A Lecco, fino al 21 novembre 2021 è in corso nelle due sedi di Palazzo delle Paure e di Villa Manzoni la mostra Paesaggi Possibili. Da De Nittis a Morlotti, da Carrà a Fontana.
A cura di Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi – Visit Different, e in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, l’esposizione analizza, attraverso novanta opere, come il tema del paesaggio sia stato interpretato da grandi maestri italiani, quali Massimo d’Azeglio, il Piccio, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Gaetano Previati, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Ennio Morlotti, Lucio Fontana e altri.
Le opere in mostra dialogano con il patrimonio del Sistema Museale Urbano Lecchese: se da un lato le sale di Palazzo delle Paure accolgono alcuni lavori di proprietà dei musei di Lecco, dall’altro il percorso trova una naturale continuazione all’interno della Galleria d’Arte Moderna di Villa Manzoni.
Il tema del paesaggio è stato più volte indagato facendo riferimento, soprattutto, alla scena francese, in cui dal Romanticismo a Barbizon, dagli impressionisti ai Pointilliste, fino alle Avanguardie, la genesi del paesaggio in pittura traccia un percorso lineare. La situazione di questo tema in Italia, dove ha avuto ampia diffusione e dove è stato ugualmente protagonista della rapida evoluzione che ha condotto l’arte verso la contemporaneità, è meno conosciuta.
La mostra copre un arco temporale che dall’epoca romantica giunge fino al secondo dopoguerra, mettendo in luce i diversi approcci al paesaggio, ovvero come mimesi del vero, come luogo dell’immaginazione e del sogno, come simbolo, come proiezione del sé, come concetto spaziale, rivelando la progressiva tendenza all’astrazione che l’ha condotto fino alle soglie dell’Informale e oltre.
Un racconto che si snoda dalla classicità del paysage historique dei romantici all’indagine del vero dei macchiaioli, per giungere alle visioni divisioniste e alle sperimentazioni delle Avanguardie di inizio Novecento, fino alle soglie del contemporaneo, quando, con artisti come Morlotti e Fontana, il paesaggio si traduce in istinto emotivo o in concetto spaziale. “Sebbene il paesaggio sia un tema iconografico oggi assai diffuso nelle arti visive”, ha affermato la curatrive, "la sua autonomia come genere pittorico autonomo è molto recente. Solo nel XIX secolo, infatti, gli venne riconosciuto un ruolo autonomo: non più paysage historique, non più scenografia per racconti mitologici, religiosi o storici, ma tema a se stante, momento di osservazione del vero dal vero, occasione di sperimentazione tecnica ed espressione poetica. Dalla natura sublime della generazione romantica agli scorci dal vero dei pittori di Barbizon e dei loro numerosi eredi, l’Ottocento è, in tutta Europa, il secolo in cui il paesaggio trova se stesso, trasformandosi progressivamente da scenografia per narrazioni bibliche storiche o letterarie, a luogo del vero, a luogo dell’anima, da spazio collettivo a spazio mentale".
Per info: www.vidicultural.com
Orari:
Palazzo delle Paure martedì dalle 10 alle 13; mercoledì e giovedì dalle 14 alle 18; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì.
Villa Manzoni martedì dalle 14 alle 18; mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì.
Biglietti: Intero 10 euro, ridotto 8 euro per ragazzi dai 14 anni ai 18 anni, over 65, gruppi precostituiti di adulti oltre le 15 persone, abbonati Trenord nei weekend. Bambini e scuole 5 euro.
Immagine: Filippo de Pisis, Paesaggio (1928; olio su cartone, 48,5 x 38 cm; collezione privata) Credit Filippo de Pisis, SIAE 2021.
Titolo mostra | Paesaggi Possibili. Da De Nittis a Morlotti, da Carrà a Fontana | Città | Lecco | Sede | Palazzo delle Paure | Date | Dal 17/07/2021 al 21/11/2021 | Artisti | Massimo d, il Piccio, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Gaetano Previati, Giacomo Balla, Carlo Carr, Ennio Morlotti, Lucio Fontana | Curatori | Simona Bartolena | Temi | Lucio Fontana, Lecco, Paesaggi Possibili, Palazzo delle Paure, Villa Manzoni, Carlo Carrà |
Da De Nittis a Fontana, a Lecco i grandi maestri italiani raccontano il paesaggio |