A quasi un secolo dalla sua prima mostra personale a Milano, Leonor Fini (Buenos Aires, 1907 – Parigi, 1996), artista eclettica e visionaria, torna protagonista con una delle più complete retrospettive a lei dedicate. Dal 26 febbraio al 22 giugno 2025, Palazzo Reale aprirà le sue porte a una grande esposizione che invita il pubblico a immergersi nel mondo onirico e ribelle di un’artista che ha saputo ridefinire i canoni dell’arte del XX secolo. La mostra, intitolata semplicemente Leonor Fini, curata da Tere Arcq e Carlos Martín, è promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e MondoMostre, con il supporto dell’Estate di Leonor Fini.
Nata a Buenos Aires nel 1907 e cresciuta a Trieste, Fini si è affermata come una delle voci più originali della scena artistica europea. La sua prima esposizione risale al 1929 presso la Galleria Barbaroux di Milano, ma da allora la sua traiettoria l’ha portata a sviluppare un linguaggio unico che intreccia le radici italiane con l’influenza francese. La retrospettiva milanese celebra questa dualità, offrendo un percorso intellettuale che ripercorre le tappe principali della sua carriera e le influenze che hanno plasmato il suo immaginario.
Leonor Fini (qui un approfondimento) ha esplorato i confini dell’identità, mettendo in discussione ruoli di genere e modelli sociali consolidati. I suoi dipinti evocano mondi sospesi tra il sogno e l’inconscio, abitati da figure femminili enigmatiche e potenti, sfingi, donne-gatto e uomini dall’identità ambigua. In questi scenari, il tragico si mescola con il mistero, offrendo un’estetica che attinge tanto alla psicoanalisi freudiana quanto al simbolismo mitologico.
Nonostante la vicinanza al movimento surrealista, Fini non ne abbracciò mai pienamente i dettami, preferendo percorrere una strada autonoma. Il risultato è un’opera che unisce l’immaginario fantastico del surrealismo alla compostezza classica, con richiami alla tradizione rinascimentale italiana.
La retrospettiva include circa 100 opere, tra cui 70 dipinti, disegni, fotografie, costumi teatrali, libri e video. Attraverso nove sezioni tematiche, l’esposizione offre una lettura approfondita dell’opera di Fini, mettendo in luce le fonti che l’hanno ispirata: la cultura mitteleuropea di Trieste, i grandi maestri come Piero della Francesca e Michelangelo, e la cerchia di artisti e intellettuali surrealisti tra cui Max Ernst, Salvador Dalí e Jean Cocteau.
Leonor Fini era una figura fuori dagli schemi: la sua personalità provocatoria e anticonformista si riflette in una produzione artistica che spazia dalla pittura alla scenografia, dalla moda alla letteratura. L’artista ha lavorato come costumista e scenografa per il teatro e il cinema, collaborando con registi e designer di fama internazionale. Anche in questi ambiti, Fini ha portato avanti una visione simbolica e complessa, contribuendo a ridefinire il ruolo dell’artista nella società contemporanea.
Le sue opere, spesso incentrate su donne potenti e simboli arcaici, sono attraversate da un filo conduttore che esplora il femminile come forza creatrice e sovversiva. In un contesto artistico dominato dagli uomini, Fini ha saputo costruirsi un’identità forte e indipendente, guadagnandosi un posto unico nel panorama culturale europeo del Novecento.
Questa retrospettiva non vuole essere solo un omaggio a Leonor Fini, ma anche un’opportunità per riscoprire la rilevanza contemporanea del suo lavoro. Il percorso espositivo invita a riflettere sul valore rivoluzionario della sua arte, che continua a ispirare generazioni di artisti e studiosi.
Ad accompagnare la mostra, un catalogo completo raccoglie tutte le opere esposte, insieme a saggi di curatori e studiosi internazionali, oltre agli scritti della stessa Leonor Fini. Un’ulteriore chiave di lettura è offerta dai testi della stessa Fini, che arricchiscono il dialogo tra la sua dimensione visiva e quella letteraria.
Titolo mostra | Leonor Fini | Città | Milano | Sede | Palazzo Reale | Date | Dal 26/02/2025 al 22/06/2025 | Artisti | Leonor Fini | Curatori | Tere Arcq, Carlos Martin | Temi | Surrealismo, Leonor Fini, Arte Moderna |