritratti di Lorenzo Lotto è a Madrid |