Napoli si prepara ad accogliere un capolavoro del Rinascimento. Dal 27 marzo al 22 giugno 2025, le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo ospitano La Dama col Liocorno di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520), in prestito dalla Galleria Borghese di Roma. L’iniziativa, curata da Michele Coppola, si inserisce nella rassegna L’Ospite illustre, che dal 2015 porta nei musei della banca opere di rilievo da collezioni italiane e internazionali. Dopo il successo della mostra dedicata a Velázquez lo scorso anno, il nuovo appuntamento segna la sedicesima edizione del progetto. L’opera sarà esposta nella sala che solitamente accoglie il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio, temporaneamente trasferito a Palazzo Barberini per la mostra Caravaggio 2025. Un’assenza compensata dalla presenza del dipinto giovanile di Raffaello, la cui storia è legata a una vicenda critica e conservativa complessa. Realizzato intorno al 1505, La Dama col Liocorno è stato a lungo oggetto di attribuzioni incerte e profonde trasformazioni. Fino al 1936, la figura ritratta era identificata con Santa Caterina d’Alessandria, poiché al posto dell’unicorno compariva una ruota dentata, il suo tipico attributo. Inoltre, un pesante mantello alterava il profilo della giovane e copriva parte dello sfondo. L’opera fu restituita a Raffaello dallo storico dell’arte Roberto Longhi nel 1927, prima di un decisivo intervento di restauro che rimosse le ridipinture stratificatesi nei secoli.
Le indagini radiografiche hanno rivelato dettagli sorprendenti: prima dell’unicorno, simbolo di castità, Raffaello aveva dipinto un cagnolino, emblema di fedeltà. Questo suggerisce che il ritratto fosse destinato a celebrare un matrimonio. La composizione della figura, con le mani elegantemente posate e lo sguardo sereno rivolto verso l’osservatore, testimonia l’influenza diretta di Leonardo da Vinci. L’impostazione richiama infatti la Gioconda, che Raffaello potrebbe aver visto già nel 1503, durante un breve soggiorno a Firenze. L’opportunità di osservare La Dama col Liocorno a Napoli presenta dunque una riflessione sul dialogo tra i due maestri. Se Leonardo con la Gioconda rivoluzionava il genere del ritratto femminile, Raffaello assimilava la sua lezione e la reinterpretava con un’eleganza delicata e cristallina. L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Società Editrice Allemandi.
“Accogliere la Dama col liocorno conferma il solido legame di amicizia e collaborazione con la Galleria Borghese, simbolo della bellezza e del valore del patrimonio culturale italiano”, dice Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo. La rassegna “L’ Ospite illustre” e la collana editoriale curata da Allemandi testimoniano l’impegno delle Gallerie d’Italia nel promuovere la conoscenza, lo studio e la condivisione di grandi capolavori, offrendo a un pubblico sempre più ampio di studiosi e appassionati anche occasioni di scoperta. Intesa Sanpaolo in questi anni si è dedicata al sostegno di progetti di ricerca e di valorizzazione del patrimonio artistico del Paese, in un rinnovato ruolo al fianco dei musei più prestigiosi e delle collezioni più significative.”
Titolo mostra | L’Ospite illustre | Città | Napoli | Sede | Gallerie d'Italia di Napoli | Date | Dal 27/03/2025 al 22/06/2025 | Artisti | Raffaello Sanzio | Curatori | Michele Coppola | Temi | Arte antica, Raffaello Sanzio, Arte Rinascimentale |