Dal 14 al 28 febbraio il Tempio Meiji di Tokyo ospita una mostra che porta in Giappone scultori... giapponesi, ma attivi in Italia, tra Carrara e Pietrasanta, e che hanno eletto il marmo a materiale privilegiato. L’esposizione s’intitola Jingu no mori ni tsudou cyokokuka tachi (“Scultori che si radunano nella foresta di Jingu”) e vede le opere di trentun artisti: Hiroyuki Asano, Hiromasa Abe, Yoshin Ogata, Shinji Kikuchi, Hiroto Kitagawa, Fumitakataka Kudo, Kiwame Kubo, Kei Sazen, Jiro Sugawara, Isao Sugiyama, So-izumi, Kenji Takahashi, Jyunya Tanaka, Atsuya Tominaga, Michiko Nakamichi, Kei Nakamura, Maki Nakamura, Rei Hanada, Kyouko Harada, Saori Harada, Kyouichi Higuchi, Kazuyoshi Hirai, Takanori Hirai, Kosei Maeda, Rieko Mouri, Satsuki Morimoto, Rintaro Yagi, Kan Yasuda, Takashi Yutaka, Watanabe Sinobu, Osamu Waragai, Osamu Nakamura. A loro s’aggiungono anche i lavori dell’italiano Carlo Sergio Signori (Milano, 1906 - Carrara, 1988), che ha lavorato molto per il Giappone.
A proposito della mostra, il celebre architetto Kengo Kuma ha scritto: “Augusto ha descritto la riconversione di Roma dal mattone al marmo come il suo più grande successo. In effetti, Augusto ha utilizzato il marmo di Carrara e Pietrasanta per trasformare Roma. Perché ha scelto solo le pietre di Carrara e Pietrasanta? Perché questo grande leader apprezzava il misterioso potere del marmo, e più nello specifico il potere miracoloso della materia. I materiali portano l’essere umano a modificare il suo modo di pensare e di dar forma alla civiltà, e i loro poteri sono più forti di quelli delle parole o dei numeri. I materiali determinano il carattere di una civiltà. Così ho avuto l’idea di trasformare la civiltà del concreto in qella del legno, progettando lo stadio in legno nei giardini del Tempio Meiji. E adesso è ora di pensare di nuovo ai materiali e di riconsiderare la relazione tra i materiali e gli esseri umani. Mi entusiasma immaginare le sculture di Carrara e di Pietrasanta insieme nel Tempio. Il dialogo tra i marmi di Augusto e il legno dell’imperatore Meiji il Grande è davvero degno di essere visto”.
Nell’immagine, un’opera di Isao Sugiyama in mostra.
Titolo mostra | ingu no mori ni tsudou cyokokuka tachi | Città | Tokyo | Sede | Tempio Meiji | Date | Dal 14/02/2020 al 30/11/-0001 | Artisti | Hiroyuki Asano, Hiromasa Abe, Yoshin Ogata, Shinji Kikuchi, Hiroto Kitagawa, Fumitakataka Kudo, Kiwame Kubo, Kei Sazen, Jiro Sugawara, Isao Sugiyama, So-izumi, Kenji Takahashi, Jyunya Tanaka, Atsuya Tominaga, Michiko Nakamichi, Kei Nakamura, Maki Nakamura, Rei Hanada, Kyouko Harada, Saori Harada, Kyouichi Higuchi, Kazuyoshi Hirai, Takanori Hirai, Kosei Maeda, Rieko Mouri, Satsuki Morimoto, Rintaro Yagi, Kan Yasuda, Takashi Yutaka, Watanabe Sinobu, Osamu Waragai, Osamu Nakamura | Temi | Scultura |
Scultori giapponesi che lavorano il marmo delle Apuane in mostra al Tempio Meiji di Tokyo |