Ad Arezzo verrà ospitata, dal 16 giugno al 14 ottobre 2018, la mostra itinerante Lapidarium: dalla parte dei vinti dove verranno esposte le statue dell’artista messicano Gustavo Aceves (Città del Messico, 1957). Realizzate in in pietra, bronzo, resina, legno e altri materiali, queste statue ricreano idealmente le peregrinazioni della “Quadriga di San Marco” di Venezia, che tanto aveva colpito l’artista quando era appena ventenne. Erano gli anni ’70 e prima di essere musealizzati nella città lagunare (nel Museo della Basilica di San Marco), quegli antichissimi cavalli bronzei provenienti da Costantinopoli, percorrevano un ultimo giro attorno al mondo, che avrebbe messo fine alla serie di migrazioni delle quali, sin dal XIII secolo, erano stati protagonisti. Da lì, per Aceves, l’idea dare vita ad un opera che potesse ripercorrere lo stesso itinerario fatto dalla “Quadriga di San Marco”: il suo Lapidarium propone statue dedicate al cavallo, simbolo che evoca il movimento, lo spostamento.
È dal 2014 che Aceves, uno dei massimi interpreti dell’arte contemporanea a livello mondiale, lavora a queste opere che sono ben più di 200 e che verranno allestite in più luoghi del centro storico aretino (San Francesco, Sala Sant’Ignazio, Sagrato del Duomo, Piazza Vasari, Fortezza Medicea) per rendere l’idea del viaggio e della migrazione. Come nei classici lapidari museali, dove sono conservati frammenti di opere antiche con cui ricostruire la storia, anche l’opera di Aceves è caratterizzata dal “frammento”, elemento attraverso il quale ciascuno può recuperare le radici della propria storia.
Il viaggio dei cavalli di Aceves è paragonabile al viaggio dei popoli migranti, una tema di grande attualità. Non mancano poi i motivi per i quali “Lapidarium: dalla parte dei vinti” si sposa ad Arezzo, città il cui simbolo araldico è un cavallo e che ai cavalli affida la celebrazione della sua festa più importante: la Giostra del Saracino. Inoltre alla “Quadriga di San Marco” si legano due episodi importanti: nel 1364, fu l’aretino Francesco Petrarca, ospite d’onore ai festeggiamenti per la sottomissione di Candia alla Repubblica di Venezia, a dare annuncio dell’avvenuto trasferimento del gruppo equestre alla corte dei dogi veneziani.
Infine la quadriga ha un rimando immediato a Costantino, figura importante per il percorso umano e intellettuale di Aceves la cui storia trova ad Arezzo la propria consacrazione racconto affrescato da Piero della Francesca.
Gustavo Aceves (1957, Città del Messico) attualmente vive e lavora a Pietrasanta in Italia. Ha iniziato come pittore autodidatta e in tempi più recenti si è accostato alla scultura. I suoi dipinti si sono focalizzati sulla figura umana e si sono caratterizzati per l’uso di colori forti tipici dei murales messicani. A partire dagli anni ’70 le sue opere sono state esposte in tutto il mondo dalla Biennale di Venezia alla Biennale di Pechino e figurano nelle più importanti collezioni private e permanenti, fra cui il museo della Memoria y Tolerancia di Città del Messico e i Musei Vaticani. E’ uno degli artisti proposti dalle aste di Christie’s e Sotheby.
La mostra “Lapidarium: dalla parte dei vinti” è organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo in collaborazione con il Comune di Arezzo. Orari: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19. Chiuso il lunedì. Prezzo del biglietto: 3 €. Accesso gratuito per i minori di 12 anni. I biglietti sono acquistabili presso le sedi espositive di Sant’Ignazio e Fortezza Medicea oppure presso l’Info Point di Piazza della Libertà, 1. Per tutte le informazioni potete telefonare al numero 0575-356203, visitare il sito www.arezzoaceves.wordpress.com oppure visitare la pagina Facebook.
Titolo mostra | Lapidarium: dalla parte dei vinti |
Città | Arezzo |
Sede | sedi varie |
Date | Dal 16/06/2018 al 14/10/2018 |
Artisti | Gustavo Aceves |
Temi | Arte contemporanea |
Lapidarium: ad Arezzo arrivano i cavalli di Gustavo Aceves |